lunedì 29 dicembre 2008

Sms, l'italiano 2.0

“c ved alle8 se6lib ok?”. Questa è una delle tante frasi che oggigiorno si legge sui display dei nostri cellulari quando dobbiamo comunicare con gli altri. Non è questione di non saper scrivere o di non saper parlare. Ma è tutta una questione di risparmiare spazio, quindi caratteri e ancora di più di risparmiare denaro. Perché ogni messaggio inviato dal nostro telefonino costa circa 15 centesimi e quindi dobbiamo ottimizzare lo spazio.
Questa è la motivazione ufficiale della nascita dell’italiano 2.0, un italiano che ogni giorno, in ogni messaggio vede amputare gran parte delle vocali, insieme agli accenti, ai punti e alle virgole che formano il tradizionale testo scritto. È un italiano che tende a racchiudere in 2 o massimo 4 lettere ciascuna parola, mescolandovi anche qualche parola in inglese: sempre se questa sia più breve di quella italiana. Allora scriveremo “xkè nn t trovi 1 girl?” per dire “perché non ti trovi una ragazza?” e così via.
Oggi la vita è frenetica, molto veloce e stressante. Tutti vanno di fretta, anche nella comunicazione. E l’Italia è il paese con il maggior numero di telefonini. Gli Sms, come detto precedentemente, sono sicuramente il modo di comunicare più veloce ed economico.
I messaggi via cellulare stanno creando un loro codice linguistico, che giorno dopo giorno risulta essere sempre più condiviso dai vari utenti, giovani e non. Questo linguaggio si è formato da solo. Nasce dalla necessità di velocizzare la comunicazione. Ma è veramente frutto della tecnologia? I primi inventori di questo nuovo codice linguistico sono davvero i giovani moderni o lo ha inventato qualcuno prima di loro?
In un brano di Anna Karenina, Tolstoj fa incontrare davanti ad un tavolo verde la principessa Kitty e il suo corteggiatore Konsantin che non vuole correre il rischio di essere rifiutato una seconda volta. Questi vede Kitty scarabocchiare sul tavolo con un gessetto, allora prende anche lui il gessetto e scrive “q, m, a, r, q, n, p, e, s, m, o, i, q, m?” (Quando mi avete risposto: « questo non può essere» significava mai o in quel momento?) e lei risponde “a, n, p, r, i, a, m” che lui decifra «Allora non potevo rispondere in altro modo». Da qui nasce una conversazione stringata ad opera del gessetto con frasi sempre più complicate che mette a dura prova la loro decodifica. Tutto possibile grazie alla forza dell’amore che domina la conversazione. Sono due giovani dell’Ottocento a cui manca solo il telefonino per parlare d’amore via Sms.
In base a questo racconto potremmo asserire che il primo inventore degli sms senza telefonino sia stato Tolstoj.
Dai manoscritti medievali alle lettere private di ieri e di oggi e ancora ai geroglifici sui muri degli uomini primitivi, alle testimonianze egizie lasciate sui papiri, l’esigenza di risparmiare tempo e spazio ha spesso portato ad adottare scritture tachigrafiche (molto rapide) o brachilogiche (brevi e concise).
Il linguaggio della comunicazione via Internet può essere paragonato ad un nuovo dialetto, fatto di gergalità da tutti comprensibile. Si ha la presunzione di voler riprodurre il tono della voce, di restituire naturalezza alla lingua parlata, che è sporca e vivace. La lingua sporca si configura come icona, a metà strada tra l’espressione e l’informazione.
Via internet e via Sms viaggia una lingua contaminata, una specie di ibrido tra forma letteraria e trascrizione del parlato che potremmo azzardare di chiamare un nuovo codice espressivo.
E proprio perché ci troviamo davanti a qualcosa di inusuale, fuori dal comune e dalle regole, ci troviamo anche davanti a pareri favorevoli e contrari di questa nuova “lingua”.
La parte contraria a questo fenomeno afferma che il nuovo modo di scrivere sta logorando l’italiano puro, danneggiando il modo di scrivere e deturpando il nostro patrimonio linguistico perché oggigiorno i ragazzi che si trovano a dover scrivere in modo corretto non ne sono capaci perché ormai saturi del nuovo “codice” che i mezzi di comunicazione ha messo loro a disposizione.
Questa parte della comunità linguistica afferma e sostiene l’idea che questo nuovo codice linguistico vada abbandonato ed eliminato prima che sia troppo tardi.
La parte, invece, che si trova a favore del nuovo linguaggio utilizzato negli Short Messanger, afferma che “gli errori, o meglio le caratteristiche della lingua che si riscontrano negli sms, è difficile trovarli nei testi che si scrivono all’università, perché i ragazzi hanno la coscienza di elaborare un testo diverso. La maggiore difficoltà che invece hanno i ragazzi riguardano il muoversi fra diversi tipi di lingua: sono bravissimi a scrivere sms ma fanno fatica, ad esempio, a trovare il registro giusto quando parlano con un docente, oppure quando devono scrivere la tesi: è come se ci fosse una maggiore necessità di essere stringati anche nella vita reale”.
La prima a difendere a spada tratta, questa evoluzione del linguaggio, per molti vista come una involuzione, è Nicoletta Maraschio, primo presidente donna dell’Accademia della Crusca dal 1582, dove in un’intervista a “Donna moderna” afferma che gli sms «hanno moltiplicato le occasioni per scrivere». Tesi condivisa anche da Vera Gheno, collaboratrice dell’Accademia e docente al Laboratorio di italiano scritto dell’università di Firenze: «Si tratta di una ricchezza del linguaggio, non come dicono alcuni di una sua distruzione; una ricchezza che può aiutare a capire delle tendenze che, si generalizzano nella lingua in un futuro prossimo».
«Dovremmo abituarci – continua la Gheno- a ricevere come risposta ad una dichiarazione d’amore “Kio J” (per anch’io) o “Grz del msg cia” (“Grazie del messaggio, ciao”). O ancora “Dmn sera c prend1ape?” (“Domani sera ci prendiamo un aperitivo?”; e dal “6 3mendo” (“Sei tremendo”) al “Cvd l’esand. male” (“Come volevasi dimostrare l’esame è andato male”) fino ad arrivare ai classici “Tvtb” per Ti voglio tanto bene e “Tat” per “Ti amo tanto”.
E sulla stessa scia dell’Accademia della Crusca, si trovano gli esperti, guidati dalla linguistica Sali Tagliamonte dell’università di Toronto, in Canada, i quali sostengono che ogni forma di comunicazione fa bene. Interpellando il linguista Giovanni Adamo, questi ha spiegato che «non si tratta di una minaccia alle strutture portanti della lingua perché già quando si incidevano segni sulla pietra, o si scriveva sulle preziose pergamene di pelle c’era l’esigenza della brevità, e questa tendenza a ridurre non ha mai intralciato profondamente il linguaggio».
Anche secondo una ricerca condotta in Germania, gli studiosi affermano che il linguaggio utilizzato in questo nuovo mondo della comunicazione interpersonale è un linguaggio sintetico ma tutt’altro che povero di espressività. La scrittura è molto simile al parlato e la necessità di essere brevi porta a ridurre, contrarre il testo, ad accorciare le parole. Nascono così tecniche gergali fantasiose o spiritose. Gli Sms si sono affermati in maniera imponente non solo come modalità di comunicazione ma anche come fenomeno culturale che ha coinvolto l’universo giovanile.
Addirittura sembra che lo scambio di messaggi porti con sé la volontà di sfoggiare le proprie conoscenze davanti al proprio interlocutore.
Detto ciò non si può far altro che abbracciare il nuovo codice linguistico, evitare di rimproverare i propri figli per l’uso di questo nuovo linguaggio decodificato e, anzi, apprenderne le regole per poterlo gestire, comprendere e utilizzare nelle circostanze che lo richiedano. Come si potrebbe dire? “X parl cn tt dob imp qst lng. Ki nn lo usa è out” che tradotto in italiano “potabile” “Per parlare con tutti dobbiamo imparare questo linguaggio. Chi non lo usa è fuori" (dal mondo della comunicazione).
E allora perché no! Accanto all’italiano base, un giorno a scuola si potrebbe apprendere l'italiano 2.0!

martedì 23 dicembre 2008

Fiumicino: "emergenza" rientrata

Quel sospiro di sollievo dei dipendenti Alitalia, alla sospensione delle trattative con Cai è durato proprio poco. E ora che Cai non sta tenendo fede ai punti stilati con la compagnia aerea italiana, per far sì che tutti i dipendenti - più o meno allo stesso modo - fossero tutelati; Alitalia si ribella ancora e sotto le festività natalizie ha causato "panico" all'aeroporto di Fiumicino (Roma) con assemblee spontanee che hanno paralizzato il traffico aereo dell'intera nazione. Ore di coda allucinanti, voli cancellati, e quant'altro sono state le parole che hanno fatto il giro del mondo affianco al nome della compagnia italiana da anni in bilico tra la salvezza e il fallimento. Disagi che hanno colpito anche il carico e lo scarico bagagli per l'Alitalia. Solo oggi sono 43 i voli cancellati, anche se ora il peggio sembra essere scampato e tutti i viaggiatori ancora in attesa potranno finalmente partire per le sospirate e agognate vacanze natalizie al massimo entro domani. Inoltre per smaltire le innumerevoli quantità di bagagli stivati, l'aereoporto di Fiumicino ha pensato anche a vie alternative ai voli di linea in modo tale da mandare il tutto a destinazione quanto prima possibile.
Per riportare la situazione alla "normalità"- o quasi - è stato importante l'intervento del ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, che ha ordinato ai dipendenti di riprendere immediatamente il lavoro. Per far fronte ai disagi è intervenuta anche la Prefettura della Capitale che ha coordinato gli interventi di assistenza ai passeggeri che non hanno trovato ospitalità in albergo o posto su voli di altre compagnie. Questi sono stati sistemati per la notte all'interno del terminal AA dell'aeroporto capitolino riforniti di coperte e generi di conforto.
Il Presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto e ha fatto sapere che l'Ente aprirà un'istruttoria sulla situazione dell'aeroporto di Fiumicino ipotizzando "Sanzioni per mancata assistenza e riprotezione" dei passeggeri, nonostante il riconoscimento dell'Alitalia di avere fatto il possibile. L'esito di ciò sarà comunicato nei prossimi giorni.

