Se in America si respira aria nuova e la Roma torna a sperare, lo stesso non si può dire sul fronte scolastico. La guerra al decreto Gelmini è ancora aperta e gli studenti fanno sentire ancora una volta la loro voce. Una voce che protesta contro una legge che vuole tagliare i fondi alla ricerca.
Ancora una volta disagi a Roma. Ad essere colpita è Roma sud, nelle prossimità delle sedi dell'università di Tor Vergata. Gli studenti hanno bloccato la strada che collega gli edifici delle facoltà tra Scienze (Romanina) e Medicina (Policlinico Tor Vergata). Un corteo che non aveva intenzione di facilitare la mobilitazione. Percorsi degli autobus deviati, automobili in coda aspettando il passaggio del corteo per poter proseguire il loro cammino. "Se voi bloccate l'istruzione, noi blocchiamo la città". Questo lo slogan dei manifestanti, che hanno raggiunto la facoltà di Lettere e Filosofia per una pre-assemblea in cui si sarebbero discussi i punti del decreto e le strategie da adottare nei giorni successivi. E sebbene sia trascorsi già dei giorni dalla manifestazione nazionale che ha coinvolto circa il 70% delle scuole italiane (tra quelle dell'obbligo che gli istituti universitari), i toni non si sono ancora abbassati.
La facoltà di Lettere e Filosofia è tuttoggi sotto le mani degli studenti. Occupazione! E i docenti e gli studenti che perseverano nel voler continuare a seguire le lezioni si ritrovano nei prati delle facoltà. Ma sostenere una lezione di Abilità informatiche sul prato, senza i mezzi necessari per poterla comprendere, non è cosa facile.
Ma uno spiraglio di speranza forse ora c'è. Il Governo sta rivalutando il taglio di fondi alla ricerca. Forse ora gli studenti italiani avranno un pò di tregua! Forse ora potranno di nuovo tornare a sperare che i loro sogni nel cassetto si realizzino.
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