LADISPOLI. Perentorio il sindaco Crescenzo Paliotta in risposta alle dichiarazioni dell’assessore regionale Cetica
Il primo cittadino: «Non esiste alcuna delibera con cui la Pisana sottrae la delega all’amministrazione»
Con i lavori di somma urgenza già salvati 11 tratti di litorale e altrettante strutture balneari
di SONIA BERTINO
Il primo cittadino: «Non esiste alcuna delibera con cui la Pisana sottrae la delega all’amministrazione»
Con i lavori di somma urgenza già salvati 11 tratti di litorale e altrettante strutture balneari
di SONIA BERTINO
LADISPOLI - «Stiamo procedendo ad un’accurata razionalizzazione delle spese sopratutto alla luce di quanto visto a Ladispoli». Così l’assessore regionale al Bilancio, Stefano Cetica era intervenuto sull’erosione marina, criticando ampiamente il lavoro svolto dal Comune di Ladispoli per tenere testa al fenomeno: «I massi per la costruzione delle scogliere sono stati gettati in mare in modo casuale. In futuro ci penseremo direttamente noi - aveva dichiarato - I sei milioni di euro sono disponibili ma affideremo gli interventi all’Ardis e non al Comune. È ora di cambiare mentalità e di procedere con un certo tipo di progettualità».
Ma il sindaco Crescenzo Paliotta rilancia e rispedisce al mittente le accuse: «In questi ultimi due anni grazie agli interventi di somma urgenza siamo riusciti a salvare, mettendo in sicurezza almeno 11 tratti del litorale e altrettante strutture balneari come ad esempio il tratto di Marina di San Nicola, dove l’erosione era arrivata fino al percorso pedonale, abbattendone un lungo tratto».
E l’elenco non finisce qui: «Grazie a questi interventi siamo riusciti a salvare Torre Flavia, il simbolo di Ladispoli, rinforzando la barriera antierosione, realizzando due scogliere in modo da proteggere lo storico monumento dall’acqua del mare». E ancora: «La barriera alla foce del Vaccino è stata realizzata dopo la scomparsa totale della spiaggia posta tra lo stabilimento ‘‘Dlf’’ e la foce del fiume». Tutti interventi realizzati su progetti approvati anche dalla Regione Lazio che ha contestualmente approvato la spesa, portando il Comune a «chiedere uno stralcio di due milioni di euro, dagli otto complessivi finanziati dall’Assessorato regionale all’Ambiente, per lavori di somma urgente» e che lo stesso Comune ha dovuto anticipare, prelevandoli dalle proprie casse. Per quanto riguarda invece le dichiarazioni dell’assessore regionale al Bilancio Cetica sulla messa a disposizione di sei milioni di euro da mettere a beneficio, però, dell’Ardis e non più del Comune, il sindaco Paliotta risponde: «La Regione Lazio ha affidato al Comune, tramite una delega, il compito di intervenire sulla problematica dell’erosione. Non esiste alcuna delibera con cui la Regione sottragga tale delega all’amministrazione. E già lo scorso gennaio abbiamo inviato alla Regione i progetti esecutivi per la realizzazione delle scogliere antierosione. Progetti parzialmente rivisti con l’aggiunta di alcuni siti da tutelare urgentemente». «Prima tra tutte - ha concluso Paliotta - quella richiesta dalla Provincia di Roma che, come ente gestore della Palude di Torre Flavia, ha sottolineato la necessità di approntare delle barriere affinché l’ultimo tratto di palude non venga messo a repentaglio dall’avanzare del mare».
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