mercoledì 5 novembre 2008

La speranza del dialogo tra le "razze" si riaccende

"Yes, we can!" E' questo lo slogan che ha accompagnato per tutta la campagna elettorale il neo presidente Statunitese. Ed è questo lo slogan che Obama ripete dal palco, durante il suo primo discorso ufficiale, alla platea in delirio. I suoi elettori. Il presidente nero ha spazzato via anche le ultime barriere razziali presenti in America, ha conquistato 349 dei grandi elettori, schiacciando il suo rivale repubblicano John McCain. Ma Obama non vince solo la presidenza, con i voti riportati ha portato il suo partito al controllo di Camera e Senato, una concentrazione del potere che non avveniva dal 1995, quando era presidente Bill Clinton.

L'era di Obama inizia con un boato di gioia al Grant Park di Chicago per la vittoria del loro candidato. Erano in 250 mila a festeggiare con Obama. E il pubblico commenta così "E' un momento storico". "Mi accorgo di far parte della storia". Una notte di visi rigati e occhi pieni di lacrime di felicità e speranza. Speranza che qualcosa stavolta in America è cambiato veramente e anche l'impossibile può diventare possibile.

Nessun commento: