martedì 3 febbraio 2009

Eluana, l'ultimo viaggio tra contestazioni e comprensione!

Dopo 17 anni di coma, oggi Eluana è giunta alla sua ultima meta: l'ospedale "la Quiete di Udine". Il suo ultimo viaggio è cominciato questa notte intorno all'una per concludersi stamattina alle sei.
Ad accompagnarla, in ambulanza con lei, il primario di anestesia Amato da Monte. E a riceverla una equipe medica coordinata dallo stesso primario.

Viaggio ostacolato da una piccola folla che con rosari in mano e striscioni al cielo, hanno cercato di sabotare, o quantomeno rallentare, il cammino dell'ambulanza perché contrari all'eutanasia!

E' vero che la giovane è in coma vegetativo e non in morte celebrale. E' vero che non viene alimentata forzatamente, ma viene solo idratata e nutrita tramite un sondino. Ed è vero che proprio per questi motivi non si è parlato di espianto di organi.

Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi mantiene il riserbo su eventuali nuovi provvedimenti: «alla luce - ha detto - delle situazioni di fatto e di diritto che verranno esaminate». «Credo sia doveroso - ha detto - avere comprensione verso il dramma della famiglia, ma è altrettanto doveroso porsi interrogativi circa le caratteristiche di questa specifica vicenda: di una persona in stato vegetativo, non in condizione di morte cerebrale, tanto che nessuno ha ipotizzato l'espianto di organi nell'attuale condizione, che non è sottoposta ad accanimento terapeutico, ma a idratazione e alimentazione con un sondino».

Ma proprio perché questo dramma è reale e non fittizio, si deve ricordare che non è morta, ma non è nemmeno viva. Eluana dorme e non si sveglierà più.

Un padre afflitto dal dolore da ben 17 anni. Una figlia che, anche se legata a quella macchina per tutto il resto della sua vita, non vedrà mai più splendere un'alba o emozionarsi per un tramonto.

Un padre che afflitto e disperato prende una decisione tanto difficile quanto contestata: la morte della figlia. Una non morta!

Nella clinica di Udine la ragazza sarà sottoposta ad idratazione e alimentazione ancora per tre giorni. Dopodiché si procederà per il suo distacco dai macchinari. E così, senza l'aiuto di una macchina, potrà continuare a restare in vita per almeno altre due settimane.

Così tra le bianche mura della "Quieta di Udine" Eluana potrà essere liberata dalla sua prigionia.

Nessun commento: