martedì 10 febbraio 2009

Eluana è morta, ma le critiche non muoiono mai


E' proprio vero oggigiorno grazie o per colpa del piccolo schermo tutti siamo ormai dei personaggi pubblici. Soggetti a critiche o a comprensione, ma pur sempre soggetti pubblici, che lo si voglia o no.

Ed è proprio questo il caso di Eluana Englaro, da 17 anni in coma vegetativo, da 17 anni non in grado di comunicare col mondo, ma il mondo continua a comunicare con lei e la "usa" per il suo tornaconto. Non può morire, può morire, non si deve fare, si deve fare...

Queste le parole ascoltate in questi giorni. Attacchi al padre che la vuole lasciare andare, attacchi alla Chiesa che condanna la decisione del padre.

Ma oggi, anche se si volesse dire che il padre aveva torto e la Chiesa ragione, o viceversa, anche se si volesse fare questo, oggi non servirebbe a nulla, perché ieri sera Eluana è volata via. Lontana da critiche, lontana da accuse o da pietismo. Lontana da strumentalizzazioni. Eluana ora può "vivere" in pace quella vita che un tragico incidente le ha portato via.

Ma ancora oggi, dopo che il "soggetto/oggetto" dei vari dibattiti, sia politici che non, è scomparso, Eluana continua a "monopolizzare" l'attenzione dei media, da Internet, alla TV generalista, alla carta stampata. Eluana è ancora presente e ora si cercano di comprendere i motivi della sua morte, perché che sia morta non basta!

E anche tra i conduttori e produttori televisivi scoppiano critiche e denunce.

Enrico Mentana oggi rassegnerà le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset per protesta contro la decisione dell'azienda di non cambiare di una virgola il palinsesto della serata, che includeva il Grande Fratello. Ma una virgola è stata cambiata. Matrix sospeso per dare spazio ad una edizione speciale del TG5 interamente dedicata ad Eluana.

«Non è così - ha detto Mentana - che si fa informazione su una grande rete nazionale». Ma il direttore generale informazione di Mediaset, Mauro Crippa, ha replicato di non poter far altro che prendere atto delle "critiche" lanciate da Mentana, ma di non poter prendere in considerazione le dimissioni. Inoltre Crippa ha tenuto a precisare che l'azienda ha seguito passo dopo passo la vicenda di Eluana dedicandole uno speciale su TG4 e mantenendo una finestra aperta su Studio Aperto.

Ma a Mentana non va giù che ieri gli spettatori siano stati "costretti", nonostante l'accaduto, ad interessarsi dell'eliminazione di Federica dalla casa del GF, o dell'entrata nella grande casa di una polacca dalle sembianze di una barbie in carne ed ossa.

E anche in questo caso la povera Eluana viene strumentalizzata per le "liti in famiglia".
Ma forse si dovrebbe rispettare l'intimità di questo momento. Lasciare i genitori al proprio dolore. Hanno voluto "uccidere" una figlia, ma lo hanno fatto per amore.
Non sono pieni di gioia per questo, come invece pensa il direttore de "Il Giornale", Giovanni Mauro. Una famiglia straziata dal dolore da ben 17 anni, catapultata nella vita di tutti per cinismo o perbenismo, chissà. Una famiglia che, comunque la si pensi, sta soffrendo anche ora per la perdita di una figlia e che ha fatto ciò che riteneva più giusto fare per quella figlia che non sarebbe mai potuta diventare donna, madre. Una ragazza che avrebbe solo visto passare il tempo senza poterlo realmente vivere.

E se Mentana sostiene che ieri sera gli italiani siano stati "costretti" a seguire Grande Fratello anziché essere informati su quanto stava accadendo ad Eluana, c'è da pensare che forse gli italiani abbiano voluto seguire Grande Fratello per lasciare ad Eluana e alla sua famiglia quell'intimità di cui sono stati derubati, almeno solo per un momento.
Perché tutti sappiamo che sentiremo ancora parlare di Eluana Englaro e di quanto siano "colpevoli" i suoi familiari per averla uccisa.

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