martedì 16 dicembre 2008

SFD: senza fissa dimora


Oltre alla Jack's band, gruppo gettonato sul litorale romano (principalmente a Ladispoli e zone limitrofe, fino ad arrivare giù giù fino a Viterbo), tra le file dei gruppi emergenti e con tanta voglia di "sfondare" divertendosi, abbiamo i "Senza Fissa Dimora". Se i primi si dilettano suonando delle cover di Ligabue, ai Nomadi, a Vasco Rossi, i secondi preferiscono un genere ben differente: rock anni '70 con testi di propria produzione, proprio come gli arrangiamenti musicali.
Sebbene il chitarrista solista e il cantante la facciano da padroni per quanto riguarda il modo di produzione delle loro canzoni, non si può dire che ci sia un ordine gerarchico all'interno del gruppo.
E' da definire più come una famiglia, dove tutti sono alla pari, con stessi diritti e doveri. Libertà di pensiero e d'espressione e parola d'ordine: DIVERTIRSI SUONANDO!!!


























tevere tra paura e curiosità!

Come si realizza una demo?

sabato 13 dicembre 2008

Il Tevere tra fascino e terrore





Fa paura vedere un video del genere. Il cuore si stringe fino a diventare un minuscolo puntino e si trattiene il fiato. E subito ci ritroviamo a percorrere con la mente quei vicoli, quelle vie e strade sempre affollate dai turisti e da gente comune che ama passeggiare per la città capitolina. E subito ci si chiede adesso cosa accadrà! Che ne sarà della capitale non solo dell'Italia, ma del mondo intero.
Ma le immagini riprodotte sul video soprastante non sono altro che il risultato di una simulazione al computer da parte della CNR. Il pessimismo fatto persona. Ma è pur sempre vero che ci si deve preparare anche al peggio.
Tensione, preoccupazione e paura attanagliano Roma in questi giorni. A causa delle ingenti quantità di pioggia cadute in queste settimane, il livello del Tevere e dell'Aniene sono saliti spaventosamente, superando i livelli di guardia e in alcuni punti (come la zona tiburtina) uscendo dagli argini e inondando le zone circostanti.




Soprattutto ieri la città aveva il cuore in gola. Era stata preannunciata un'ondata che avrebbe provocato ancora di più l'innalzamento del fiume capitolino. Innalzamento che gli avrebbe permesso di uscire dagli argini a Ponte Milvio, invadere i tombini e così anche il sottosuolo, creando disagi preoccupanti. Ma l'ondata non è arrivata o se è arrivata ha fatto scongiurare, almeno per il momento, il pericolo.
Ora sembra tutto sotto controllo. La protezione civile spalleggiata da tutte le forze dell'ordine (vigili del fuoco, polizia, carabinieri, ...) hanno e stanno lavorando per fa sì che in città non si crei il panico e per rimediare ai danni che il fiume nella giornata di ieri ha causato.
A Castel Sant'Angelo un barcone si è incastrato sotto il ponte impegnando duramente le squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco.




Le forze dell'ordine hanno cercato di dissuadere invano i turisti e i curiosi dal recarsi sul lungotevere nella giornata di ieri. Questo per evitare spiacevoli incidenti.
Ma se la curiosità alla fine si è rivelata più forte della paura provata in questi giorni dalla straordinaria forza che la natura sta dimostrando di avere; figurarsi che impatto poteva avere su un divieto. Si sa! La gente ama trasgredire. Ama il proibito. Il pericolo.
E così in centinaia si sono recati sul lungo tevere, da Castel Sant'Angelo, all'isola Tiberina, dove le acque hanno sommerso l'isoletta al centro del "grande fiume", creando disagi anche all'ospedale Fate Bene Fratelli
La prova di questa grandissima affluenza di massa è testimoniata dai numerosissimi video e foto, che ritraggono la situazione del Tevere oggi, presenti sul web e che già da giorni stanno facendo il giro del mondo.


E forse è proprio da ciò che nasce l'ulteriore curiosità. Pensate di essere romano, di trovarvi in casa, navigare sul web, catturare sul vostro pc un video che ritrae qualcosa che vedete tutti i giorni. Un luogo dove l'estate andate a passeggiare, dove andate a cenare o anche a lavorare. Un luogo che siete così abituati a vedere al punto tale da non vederlo più. Poi arriva qualcuno, ve lo scaraventa proprio davanti agli occhi con tutta la violenza che il fiume mostra in questi giorni. Ora lo vedete di nuovo. E in voi nasce la curiosità.


Curiosità dettata trasversalmente anche dai media. Una curiosità mista a terrore, perchè in questi giorni i media hanno leggermente esagerato nei contenuti proposti: un'epopea, una riproduzione del "diluvio universale" in tutto e per tutto.


Poi, però, andare sul luogo della disfatta e scoprire magari che questa calamità vista da vicino non fa paura. Rapisce i sensi, affascina, lascia senza fiato. E improvvisamente fa sentire l'essere umano così piccolo davanti all'immensità della natura. Una natura che non si può controllare, non si può fermare. Una natura contro cui l'uomo è impotente, contro cui non può far altro che inginocchiarsi al suo cospetto.


Ed è proprio così che la caput mundi si è sentita in questi giorni: in ginocchio!


Ora il pericolo della piena sembra scampato. Non piove da più di 12 ore. E se il tempo sarà dalla parte della più bella città del mondo, che conserva dentro di sè la più grande storia di tutti i tempi, allora forse domani e nei prossimi giorni i giornali titoleranno "Roma è salva. La città ora rinasce".


Non c'è altro da fare che continuare a sperare, tenere gli occhi puntati sul Tevere e sperare che almeno la natura sia più buona e indulgente dell'uomo.


venerdì 12 dicembre 2008

Tevere in piena: una città in ginocchio



La situazione non cenna a migliorare. La protezione civile, proprio come le forze dell'ordine, sono pronte ad intervenire nei punti critici. E ancora oggi il Tevere continua a portar via ciò che di bello poteva esserci sulle sue sponde. Vicino Castel Sant'Angelo un barcone ormeggiato lungo la riva del fiume capitolino è stato trascinato via dalla piena, incastrandosi sotto uno dei ponti che collega le due rive. La squadra dei sommozzatori dei vigili del fuoco stanno cercando di limitare i danni.

Intanto, per il momento, l'isola Tiberina è solo un ricordo. Continua a "vivere" sotto le acque del fiume!

Il punto più critico resta ponte Milvio: il punto più basso in cui la forza del fiume può far esplodere gli argini e con la sua maestosità inondare le zone limitrofe.

Ma la situazione potrebbe degenerare se il livello dell'acqua continuerà a salire. Basterà solo ancora mezzo metro per mettere in ginocchio la città. Sarà a quel punto che il fiume si riverserà nei tombini della capitale, con il rischio di causare ulteriori allagamenti.

E ora si sta aspettando con le dita incrociate l'ora in cui il Tevere sarà in piena. A quel punto scoccherà l'ora della verità!

Nati digitali. Una generazione senza avi





martedì 9 dicembre 2008

Ancora scontri in Grecia. E la protesta sbarca sul web!

La morte di Alexandros Grigoropoulos, 15 anni, nel quartiere di Exarchia, continua a suscitare violenti scontri in Grecia e nelle ambasciate greche sparse per l'Europa. Un colpo di pistola sparato ad altezza d'uomo. Stando ai poliziotti per fronteggiare l'azione sovversiva di 30 giovani che li hanno minacciati; stando ai testimoni, invece, una reazione eccessiva, anzi spropositata: tre ragazzi fuori d'un bar che alla vista dei poliziotti hanno iniziato ad insultarli pesantemente. E loro, le forze dell'ordine, che parcheggiano e iniziano ad inseguire i tre, tra cui Alexandros, ed uno dei due, impugna l'arma e spara. I testimoni (gente che in quel momento si trovava dentro il bar del quartiere) pensava si trattasse di un colpo a salve, o comunque di un monito per i tre. Gli amici di Alexandros pensano che il ragazzo sia scivolato. Ma poi la triste verità: un colpo dritto al petto che spegne la vita di un 15enne.
E ora i giovani greci non ci stanno. Sono scesi in piazza numerosi, contro le forze dell'ordine, contro un governo, il loro, che non riesce nemmeno a proteggerli; da cui si devono proteggere. E accanto ai gruppi giovanili, in grecia, sono scesi in piazza anche gruppi di anarchici, di sinistra (anche i più estremi).
Lo scrittore Vassilikos la definisce "la rabbia di un paese intero".
"Il tentativo di suicidio di Zachopoulus, il potente direttore generale del ministero della cultura che si è lanciato dal quarto piano ed è ancora vivo - dichiara lo scrittore in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera - il caso Vatopedi, con proprietà dello stato cedute, con uno scambio derisorio, al monastero di padre Efrem; e poi quei 22 milioni di euro dati alle banche invece di darli a chi soffre per la crisi. Accumula oggi, accumila domani, alla fine vi è stato il detonator dell'assassinio".
E gli scontri non si sono fermati nemmeno oggi, giorno dei funerali del giovane ucciso. I "cannoni" della guerriglia si sono fermati solo durante i funerali, per poi riprendere ancora davanti alle sedi del potere e al cimitero.
Il numero dei feriti si fa sempre più alto.
Anche chi non ha il coraggio di scendere in piazza, per non rischiare di "rimetterci la pelle" lo sfogo avviene tramite il web. Sono circa 70 mila gli iscritti al primo gruppo di Alexis e c'è già chi lo paragona al nostro Carlo Giuliani, morto a Genova. Sono tanti gli sfoghi. Molti i messaggi per il 15 enne e la maggior parte recitano "Alexis, il Carlo Giuliani greco", "Genova si ripete", "La gente non dimentica".
E le immagini che la tv mostra della grecia oggi, non sono dissimili dalle immagini che la stessa mostra quando parla di Kabul, Gerusalemme e i "punti caldi" dell'Oriente!
C'è solo da sperare che il governo greco trovi presto una soluzione concreta che risparmi altre vite innocenti e distenda gli animi di tutti.

domenica 23 novembre 2008

"Roma Champagne" Vs "l'assente ingiustificato"


Così hanno commentato i due speaker della partita di Mediaset Premium durante la partita tra Lecce e Roma, finita con un sensazionale 3 a 0 da parte della squadra capitolina!
Si era preannunciata una partita difficile da giocare, da ambo le parti. La causa: il terreno scivoloso per la pioggia del pre-partita, e i tacchetti che non reggevano!
A sbloccare il risultato dopo i primi minuti di gioco Vucinic
con uno splendido assist di Totti, tornato in grandissima forma e solo con il ricordo dei suoi "antichi dolori".
Ma la Roma non si accontenta e subito raddoppia, prima della fine del primo tempo con il tapin di Juan dopo un tiro di Brighi, rimpallato da Baptista.
E per concludere in bellezza, nel secondo tempo, il favoloso "cucchiaio" del capitano fa scattare il 3 a 0.
Inutili e assenti, tra l'altro, i tentativi della squadra pugliese di risalire dalla "fossa" in cui i "lupi" l'avevano spedita!
Un crollo psicologico avuto dopo il primo goal dell'ex leccese Vucinic e che è andato aumentando di intesità dopo le altre due reti subite dalla squadra di Spalletti.
Un'ottima cura per i giocatori capitolini che già sognano il quarto posto in classifica e una "cura demoralizzante" per i leccesi che in questo campionato hanno già subito sette pareggi e sette sconfitte.
Forse ora per la Roma una speranza c'è. La squadra sembra essersi ritrovata. La forma fisica riacquistata proprio come la fiducia in se stessi!

sabato 22 novembre 2008

"Ciao Sandro!": è morto Curzi direttore del Tg3


"Ch’io resti col pensiero,che non si estingua mai! E sempre in me sarai, in te sempre sarò" (Giov. Pasc. "A una morta").
E se col corpo ci ha abbandonato, lo stesso non si può dire dei segni indelebili che il grande giornalista, Sandro Curzi, 78 anni, ha lasciato nel modo di "fare giornalismo".
Pensiero espresso anche dal direttore generale della Rai, Claudio Cappon: "Con la scomparsa di Sandro Curzi l'Italia perde un maestro di giornalismo, una voce critica, lucida, coerente". "La Rai perde uno dei suoi protagonisti - continua il direttore - un professionista che ha contribuito a fare la storia dell'azienda che se oggi è ancora un punto di riferimento per gli italiani lo deve anche a lui".


Un cammino, quello di Sandro, intrapreso a 13 anni con il suo primo articolo sull'"Unità clandestina" per raccontare l'assassinio di uno studente da parte dei fascisti repubblichini.
A seguire, nel 1940 contemporaneamente alla sua nomina a redattore del quotidiano della sera romano "La Repubblica d'Italia", diretto da Michele Rago, fonda la Federazione Giovanile Comunista Italiana, con segretario generale Enrico Berlinguer.
La scalata verso la vetta continua con la nomina a capo-redattore del mensile della Fgci "Gioventù Nuova", diretto sempre da Berlinguer; e con l'approdo alla Rai nel 1975, dove dopo qualche anno di "gavetta", fonda la terza rete televisiva della stessa. Nel 1978 è condirettore del Tg3 diretto da Biagio Agnes. Qui scopre Michele Santoro e collabora alla realizzazione del programma Samarcanda.

Ma il vertice lo raggiunge nel 1987 dando al telegiornale un'impronta veloce e aggressiva che da voce alle istanze della sinistra italianam, interpretando gli umori di una crescente insofferenza verso la cosiddetta prima Repubblica.
In un periodo in cui l'Afghanistan era occupata dall'Urss (siamo negli anni '70) il Tg3 viene soprannominato dagli avversari politici "Telekabul".
Ma nonostante la sua linea aggressiva, il Tg3 aumenta di spettatori: da poco più di 300 mila ai 3 milioni del '91.
Comunista si ma anche oggettivista. E quando c'è da andare contro le idee di partito, cambia rotta e dice ciò che è giusto dire, appoggia quelle idee che è giusto appoggiare. Un vistoso esempio è dato dal sostegno dato alle posizioni di Giovanni Paolo II e dalla sua astensione sulla proposta di licenziamento del direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà.
Un uomo come pochi. Un uomo che da sempre ha accompagnato e dall'oltre mondo accompagnerà gli italiani, e ancora più specificatamente i giornalisti, nel loro "lavoro" di ricerca e sostegno della verità. Verso la costruzione "reale" e "oggettiva" dei fatti. Anche se questo, come ci insegna il "maestro", a volte comporta andare contro il nostro "credo politico".
Anche qui, salutiamo con affetto un personaggio che come pochi è riuscito a fare del giornalismo un'arte.
Ciao Sandro!

venerdì 21 novembre 2008

I "reali" sul web: Internet cambia

E se collegarsi ad un pc, ovunque ci si trovi, era un modo come un altro per fuggire dalla caotica realtà di tutti i giorni, trovare un "oltre mondo" dove potersi rifugiare, divertirsi ed incontrare, oggi questa dimensione tanto privata quanto affollata, sta diventando il suolo ideale dove le politiche nascono, crescono, si sviluppano ed entrano nelle case della gente a loro insaputa.
Abbiamo avuto un primo esempio di come il mondo del web stia cambiando dalla politica "internettiana" sviluppata e portata avanti da Barack Obama negli U.S.A. Politica che abbiamo chiamato 2.0 e che gli ha permesso di raggiungere proprio tutti, portandolo alla vittoria.




Ma non è finita qua. http://it.youtube.com/TheRoyalChannel è il canale ideato per la Regina Elisabetta d'Inghilterra, che già l'anno scorso ha augurato buon natale ai suoi sudditi, tramite la "nuova scatola elettronica". Canale che conta circa 23790 iscritti.




