sabato 13 dicembre 2008

Il Tevere tra fascino e terrore





Fa paura vedere un video del genere. Il cuore si stringe fino a diventare un minuscolo puntino e si trattiene il fiato. E subito ci ritroviamo a percorrere con la mente quei vicoli, quelle vie e strade sempre affollate dai turisti e da gente comune che ama passeggiare per la città capitolina. E subito ci si chiede adesso cosa accadrà! Che ne sarà della capitale non solo dell'Italia, ma del mondo intero.
Ma le immagini riprodotte sul video soprastante non sono altro che il risultato di una simulazione al computer da parte della CNR. Il pessimismo fatto persona. Ma è pur sempre vero che ci si deve preparare anche al peggio.
Tensione, preoccupazione e paura attanagliano Roma in questi giorni. A causa delle ingenti quantità di pioggia cadute in queste settimane, il livello del Tevere e dell'Aniene sono saliti spaventosamente, superando i livelli di guardia e in alcuni punti (come la zona tiburtina) uscendo dagli argini e inondando le zone circostanti.




Soprattutto ieri la città aveva il cuore in gola. Era stata preannunciata un'ondata che avrebbe provocato ancora di più l'innalzamento del fiume capitolino. Innalzamento che gli avrebbe permesso di uscire dagli argini a Ponte Milvio, invadere i tombini e così anche il sottosuolo, creando disagi preoccupanti. Ma l'ondata non è arrivata o se è arrivata ha fatto scongiurare, almeno per il momento, il pericolo.
Ora sembra tutto sotto controllo. La protezione civile spalleggiata da tutte le forze dell'ordine (vigili del fuoco, polizia, carabinieri, ...) hanno e stanno lavorando per fa sì che in città non si crei il panico e per rimediare ai danni che il fiume nella giornata di ieri ha causato.
A Castel Sant'Angelo un barcone si è incastrato sotto il ponte impegnando duramente le squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco.




Le forze dell'ordine hanno cercato di dissuadere invano i turisti e i curiosi dal recarsi sul lungotevere nella giornata di ieri. Questo per evitare spiacevoli incidenti.
Ma se la curiosità alla fine si è rivelata più forte della paura provata in questi giorni dalla straordinaria forza che la natura sta dimostrando di avere; figurarsi che impatto poteva avere su un divieto. Si sa! La gente ama trasgredire. Ama il proibito. Il pericolo.
E così in centinaia si sono recati sul lungo tevere, da Castel Sant'Angelo, all'isola Tiberina, dove le acque hanno sommerso l'isoletta al centro del "grande fiume", creando disagi anche all'ospedale Fate Bene Fratelli
La prova di questa grandissima affluenza di massa è testimoniata dai numerosissimi video e foto, che ritraggono la situazione del Tevere oggi, presenti sul web e che già da giorni stanno facendo il giro del mondo.


E forse è proprio da ciò che nasce l'ulteriore curiosità. Pensate di essere romano, di trovarvi in casa, navigare sul web, catturare sul vostro pc un video che ritrae qualcosa che vedete tutti i giorni. Un luogo dove l'estate andate a passeggiare, dove andate a cenare o anche a lavorare. Un luogo che siete così abituati a vedere al punto tale da non vederlo più. Poi arriva qualcuno, ve lo scaraventa proprio davanti agli occhi con tutta la violenza che il fiume mostra in questi giorni. Ora lo vedete di nuovo. E in voi nasce la curiosità.


Curiosità dettata trasversalmente anche dai media. Una curiosità mista a terrore, perchè in questi giorni i media hanno leggermente esagerato nei contenuti proposti: un'epopea, una riproduzione del "diluvio universale" in tutto e per tutto.


Poi, però, andare sul luogo della disfatta e scoprire magari che questa calamità vista da vicino non fa paura. Rapisce i sensi, affascina, lascia senza fiato. E improvvisamente fa sentire l'essere umano così piccolo davanti all'immensità della natura. Una natura che non si può controllare, non si può fermare. Una natura contro cui l'uomo è impotente, contro cui non può far altro che inginocchiarsi al suo cospetto.


Ed è proprio così che la caput mundi si è sentita in questi giorni: in ginocchio!


Ora il pericolo della piena sembra scampato. Non piove da più di 12 ore. E se il tempo sarà dalla parte della più bella città del mondo, che conserva dentro di sè la più grande storia di tutti i tempi, allora forse domani e nei prossimi giorni i giornali titoleranno "Roma è salva. La città ora rinasce".


Non c'è altro da fare che continuare a sperare, tenere gli occhi puntati sul Tevere e sperare che almeno la natura sia più buona e indulgente dell'uomo.


Nessun commento: