sabato 12 settembre 2009

Dubbi e incertezze: il nuovo anno scolastico è pronto a partire

Continuano i preparativi per l'apertura del nuovo anno scolastico ormai alle porte, che riserverà tante sorprese ma anche un numero sconsiderato di problemi da risolvere in tempi record.

Il nuovo decreto Gelmini in vigore a tutti gli effetti a partire da quest'anno ha suscitato, sta suscitando ancora ire e polemiche in ogni angolo d'Italia.

Si parte dall'insegnante unico che avrebbe dovuto coinvolgere soltanto i "nuovi arrivi" delle elementari ma che a causa dei tagli al personale docente ha costretto molti istituti scolastici della penisola ad adottare il nuovo sistema anche nelle altri classi. La confusione e i dubbi divagano non solo all'interno delle strutture educative del nostro Paese ma anche tra le famiglie e gli studenti che sentono tanto parlare di riforme ma ancora non hanno le idee ben chiare di quanto li aspetterà al suono della campanella.

Riduzione delle ore per le cattedre di lettere, riduzione delle ore di tecnica alle medie. Tagli questi destinati a colpire in modo trasversale anche le lezioni d'informatica e le attività didattiche alternative all'insegnamento della religione cattolica.
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Alla prima falla nel sistema il ministero dell'istruzione ha cercato di ottemperare con l'introduzione negli istituti d'istruzione secondaria di primo grado di lavagne interattive dotate di casse acustiche e un pc portatile per avvicinare ancora di più i nati digitali al mondo informatico. Lavagne disponibili però in versione limitata e quindi non a disposizione di tutti.


Alla seconda falla invece i presidi di tutti gli istituti stanno cercando di trovare soluzioni alternative come ad esempio concordare con le famiglie l'entrata posticipata o l'uscita anticipata da scuola qualora l'insegnamento della religione cattolica ricadesse in prima o ultim'ora. Ma se la fortuna non dovesse assisterli altri presidi stanno valutando di smistare gli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento in altre classi dove il docente di turno continuerà a svolgere regolarmente lezione, mentre i malcapitati dovranno investire il tempo a loro disposizione in altre attività senza però disturbare il regolare svolgimento dell'attività didattica.
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A rischio anche le tanto amate e sospirate "gite scolastiche" a causa dell'eliminazione prevista dal decreto in vigore della compresenza. Il rapporto insegnante alunni è infatti di uno a quindici: rapporto che rende impossibile le gite al di fuori del perimetro scolastico per la classi con numero di studenti maggiore.

E quest'anno non mancheranno casi di aule sovraffollate in quanto la direttiva dell'organico del personale per l'anno 2009/2010 stabilisce che un'aula può ospitare da un minimo di 15 studenti ad un massimo di 30. Decreto in netto contrasto con le norme antincendio e igienico-sanitarie che stabiliscono che un'aula può ospitare un massimo di 26 persone (docente incluso).

Intanto c'è chi continua a manifestare contro il bonismo" o meglio l'"elemosina" concessa dal ministro dell'istruzione a tutti quei precari che a partire da quest'anno non potranno esercitare la loro professione.

Ricco d'incertezze e di dubbi a cui va ad aggiungersi l'allarmismo generato dal divagare dell'influenza suina la campanella suonerà regolarmente il 15 settembre alle 8 in molti istituti del nostro Bel Paese.

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