E ancora http://www.sarkozy.fr/home/ è il sito ideato dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Un sito dove chi lo desidera, tra breve, potrà lasciare i propri commenti e pareri sui post lasciati, da chi di dovere, per il Presidente. Quest'utlimo, infatti, desidererebbe ideare un sito su cui ci si possa confrontare e parlare di tutte le tematiche e problemi del Paese, per trovare, e perchè no, insieme una soluzione.



Il mondo di Internet sta cambiando e con lui anche il modo di fare politica. I media tradizionali sono ormai passati di moda e si punta ad un nuovo mezzo di comunicazione che permette di stringere più da vicino contatti con la popolazione, che vede invasa la propria "casa virtuale"!

martedì 11 novembre 2008

DA L'ESPRESOO...9 DICEMBRE 2007

Sull’Espresso di qualche settimana fa un articoletto spiegava che , recentemente , il Parlamento aveva votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti (ma che strano !?) un aumento di stipendio per i parlamentari di circa € 1.135 al mese.
Inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO
€ 19.150
STIPENDIO BASE
€ 9.980
PORTABORSE
€ 4.030 (generalmente parenti o familiari)
RIMBORSO SPESE - AFFITTO
€ 2.900
INDENNITA’ DI CARICA
Tra € 335 e € 6.455
.
TUTTO ESENTASSE !!!
PIU’
TESSERA TELEFONO CELLULARE,TESSERA DEL CINEMA,TESSERA TEATRO, TESSERA AUTOBUS E METROPOLITANA, FRANCOBOLLI, VIAGGI AEREI INTERNAZIONALI, CIRCOLAZIONE SU AUTOSTRADE, TRENI, PISCINE E PALESTRE, AEREO DI STATO, AMBASCIATE, CLINICHE, ASSICURAZIONE INFORTUNI, AUTO BLU CON AUTISTA, ASSICURAZIONE DECESSO, RISTORANTE (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per € 1.472.000), TUTTO GRATIS!
Hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in Parlamento , mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora !!!). Circa € 103.000 li incassano con il rimborso spese elettorali ( in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti) , più i privilegi per coloro che sono stati Presidenti della Repubblica , del Senato o della Camera (es. la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio , una segretaria , l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio). La classe politica ha causato al pese un danno di 1 miliardo e 255 milioni di EURO. La sola Camera dei Deputati costa al cittadino EURO 2.215 al minuto.

http://ale1980italy.wordpress.com/2007/12/09/appello-per-l%e2%80%99abolizione-dei-privilegi-dei-parlamentari/

PS: sarà cambiato qualcosa?

sabato 8 novembre 2008

Barack Obama: "Politica 2.0"

Nelle ultime ore che precedevano il risultato delle primarie americane, in milioni erano incollati non solo agli schermi televisivi ma anche e soprattutto agli strumenti offerti dalla rete. Ovviamente a fare la loro parte i siti dei grandi colossi dei media americani, come Cnn e il New York Times che hanno dato ampio spazio alla parte online, oltre che a quella classica. Ma questa è solo una delle tante novità che questa campagna elettorale ha portato con sè.

In un percorso, lungo mesi, che ha visto oscillare da una parte all'altra l'ago della bilancia, ora a favore di Hillary Clinton, ora a favore di Barack Obama, alla fine la bilancia pendeva clamorosamente a favore del candidato nero. Anche questa una grande novità che ha sconvolto un pò tutto il sentire mondiale.

Ma cosa ha fatto sì che il candidato democratico Barack Obama avesse la meglio su tutti gli altri candidati alla corsa alla Casa Bianca?

Molti esperti di marketing hanno già pensato bene di definire il neo presidente statunitense "il prodotto di un mercato": il web.

Una campagna elettorale, quella di Obama, fuori dalle righe, dove milioni di volontari hanno costruito un'immagine comune, social, molto vicina alla gente. Una promozione che, grazie, ai social media, ha raggiunto l'americano medio, garantendo non solo visibilità ma anche consenso.

Ma accanto all'informazione non ufficiale, quella dei volontari, degli studenti universitari, dei neri, ... che hanno promosso l'immagine del loro leader sugli schermi del web tramite la pubblicazione in Rete di foto e video; accanto ai loro commenti e slogan; troviamo anche e soprattutto l'informazione ufficiale, che non solo si è servita degli spazi virtuali "comunemente" utilizzati quando "si fa politica", ma anche di quegli spazi di svago che gli utenti utilizzano come diversivo, come un momento di "fuga dalla realtà".

E' così che Obama sbarca su facebook e su youtube con canali interamente dedicati a lui e allo sviluppo della sua campagna.

Tutti gli apparati mediatici 2.0 di Obama hanno fatto capo al suo sito ufficale "BarackObama.com" che offre un completo "digital toolbox" per tutti i navigatori del web che vogliono prendere parte alla diffusione del suo messaggio. Quindi i visitatori sono invogliati a prendere parte al passaparola.

Un vero e proprio prodotto. Una vera e propria strategia di mercato. Una soluzione, che se portata avanti anche durante la sua carica, potrebbe diventare un vero e proprio esempio di "politica 2.0".

mercoledì 5 novembre 2008

La Roma è risorta!

Prima mezz'ora di ansia e di paura per una Roma che Deve vincere a tutti i costi. Vincere per i suoi tifosi - che negli ultimi giorni si sono ribellati, infuriati e addirittura hanno minacciato il quieto vivere dei loro giocatori - vincere per se stessa - per riconquistare nei loro cuori quella fiducia in sè che con le ultime sconfitte (una dietro l'altra) hanno segnato l'umore della squadra - e anche vincere per il mondo, perchè la Roma vale. La Roma non è finita (al contrario di come titolava uno dei vari quotidiani in questa settimana).

A sbloccare il risultato Christian Panucci al 34', ma il senso liberatorio, la fiducia nelle proprie capacità si riacquista con la seconda rete di Mirko Vucinic: un tiro ad affetto che coglie l'angolino e sfonda la rete avversaria, battendo difesa e portiere. 2 a 0 e la Roma esulta. Esulta anche Spalletti dalla tribuna. Ma il giocatore non è contento e per placare la sua coscienza, così come quella dell'allenatore e della platea, concede il bis. Ormai è fatta. Il risultato è al sicuro e nemmeno il goal del Chelsea riesce a scuotere gli animi giallorossi. Goal che tra l'altro è in discusso fuorigioco.

Ora si deve solo aspettare e sperare che questo non sia solo un episodio isolato, una cattedrale nel deserto, ma sia sintomo che la squadra c'è. Che la Roma è risorta dalle sue ceneri ed ora è pronta a risalire dal baratro in cui era sprofondata.

La speranza del dialogo tra le "razze" si riaccende

"Yes, we can!" E' questo lo slogan che ha accompagnato per tutta la campagna elettorale il neo presidente Statunitese. Ed è questo lo slogan che Obama ripete dal palco, durante il suo primo discorso ufficiale, alla platea in delirio. I suoi elettori. Il presidente nero ha spazzato via anche le ultime barriere razziali presenti in America, ha conquistato 349 dei grandi elettori, schiacciando il suo rivale repubblicano John McCain. Ma Obama non vince solo la presidenza, con i voti riportati ha portato il suo partito al controllo di Camera e Senato, una concentrazione del potere che non avveniva dal 1995, quando era presidente Bill Clinton.

L'era di Obama inizia con un boato di gioia al Grant Park di Chicago per la vittoria del loro candidato. Erano in 250 mila a festeggiare con Obama. E il pubblico commenta così "E' un momento storico". "Mi accorgo di far parte della storia". Una notte di visi rigati e occhi pieni di lacrime di felicità e speranza. Speranza che qualcosa stavolta in America è cambiato veramente e anche l'impossibile può diventare possibile.

venerdì 31 ottobre 2008

Tor Vergata: studenti in "assedio"

Se in America si respira aria nuova e la Roma torna a sperare, lo stesso non si può dire sul fronte scolastico. La guerra al decreto Gelmini è ancora aperta e gli studenti fanno sentire ancora una volta la loro voce. Una voce che protesta contro una legge che vuole tagliare i fondi alla ricerca.

Ancora una volta disagi a Roma. Ad essere colpita è Roma sud, nelle prossimità delle sedi dell'università di Tor Vergata. Gli studenti hanno bloccato la strada che collega gli edifici delle facoltà tra Scienze (Romanina) e Medicina (Policlinico Tor Vergata). Un corteo che non aveva intenzione di facilitare la mobilitazione. Percorsi degli autobus deviati, automobili in coda aspettando il passaggio del corteo per poter proseguire il loro cammino. "Se voi bloccate l'istruzione, noi blocchiamo la città". Questo lo slogan dei manifestanti, che hanno raggiunto la facoltà di Lettere e Filosofia per una pre-assemblea in cui si sarebbero discussi i punti del decreto e le strategie da adottare nei giorni successivi. E sebbene sia trascorsi già dei giorni dalla manifestazione nazionale che ha coinvolto circa il 70% delle scuole italiane (tra quelle dell'obbligo che gli istituti universitari), i toni non si sono ancora abbassati.

La facoltà di Lettere e Filosofia è tuttoggi sotto le mani degli studenti. Occupazione! E i docenti e gli studenti che perseverano nel voler continuare a seguire le lezioni si ritrovano nei prati delle facoltà. Ma sostenere una lezione di Abilità informatiche sul prato, senza i mezzi necessari per poterla comprendere, non è cosa facile.

Ma uno spiraglio di speranza forse ora c'è. Il Governo sta rivalutando il taglio di fondi alla ricerca. Forse ora gli studenti italiani avranno un pò di tregua! Forse ora potranno di nuovo tornare a sperare che i loro sogni nel cassetto si realizzino.

ESERCITAZIONE: "ISTRUZIONE SVENDESI"















"Della Gelmini rigettiam la "grida"/ per non ridurci tutti a dire egìda!";"Professori, alunni,genitori, bidelli di taglio adesso siamo fratelli"; "EnteroGELMINI. Attenzione, non somMINISTRAre agli studenti italiani"; "La Gelmini nuoce gravemente alla salute"; ....

