mercoledì 25 marzo 2009

Testamento biologico: bocciato l'emendamento

Gli emendamenti dell'opposizione non sono stati accolti. Cosa vuol dire? Che in Italia non ci saranno "altri casi Englaro".
L'alimentazione e l'idratazione artificiali non potranno essere sospesi, per alcun motivo al mondo.
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, parla di «successo per il Governo e per il nascente Pdl» e aggiunge: «Con questo provvedimento non sarà più possibile un caso Englaro». «Aggiungo - continua - la mia soddisfazione personale, perché avevo varato dei provvedimenti amministrativi che vengono confermati in pieno da questa legge».

Critico, invece, il Pd. In vista dell'approvazione del disegno di legge sul testamento biologico prevista giovedì al Senato in prima lettura, Anna Finocchiaro afferma di non aspettarsi «più nulla». «Il Pdl - spiega la capogruppo del Pd al Senato - attraversa una contingenza politica particolare. Si sono irrigiditi, in modo per certi versi irragionevole, per altri versi ingeneroso, per altri ancora incostituzionale», afferma l'esponente del Pd conversando con i giornalisti presenti a Palazzo Madama.

Diversa la posizione dell'Udc. In una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia dice: «Si prefigura una maggioranza per la vita molto più ampia di quella prevista. Questo testimonia la libertà del Parlamento, a dispetto di chi lo ritiene soggiogato, e il senso di responsabilità con cui si sta affrontando un tema così delicato. Sta trionfando una cultura costituzionale che promuove la vita e rinnova l'alleanza terapeutica tra medico e paziente».

E l'Italia dei Valori scaglia la pietra. «Il Pdl e la maggioranza tutta hanno fatto abortire qualsiasi tipo di confronto - afferma Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Idv. - Volevamo il dialogo senza pregiudiziali ma non è stato possibile e la responsabilità è tutta del governo e della sua maggioranza che hanno chiuso l'uscio a qualsiasi tentativo di sintesi». «Da parte dell'Italia dei Valori - conclude Belisario - non c'è stato alcun cedimento alle suggestioni incerte e contraddittorie della maggioranza. Il nostro no è convinto e unanime. Quella che si sta votando è una legge brutta. Purtroppo non ci sarà molto altro da fare che chiedere ai cittadini di esprimersi»

L'emendamento Finocchiaro si riferiva al comma 6 dell'articolo 3 del ddl, che prevede che «l'alimentazione e l'idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze fino alla fine della vita. Esse non possono formare oggetto di Dichiarazioni anticipate di trattamento». L'emendamento Finocchiaro chiedeva di sostituire tale comma con la seguente formulazione: «L'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell'ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della Dichiarazione anticipata di trattamento».

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