sabato 26 settembre 2009

Quanta acqua c'è sulla luna?

"Sia ben chiaro, persino il più arido dei nostri deserti contiene più acqua di quanta ne abbiamo trovata sulla Luna, ma è proprio il fatto che siamo certi di averla trovata a rendere eccezionale la nostra scoperta".

L'idea stessa che potesse esserci acqua in forma ghiacciata sul nostro satellite naturale, ha proseguito il direttore della Planetary Science Division della Nasa Jim Green, per gli specialisti della Luna "è stata una sorta di caccia al sacro Graal, iniziata il giorno stesso in cui i primi campioni vennero riportati a Terra dalla missione Apollo".

In equilibrio incerto tra prudenza ed entusiasmo la conferenza stampa che per più di un'ora ha raccolto a Pasadena, in California, alcuni dei maggiori esperti dei programmi Nasa per lo studio della Luna ha confermato che l'agenzia spaziale americana ha trovato molecole d'acqua e idrossile sulla Luna. E questo è un fatto storico.

Indagine incrociata La scoperta viene attribuita ai dati raccolti da M3 (Moon Mineralogy Mapper), lo spettrografo che analizza la composizione geologica del satellite, inviato dalla Nasa a bordo della navicella indiana Chandrayaan-1, ma come spesso accade si rafforza solamente attraverso l'integrazione di indiagini e studi differenti. La professoressa Carle Pieters della Brown University, che in qualità di capo della ricerca ha avuto diritto al primo accesso ai dati mandati dallo strumento al centro spaziale indiano di Bangalore, ha ricordato lo stupore provocato dai primi invii: "semplicemente non credevamo ai nostri occhi.

I dati erano chiari, espliciti e la presenza di molecole d'acqua e idrossili diffusa sull'intera superficie della Luna". Ci sono volute molte settimane di lavoro e l'incrocio dei dati con quelli raccolti dalle sonde esplorative Deep Impact e Cassini per arrivare alla pubblicazione. "Ora che siamo certi che l'acqua ci sia – ha spiegato la Pieters – dobbiamo chiederci come ci è arrivata. Vento solare, evaporazione interna, impatto di una cometa, tutto è possibile, nulla va escluso anche a costo di mettere in discussione le nostre conoscenza della fisica".

Quanta acqua c'è? Grande prudenza anche sulla quantità complessiva dell'acqua presente, un tema critico per le implicazioni sull'impiego della Luna come miniera a cielo aperto o come base per l'esplorazione degli altri pianeti del sistema solare. Jim Green per rispondere alla domanda ha mostrato una bottiglietta di plastica d'acqua da mezzo litro e dopo averne versato più di metà del contenuto ha spiegato che quello che rimaneva era forse la quantità d'acqua che sarebbe possibile raccogliere in una tonnellata di terriccio lunare.
Poi una postilla: "le molecole d'acqua di cui parliamo sono presenti solamente sullo strato superificiale del satellite" e non sappiamo se sono presenti anche negli strati inferiori. Come dire, la tonnellata di materiale da spremere andrebbe praticamente pettinata dalla superficie e non semplicemente scavata.

La Pieters si è poi spinta a ipotizzare la presenza di mille molecole d'acqua per milione di parti, ma ha detto che l'indagine delle zone polari potrebbe anche regalare dei "giacimenti" di maggiore consistenza. Proiettili contro la Luna L'indagine sulla presenza dell'acqua sulla Luna prosegue intanto a ritmo serrato.

Il 9 ottobre prossimo la navicella esplorativa americana LCROSS scaglierà contro il nostro satellite naturale due proiettili balistici. Lo scopo è quello di sollevare letteralmente un polverone e analizzarne la composizione con tutti gli strumenti tarati per individuare la presenza di ghiaccio d'acqua. Il bersaglio di questa insolita operazione è stato individuato nel cratere di Cabeus A, non lontano dal polo sud lunare.

La speranza è che il punto di impatto possa un giorno diventare la miniera di idrogeno e ossigeno capace di alimentare la prima colonia umana sul nostra satellite.

venerdì 25 settembre 2009

Arriva il primo cellulare da polso!



La tecnologia non si accontenta più di essere a portata di mano. Ora punta a diventare un oggetto di stile da essere non più solo usato ma anche indossato. La prima a cogliere questa sfida è stata la coreana Lg che ha accorciato le distanze ed è pronta a lanciare sul mercato il suo nuovo Watch Phone, il primo telefono 3G da polso. Fuori display in vetro temperato, polsino in pelle, corpo in metallo, soli 13,9 mm di spessore e 77g di peso, dentro telefono in piena regola, con specifiche tecniche all'avanguardia, contenute in uno spazio estremamente ridotto. Il nuovo LG Watch Phone integra infatti tutte le caratteristiche che oggi ci si aspetta da un qualsiasi cellulare: funzione di lettore MP3, con 80 MB di memoria interna, 100 ore di stand-by e piena compatibilità Bluetooth stereo. Ma non solo. Il nuovo Watch Phone di LG ha un display a colori da 1,43" completamente touch e un'interfaccia intuitiva. Dotato di connettività HSDPA a 7,2 Mbps può trasferire velocemente i dati ed è predisposto per effettuare videochiamate e conversare in vivavoce o con l'auricolare Bluetooth in dotazione. Per garantire poi l'utilizzo del dispositivo senza l'ausilio delle dita, il Watch Phone supporta inoltre sia il riconoscimento vocale dei comandi, sia la funzionalità Text to Speech che permette di ascoltare i messaggi di testo ricevuti senza doverli scorrere manualmente. Se si tratta di un telefono- gioiello anche il prezzo non sarà da meno. Il nuovo LG Watch Phone GD910, sul mercato già da inizio ottobre, costerà come un vero orologio di lusso: 999 euro, mille euro in buona sostanza. Decisamente tanti.

mercoledì 16 settembre 2009

H1N1: il vaccino italiano è pericoloso?


Tre informazioni molto importanti, a mio avviso, sulla vaccinazione per l'influenza A H1N1:

Finite le sperimentazioni sul vaccino negli USa. Ne basterà una sola dose e il vaccino non conterrà il famigerato adiuvante MF59 detto anche squalene, dagli effetti collaterali.

Al via le vaccinazioni anche in Italia. Il vaccino conterrà per i nostri cittadini l'adiuvante MF59: prodotto dalla Novartis nel suo stabilimento di Siena. Come mai vista la pericolosità del componente in Italia si procederà comunque alla vaccinazione con la formulazione addizionate di squalene? L'interesse e la salute delle persone non dovrebbe essere messa davanti a tutto in questi casi mettendo a disposizione del mondo intero la migliore formulazione per il vaccino? Cosa fa lo squalene agli esseri umani? Il nostro sistema immunitario riconosce lo squalene come una molecola di olio innata nel corpo. Si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello. Infatti si può consumare squalene in olio e antiossidanti. La differenza tra "suqalene buono" e "suqlane cattivo" è la via attraverso la quale entra nel corpo. L’iniezione è una via di ingresso anormale che incita il sistema immunitario ad attaccare tutto lo squalene nel corpo, non solo quello contenuto nel coadiuvante.Il sistema immunitario quindi tenterà di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi I luoghi dove è naturalmente e dove è vitale per la salute del sistema nervoso. Meritiamo una spiegazione e una immediata revisione della campagna di vaccinazione italiana!!http://anemar.blogspot.com/2009/09/vaccini-ah1n1-alcune-informazioni.html

sabato 12 settembre 2009

Dubbi e incertezze: il nuovo anno scolastico è pronto a partire

Continuano i preparativi per l'apertura del nuovo anno scolastico ormai alle porte, che riserverà tante sorprese ma anche un numero sconsiderato di problemi da risolvere in tempi record.

Il nuovo decreto Gelmini in vigore a tutti gli effetti a partire da quest'anno ha suscitato, sta suscitando ancora ire e polemiche in ogni angolo d'Italia.

Si parte dall'insegnante unico che avrebbe dovuto coinvolgere soltanto i "nuovi arrivi" delle elementari ma che a causa dei tagli al personale docente ha costretto molti istituti scolastici della penisola ad adottare il nuovo sistema anche nelle altri classi. La confusione e i dubbi divagano non solo all'interno delle strutture educative del nostro Paese ma anche tra le famiglie e gli studenti che sentono tanto parlare di riforme ma ancora non hanno le idee ben chiare di quanto li aspetterà al suono della campanella.

Riduzione delle ore per le cattedre di lettere, riduzione delle ore di tecnica alle medie. Tagli questi destinati a colpire in modo trasversale anche le lezioni d'informatica e le attività didattiche alternative all'insegnamento della religione cattolica.
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Alla prima falla nel sistema il ministero dell'istruzione ha cercato di ottemperare con l'introduzione negli istituti d'istruzione secondaria di primo grado di lavagne interattive dotate di casse acustiche e un pc portatile per avvicinare ancora di più i nati digitali al mondo informatico. Lavagne disponibili però in versione limitata e quindi non a disposizione di tutti.


Alla seconda falla invece i presidi di tutti gli istituti stanno cercando di trovare soluzioni alternative come ad esempio concordare con le famiglie l'entrata posticipata o l'uscita anticipata da scuola qualora l'insegnamento della religione cattolica ricadesse in prima o ultim'ora. Ma se la fortuna non dovesse assisterli altri presidi stanno valutando di smistare gli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento in altre classi dove il docente di turno continuerà a svolgere regolarmente lezione, mentre i malcapitati dovranno investire il tempo a loro disposizione in altre attività senza però disturbare il regolare svolgimento dell'attività didattica.
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A rischio anche le tanto amate e sospirate "gite scolastiche" a causa dell'eliminazione prevista dal decreto in vigore della compresenza. Il rapporto insegnante alunni è infatti di uno a quindici: rapporto che rende impossibile le gite al di fuori del perimetro scolastico per la classi con numero di studenti maggiore.

E quest'anno non mancheranno casi di aule sovraffollate in quanto la direttiva dell'organico del personale per l'anno 2009/2010 stabilisce che un'aula può ospitare da un minimo di 15 studenti ad un massimo di 30. Decreto in netto contrasto con le norme antincendio e igienico-sanitarie che stabiliscono che un'aula può ospitare un massimo di 26 persone (docente incluso).

Intanto c'è chi continua a manifestare contro il bonismo" o meglio l'"elemosina" concessa dal ministro dell'istruzione a tutti quei precari che a partire da quest'anno non potranno esercitare la loro professione.

Ricco d'incertezze e di dubbi a cui va ad aggiungersi l'allarmismo generato dal divagare dell'influenza suina la campanella suonerà regolarmente il 15 settembre alle 8 in molti istituti del nostro Bel Paese.