Non sono i cori da stadio durante una partita della Roma o della Lazio. Non sono slogan di poeti, o illuministi del tempo passato. Sono solo gli slogan che studenti, insegnanti, genitori e ricercatori hanno "inventato" - alcuni presi in prestito dai letterati e filosofi anche di tempo passato - per esprimere la loro rabbia contro una legge che blocca proprio la loro creatività.
Comunicare al mondo, all'Italia, e soprattutto a coloro i quali ci rappresentano, che forse, a causa di questa nuova legge, i sogni non potranno diventare realtà!
In un mondo che è cambiato. In una Italia dove Precarietà è la parola d'ordine, accanto a disoccupazione, ora si rischia di tornare indietro di 100 anni se non di più. Dove solo chi può, economicamente parlando, solo chi può potrà realizzare il sogno nel cassetto, e chi invece non possiede queste possibilità vederlo svanire.
Ecco come oggi la comunicazione cambia direzione: non sono più i fili che muovono i burattini ma viceversa. Comunicazione dal basso. Per farsi sentire. Per ricordare ai nostri Rappresentanti che viviamo in una democrazia rappresentativa, dove ciò che deve essere portato avanti è il bene comune e non i propri interessi.
Ecco come la comunicazione di oggi vorrebbe far sì che chi di dovere allargasse i propri orizzonti, spremesse di più le meningi e iniziasse a vagliare qualche altra possibilità. Perchè altre soluzioni al problema esistono. Basta solo trovarle. E gli studenti scesi in piazza ieri vorrebbero solo dar loro una mano.
Una comunicazione che vuole mettere in risalto il popolo. E con gli slogan e con le riunioni in massa, con l'ascesa in piazza, attirare così l'attenzione dei media. Media che permettono di raggiungere visibilità per lanciare un messaggio soprattutto a chi siede sulle poltrone del potere.

giovedì 23 ottobre 2008

Paul Gilbert: un concerto fuori dalle righe!



Un concerto strepitoso, quelllo di ieri sera della stazione birra.
Paul Gilbert ha inaugurato magnificamente il suo tour per promuovere il suo nuovo album Silence Followed By A Deafening Roar.
In molti erano presenti per assistere al concerto del loro beneamato.
Qui, di sotto, riproponiamo alcuni dei pezzi suonati ieri sera dal chitarrista statunitense.
Buon ascolto!







sabato 18 ottobre 2008

venerdì 17 ottobre 2008

Il sospiro di sollievo dei dipendenti Alitalia

Il dissenso tra le parti era nato dalla convinzione da parte dei sindacati che Cai volesse ridurre i contratti dei dipendenti Alitalia a meri contratti aziendali anzichè stipulare nuovi contratti del trasporto aereo.

Ma il sospiro di sollievo dei dipendenti Alitalia - suscitato dalla sospensione delle trattative - non è stato altro che un alito di vento in mezzo al deserto. Infatti il "dialogo" è ancora aperto, ma della soluzione ancora nessuna traccia.

A rendere tutto più complicato anche l'assenteismo dei piloti Anpac ed Up dagli appuntamenti fissati per discutere dei loro contratti di lavoro.

La strada è ancora lunga e tanta. E Cai per la prossima settimana vede la sua agendina ricca di impegni e appuntamenti, tra cui quelli con Air France, British Airways e Lufthansa per decidere chi dei tre contendenti si aggiudicherà la compagnia aerea italiana.

I dipendenti Alitalia, intanto, non possono far altro che tenere le dita incrociate e sperare in un incontro, non più scontro con Cai per il raggiungimento di un accordo che possa soddisfare le parti.

lunedì 13 ottobre 2008

Esercitazione: Paul Gilbert in concerto


Se la chitarra elettrica è la vostra passione e vi piace l'heavy metal; o ancora se quando ascoltate un assolo vi commuovete come dei bambini davanti all'oggetto dei loro desideri, allora non potete perdere il grande concerto del 22 ottobre alla Stazione Birra di Roma del grandioso chitarrista statunitense di stampo neoclassico, Paul Gilbert, che fa del virtuosismo la sua arma principale.
Concerto indetto in occasione dell’uscita del nuovo album Silence Followed By A Deafening Roar. Per chi, invece, ancora non conosce il grande artista di cui stiamo parlando offriamo una piccola sintesi sulla sua strepitosa carriera!Siamo alla fine degli anni '80 quando Paul entra a far parte dei Mr. Big, gruppo segnato da una serie di successi che lo portò a conquistare fama mondiale.

Il carattere difficile di Paul, però, si scontrò con l’imperturbabilità della voce del gruppo, Eric Martin, e dopo una serie di diverbi l’unità della band si sfaldò nel ’96, quando il famoso chitarrista la abbandonò per riprendere la sua attività con i Racer X – fondata da lui stesso nel 1984 a Los Angeles, California – che giunsero all’apice del loro successo con Technical difficulties e Scarified.

Allo stesso tempo il nostro chitarrista si dedicò ad album solisti di notevole spessore artistico, quali ad esempio Burning Organ, King Of Clubs, Gilbert Hotel, Raw Blues Power, Space Ship One, Alligator Farm e Get out of my yard.
Che dire di più! Vale proprio la pena assistere all’esibizione di un “piccolo” genio, idolo di diverse generazioni che non smette mai di stupire…

sabato 11 ottobre 2008

Gli studenti: il futuro non è il passato

3, 2, 1 .... Si Parte!


... E il viaggio non finisce qui ... No! Questa è solo una tappa ...
L'idea è quella di conoscere ed interagire con vari mondi, diverse culture. Quanto abbiamo in comune? Chi è il simile? Chi il diverso? Un'unica Nazione, tanti "colori"...

E allora, signori, partiamo da qui: