sabato 30 aprile 2011

Idv: "Ceccarelli continui a lavorare bene"

CIVITAVECCHIA - «Ceccarelli tralasci le polemiche e continui a lavorare bene, come fino ad oggi ha fatto».
A prendere la parola sulle polemiche si sono avvicendate in questi giorni sulle dimissioni da presidente della Prima circoscrizione da parte di Daniele Ceccarelli, è l’Italia dei valori: «Il nostro stile è quello di agire, piuttosto che di perderci in sterili polemiche e in chiacchiere inutili. Proprio perché crediamo al valore di una condotta onesta - dichiara il partito - vogliamo sostenere l’azione politica del Presidente della Prima circoscrizione, invitandolo a superare le dispute e a non considerare gli attacchi di cui è stato oggetto, ritirando le dimissioni che ha presentato e proseguendo il suo mandato». E aggiungono: «Le sue dimissioni arrecherebbero un grave danno per la città, che perderebbe un Presidente che, nonostante la giovane età, ha ampiamente dimostrato una autonomia ed una indipendenza politica ormai diventati merce rara in questa città. Ceccarelli riconosca che anche chi lo ha osteggiato ha riconosciuto “la voglia di fare” e “quanto di buono ha fatto” per la Circoscrizione».

Orte-Civitavecchia: approvato l'ultimo lotto

CIVITAVECCHIA - La giunta regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha approvato una delibera su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Luca Malcotti che conferma l'impegno finanziario della Regione Lazio per la realizzazione di un lotto della Orte-Civitavecchia. Il provvedimento varato dalla giunta conferma, oltre ai 100 milioni di euro già previsti, anche ulteriori 17 milioni di euro necessari al completamento del lotto. "La delibera è stata inviata oggi al Cipe-Infrastrutture, che dovrebbe riunirsi la prossima settimana - ha aggiunto l’assessore Malcotti – consentirà all'Anas di andare in gara immediatamente e fare la prosecuzione del tratto inaugurato nei giorni scorsi". Per la realizzazione dell'opera, tra gara d'appalto e cantierizzazione dei lavori, si stima saranno necessari circa due anni. "Dopo tanti mesi, in cui ci sono state chiacchiere e polemiche, confermiamo quest'opera - prosegue l'assessore - questi 17 milioni di euro erano impegnati su un'altra tratta di quest'opera ed andavano spostati". Malcotti ha voluto ribadire che "la strada non e' a pedaggio e non lo sarà mai". Concluso questo lotto rimarranno altri 22 chilometri per il completamento dell'infrastruttura. "Resta da chiarire in quanti lotti farla - spiega ancora Malcotti - si potrebbe farne uno unico, ma servono molti soldi. Stiamo studiando anche la possibilità di rivedere una parte del progetto attuale - conclude - oggi per quei 22 chilometri si parla di un investimento di circa 650 milioni di euro perché passa su un tragitto piuttosto complesso". “La presidente Renata Polverini e l’assessore ai Lavori pubblici Luca Malcotti hanno mantenuto gli impegni – ha commentato poi l'assessore all'Agricoltura della Regione Lazio Angela Birindelli - dopo la recente inaugurazione del tratto Vetralla-Cinelli, il completamento dell'infrastruttura compie un altro passo in avanti. Ci impegneremo a fare ogni sforzo per completare la superstrada fino a Civitavecchia. La somma necessaria è molto impegnativa, ma trattandosi di una infrastruttura essenziale, deve essere portata a termine”.

Marietta Tidei: «Non risultano le istanze, è gravissimo»

CASETTE DI LEGNO. Brutta sorpresa al Pincio per il consigliere del Partito democratico. «Nella delibera si legge che le assegnazioni sono state fatte in base alle richieste dei cittadini, poi
gli uffici negano l’esistenza delle domande. Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire»


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA -
Il giallo che avvolge l’assegnazione delle 40 casette di legno di San Liborio continua a tenere banco. Ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei, accompagnata da alcune di quelle famiglie escluse dall’assegnazione, si è recata agli uffici amministrativi del Pincio per ritirare gli atti che qualche giorno fa aveva richiesto. Ottenute le ordinanze, i protocolli e le delibere, tuttavia senza le istanze che i singoli cittadini avrebbero depositato presso la segreteria del Sindaco o direttamente tra le mani di quanti fanno parte del suo staff, in sedi non amministrative e che il responsabile degli stessi uffici, Marrani, come rende noto il consigliere Tidei, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto. «Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire. Mi chiedo come è possibile che nella delibera si rende noto che al Comune sono pervenute numerose istanze e poi gli stessi uffici amministrativi dichiarino di non aver mai ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini - si domanda Marietta Tidei - persone bisognose, con disabili a carico, madri sole, famiglie che hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Insomma tutta gente che ha creduto alle promesse degli assessori e di Moscherini e che ora non chiedono altro che sapere il perché della loro esclusione».
Arrabbiata, amareggiata, delusa, il consigliere comunale pone una serie di interrogativi con la speranza che presto la verità possa venire a galla: «Se non esiste alcuna istanza consegnata ai Servizi sociali, a che titolo sono stati assegnati gli alloggi a quelle 40 famiglie che ad oggi occupano quel bene pubblico? Alla luce dei fatti è chiaro che sia stato lo stesso Moscherini a decidere chi doveva usufruire di quelle strutture, che - ricorda Tidei - sono state costruite grazie a denaro pubblico». E per non lasciare in balìa degli eventi quanti hanno visto sfumare un sogno, il consigliere rende noto che è stato attivato un numero di telefono a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni: 3280853235.

La Asl sui tagli: "I sindacati sapevano"

CIVITAVECCHIA - La direzione aziendale della Asl Rm F risponde alle accuse delle Organizzazioni sindacali della categoria medica della struttura sulla decurtazione degli stipendi di tutti i dirigenti medici e sanitari della Asl: «In relazione ai comunicati stampa diramati nei giorni scorsi dalle Organizzazioni sindacali della dirigenza medica che motivano lo sciopero preannunciato per il prossimo 5 maggio, precisa che il 28 luglio 2010 furono convocate con urgenza le predette Organizzazioni sindacali a cui date tutte le informazioni necessarie». Il secondo incontro si svolse, invece, l’11 marzo 2011 quando le stesse furono «convocate d’urgenza per fornire loro una copia del verbale della riunione regionale del 9 marzo, preannunciando che era necessario provvedere alla riduzione immediata degli emolumenti relativi al fondo di posizione dal mese di aprile 2011, rinviando a successiva trattativa l’accordo per il piano di recupero delle somme relative al periodo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 31 marzo 2011». Ai fatti, secondo la Dirigenza «risulta priva di fondamento l’accusa nei confronti dell’azienda sull’assunzione di decisioni unilaterali e senza l’interessamento dei Sindacati di categoria. Per quanto attiene poi all’accusa - conclude -di mancata attivazione della procedura di raffreddamento, non spetta a questa Azienda attivare la procedura in questione, essendo però disponibile ad intervenire laddove convocata».

giovedì 28 aprile 2011

Tagli agli stipendi, SeL critica la Asl RmF

Il coordinamento cittadino aderisce allo sciopero del 5 maggio di medici e dirigenti sanitari. Il partito accusa i vertici aziendali e il sindaco Moscherini: «Sono stati assenti sul problema. Venga sospesa immediatamente la delibera e venga aperto un tavolo di confronto con i sindacati»


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA -
Aderirà allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali dei medici e dei dirigenti sanitari della Asl Rm F per il 5 maggio prossimo anche il partito di Sinistra ecologia e libertà «Non possiamo non rimarcare - hanno spiegato - ancora una volta l’assoluta assenza dell’attuale dirigenza Asl e del sindaco di Civitavecchia, presidente della Conferenza sanitaria locale, di fronte al gravissimo problema della decurtazione degli stipendi di tutti i dirigenti medici e sanitari della Asl, mettono a rischio il proseguimento del rapporto di collaborazione istituzionale con i sindacati di categoria. La decisione unilaterale della Asl di recuperare parte dello stipendio da un fondo la cui consistenza - prosegue la segreteria del Sel di Civitavecchia - già dal 2004 era stata riconosciuta dalla Regione di una gravità inaudita. La Asl Rm F è stata l’unica azienda sanitaria del Lazio che ha aderito alle richieste della Giunta Polverini di risparmiare sulla pelle dei lavoratori e che ha proceduto, senza alcun confronto con le forze sindacali, a recuperare fino ad un quinto dello stipendio. Per questo - concludono - esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo con forza alla Direzione Generale della Asl di sospendere la delibera adottata in merito, di confrontarsi con i sindacati medici e della dirigenza sanitaria e di farsi parte dirigente verso la Regione stessa nel rappresentare le ragioni che i sindacati hanno portato all’attenzione dell’amministrazione».

Frascarelli alla Tidei: «Non mi dimetto»

CASETTE DI LEGNO. Botta e risposta tra l’assessore alla Casa e il consigliere comunale del Partito democratico. «Ho a cuore il lavoro che sto producendo». Immediata la replica: «Se non ha competenza di che si occupa?»


CIVITAVECCHIA -
L’assessore alla Casa, Giancarlo Frascarelli risponde alle dure critiche lanciate alla sua persona dal consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei. «La competenza dell’emergenza abitativa come decreto appartiene al Sindaco, mentre tutti i casi degli alloggi provvisori sono di stretta competenza dei Servizi sociali – ha detto Frascarelli – l’Assessore alla Casa, invece, ha competenze soprattutto nel campo della programmazione, delle assegnazioni definitive inerenti i bandi regionali e degli altri aspetti di questo settore». E alle parole del consigliere Tidei, che ha detto che in una situazione del genere da Assessore alla Casa lei si sarebbe dimessa, Frascarelli risponde: «Io non mi dimetto perché ho a cuore il lavoro che ho portato avanti e che sto producendo, soprattutto nell’interesse di quelle famiglie che devono essere assistite sia per gli affitti che per le centinaia di domande presentate per l’alloggio popolare. C’è un bando regionale, c’è il dialogo che ho riaperto con l’Ater, c’è la volontà di risolvere i problemi della gente: tutto questo deve far capire all’opposizione - ha concluso - che ho un’apprensione giornaliera per quelle famiglie che sono rimaste fuori e che non saranno abbandonate dal sottoscritto».
Ma il botta e risposta non accenna a placarsi e il consigliere d’opposizione replica: «In tutta sincerità non credo che serva un assessorato solo per vigilare sul bando Ater, visto che di alloggi Ater disponibili ce ne sono pochissimi. Se neanche l’emergenza abitativa – ha proseguito – è tra le competenze dell’Assessore alla Casa a che cosa serve questo assessorato?».
Sull’assegnazione delle casette di legno interviene anche il Partito Democratico di Civitavecchia: «La casa dovrebbe essere un diritto invece è una pena. E chi non ha risorse economiche oltre alla pena anche l’umiliazione. È proprio il caso degli assegnatari di queste 40 casette. Ridotti a oggetto di cui il Sindaco dispone in base alle proprie preferenze».
«Queste casette – ricorda Enrico Leopardo del Pd – sono state assegnate senza un bando pubblico, senza consultare i Servizi sociali, né l’assessorato alla Casa. Ciò significa semplicemente strumentalizzare i bisogni della gente e in particolare di chi è povero».

mercoledì 27 aprile 2011

Prima, Ceccarelli conferma le dimissioni



CIVITAVECCHIA - Daniele Ceccarelli ha confermato le sue dimissioni da presidente della Prima circoscrizione: ««Dopo l’enorme errore e prova di dilettantismo politico e amministrativo di Moscherini e Vitali avrei potuto ritirarle facendo così decadere gli scagnozzi da loro capitanati – ha dichiarato – ma in questo modo avrei tradito le motivazioni che mi avevano spinto a rassegnare le dimissioni e avrei usato un’istituzione per attuare delle ritorsioni politiche mettendo in atto un modo di fare politica lontano anni luce da me. Non sarò mai lo “Yes man” di nessuno - ha continuato Ceccarelli - e tanto meno di Moscherini. I miei valori e le mie idee non saranno mai in vendita».
Dimissioni che in questi giorni hanno fatto parlare tanto il mondo della politica suscitando non poche polemiche a cui la Rete dei cittadini tramite una conferenza stampa tenutasi ieri al Pincio ha voluto mettere la parola fine: «Fermo restando che le dimissioni di cui parla Ceccarelli non sono mai pervenute alla segreteria di circoscrizione, anche se così fosse stato il consigliere non si sarebbe mai potuto dimettere da presidente perché non lo è». A dichiararlo è stato Mario Flamini, esponente della Rete dei cittadini della Regione: «Ceccarelli era semplicemente un consigliere facente funzione da presidente, da quando Oriana Pagliarini è deceduta. Per questo motivo - ha proseguito - le sue dimissioni sono irrevocabili. Ma nonostante le polemiche nate in questi giorni, le decisioni e gli atteggiamenti sbagliati assunti da questo giovane, vogliamo salvaguardarlo. Perché i giovani sono il futuro della politica e dobbiamo prepararli ad affrontare l’arena. Daniele è giovane e pecca d’esperienza - ha proseguito Flamini - e qualcuno lo ha voluto ‘‘usare’’ per il proprio tornaconto».
Anche il consigliere comunale del Gruppo misto, Alessio Gatti, mette in chiaro alcuni punti ad oggi oscuri: «Le dimissioni collettive dei sei consiglieri circoscrizionali, tra cui figura anche Emiliano Curella appartenente alla Rete, sono frutto di svariate riflessioni e certamente non sono opera di Moscherini. Dalla morte di Oriana Pagliarini, Ceccarelli ha fatto degli uffici della Circoscrizione la sede della sua politica e da oltre un anno il parlamentino della circoscrizione non era più un’istituzione al servizio della città. Con le dimissioni dei sei consiglieri, - ha continuato Gatti - da regolamento, la Prima circoscrizione può dirsi sciolta. Anche se Ceccarelli avesse ritirato le sue dimissioni, non avrebbe potuto impedirne la disfatta. Ora spetta al consiglio comunale prendere atto di ciò».
E se da una parte il Sindaco e la Giunta avranno il compito di svolgere i compiti della Prima circoscrizione, la Rete dei cittadini sta lavorando per il ripristino dei «consigli di quartiere perché quello che ci sta più a cuore è il benessere della popolazione».

Marietta Tidei sulle casette: "Andrò in Procura"

Il consigliere comunale del Partito democratico alza la voce sull’assegnazione dei 40 alloggi a San Liborio. «Niente bando pubblico, sono stati considerati solo i bisognosi vicino a Moscherini e al suo staff. Al posto dell’assessore Frascarelli mi sarei dimessa». Polemiche interne all’Udc: il presidente Messina difende l’operato del Sindaco, alcuni iscritti al partito chiedono le sue dimissioni dalla Holding»


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA -
Il consigliere del Partito democratico, Marietta Tidei, è pronta a ricorrere alla Procura della Repubblica presentando un esposto per fare chiarezza sul metodo d’assegnazione delle casette di legno, fortemente volute dall’amministrazione comunale e consegnate sabato scorso a 40 famiglie civitavecchiesi. «Una vicenda oscura in cui sono stati adottati dei metodi poco chiari». Lo ha dichiarato lo stesso consigliere comunale di opposizione. «Il Sindaco ha erogato a sé il diritto di scegliere le 40 famiglie a cui destinare le casette di legno. Si tratta sicuramente di famiglie bisognose - ha dichiarato Tidei - ma l’assegnazione certamente sarebbe dovuta avvenire tramite un bando pubblico aperto a tutti e non invece solo a quanti hanno avuto la fortuna di entrare nelle grazie di Moscherini e del suo staff».
Critiche che colpiscono anche l’assessore Giancarlo Frascarelli: «Al suo posto, vedendomi estromessa da una materia che mi riguarda da vicino, mi sarei dimessa. A che serve un Assessore alla Casa se alla fine è il Sindaco a prendere in mano le redini della situazione?».
E dopo le critiche nei confronti dell’amministrazione comunale durante la diretta televisiva, nel pomeriggio di oggiuna ventina di persone che avevano presentato la richiesta d’assegnazione delle casette di legno presso il Comune, senza però ottenerle, sono state ricevute presso la sede dell’associazione Civita Libera alla galleria Garibaldi.
Momenti concitati quando sul posto si è presentato proprio il consigliere comunale Tidei, che ha contestato la procedura messa in atto, evidenziando l’opportunità di accogliere le rimostranze dei cittadini in sedi istituzionali sicuramente più adatte. Fortemente contestata dal consigliere anche la posizione del presidente del comitato comunale Piero Messina che prendendo le distanze dal consigliere comunale dell’Udc, Mirko Mecozzi, ha difeso l’operato del primo cittadino, criticando quanti gli hanno puntato contro il dito: «Da avvocato - ha dichiarato Marietta Tidei - Messina avrebbe dovuto fare della legge il suo faro. Da nessuna parte è stata rintracciata la legalità delle azioni del sindaco. L’utilizzo da parte di Moscherini di un’ordinanza sindacale è completamente fuori luogo. Non ci troviamo innanzi ad un’emergenza abitativa come nel caso dei terremotati. Non è crollato un palazzo. Il Sindaco ha consegnato delle abitazioni come se si trattasse di pacchi di pasta. C’è da pensare che la sua azione sia solo una manovra politica - ha aggiunto - per racimolare qualche voto in più alle prossime elezioni».Polemiche fuori luogo per il presidente del comitato comunale dell’Udc, di Piero Messina: «Da sempre, per quanto io ricordi, l’emergenza abitativa è stata gestita dai Servizi Sociali e i provvedimenti a favore dei soggetti assistiti sono stati assunti dal Sindaco o dall’Assessore eventualmente delegato. Del tutto improprio - aggiunge Messina - è parlare di un bando pubblico, commissione per l’assegnazione degli alloggi e quant’altro normalmente si può riferire a ben altre procedure di assegnazione alloggi disciplinate da leggi regionali e riguardanti l’edilizia residenziale pubblica. Qui si tratta di accoglienza a carattere provvisorio, - ha concluso - non di assegnazione in via definitiva, così come provvisoria è la sistemazione in albergo o strutture private». Pensiero che gli altri iscritti al partito sembrano non condividere: «Organizzeremo il ‘‘Comitato dei cittadini che hanno diritto alla casa’’. L’obiettivo è semplice: cercare di tutelare la brava gente dai soprusi». E dopo quanto accaduto chiedono a Messina di dimettersi.

giovedì 21 aprile 2011

Sindacati uniti per festeggiare la Liberazione

CIVITAVECCHIA - Organizzazioni sindacali unite per festeggiare il giorno della liberazione e la festa dei lavoratori. Appuntamento al Parco della Resistenza il 25 aprile alle 10.30 dove interverrà anche Tina Costa, staffetta partigiana, per ricordare il ruolo della donna durante la resistenza, per poi proseguire con una passeggiata attraverso i luoghi simbolo della resistenza civitavecchiese dove verranno deposte delle corone di fiori in ricordo dei partigiani caduti.
Una maratona cittadina è invece prevista per il primo maggio. Si partirà alle 9.30 da viale Adige (parco dell’Uliveto). II ricavato della manifestazione, grazie alla collaborazione della Croce Rossa e della Prefettura, sarà completamente devoluto per i migranti ospiti della ‘‘De Carolis’’.
«Iniziative che vogliono aiutare i cittadini - hanno dichiarato le organizzazioni - a recuperare la capacità di immaginare il futuro ed inseguirlo, come facevano i nostri avi».

Casette, il Sindaco si difende dalle accuse

CIVITAVECCHIA - Il sindaco Gianni Moscherini non perde tempo e replica alle accuse lanciate dai consiglieri d’opposizione, tra cui figurano soprattutto Marietta Tidei e Vittorio Petrelli, sull’assegnazione delle cosiddette ‘‘casette di legno’’ a San Liborio: «L’unico vero scandalo di questa città, dal punto di vista urbanistico - ha chiarito - sono le villette costruite sulle colline dell’Argento, fuori norma e che sicuramente non hanno ottenuto l’autorizzazione paesaggistica da parte dei Beni Culturali». Moscherini non perde un colpo e difende a spada tratta l’operato della sua amministrazione, spiegando le motivazioni che lo hanno portato a decidere di affidarsi ad ordinanze sindacali senza provvedere alla messa in opera di un bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi. «Ad oggi il Comune spende circa 13 mila euro al mese di affitti che i servizi sociali paga agli indigenti - ha aggiunto - trasferire queste persone dalle case di privati alle casette prontamente costruite da questa amministrazione per far fronte all’emergenza abitativa che attanaglia la nostra città, non solo farà risparmiare al Comune queste 13 mila euro, ma permetterà così di integrare i contributi ai meno abbienti che, a causa di difficoltà gestionale delle risorse, rispetto all’anno scorso, sono diminuiti». Per il Sindaco non c’è stato alcun abuso d’ufficio e alla ‘‘minaccia’’ del consigliere comunale Tidei di verificare la legalità delle sue azioni nelle sedi competenti, risponde: «Sarò ben felice di essere denunciato e magari condannato per abuso d’atti d’ufficio nella realizzazione di un atto sociale e di assistenza ai cittadini poveri. Ne andrei orgoglioso». Difende l’operato di Moscherini anche il consigliere comunale Riccardo Sbrozzi rivolgendosi in particolar modo al consigliere Udc, Mirko Mecozzi: «Le sue accuse risultano essere, come in questo caso, del tutto strumentali e prive di fondamento. E mi stupisco delle sue dichiarazioni sulle casette di legno - continua Sbrozzi - uscite guarda caso subito dopo quelle di Marietta Tidei. Sinceramente non so per quale motivo si sia messo anche lui i panni del giudice inquisitore. Sull’argomento anzi - conclude il consigliere - bisognerebbe fare un plauso al Sindaco che vuole seguire in prima persona la vicenda delle assegnazioni non discostandosi però da criteri inflessibili, presenti in delibera, per poter essere ammessi alla graduatoria».

mercoledì 20 aprile 2011

De Paolis: "I Sindaci chiedano udienza a La Russa"

CIVITAVECCHIA - «Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, devono essere pronti a strappare il protocollo d’intesa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini nel centro chimico della Farnesiana». Lo ha dichiarato il capogruppo provinciale di Sinistra ecologia e libertà, Gino De Paolis, durante la trasmissione ‘‘Filo Diretto’’ in onda ieri su Provincia Tv.
De Paolis, infatti, nonostante abbia ampiamente apprezzato il lavoro di squadra portato avanti comprensorio, chiamato a votare la mozione per dire no alla discarica, ha anche sottolineato l’importanza di un incontro ravvicinato tra la delegazione degli otto Comuni approvanti la mozione con i due firmatari del protocollo d’intesa per impegnarli a ritirare la disponibilità del centro chimico della Farnesiana ad accogliere i rifiuti di Roma: «La Russa deve sapere che c’è un popolo che si ribella - ha detto De Paolis - Non siamo più disposti a sacrifici. Diamo energia elettrica a Roma. Portiamo alla capitale circa 3 milioni di croceristi l’anno. Sono 60 anni che il nostro territorio dà tanto. Ora però non siamo più disposti a sopportare tutto questo. E la trasversalità del voto approvante la mozione - conclude Gino De Paolis - non fa altro che sconfessare l’operato di chi ci governa e prende decisioni di questo tipo».

Oasi Wwf, Moscherini in minoranza

Polemiche a seguito del consiglio comunale congiunto per scongiurare l’ipotesi di realizzazione di una mega discarica. Il primo cittadino intenzionato a creare un’area verde di 40 ettari ad Allumiere. Vittorio Petrelli (Idv): «Strada non praticabile». Rincara la dose Marietta Tidei: «Vergognoso il comportamento del Sindaco, Civitavecchia isolata dai problemi del comprensorio»


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA -
È stata snobbata la proposta del sindaco Gianni Moscherini di spostare nei dintorni di Allumiere il bosco di 40 ettari che l’Enel è impegnata a realizzare.
L’idea espressa dal Sindaco, durante il consiglio comunale congiunto, ha trovato ampio disappunto da quanti sono intervenuti alla Pucci per prendere parte alla riunione del comprensorio per approvare la mozione contro la possibilità di creare una discarica nel Centro chimico della Farnesiana.
«Ritengo il comportamento del Sindaco vergognoso - ha dichiarato il consigliere dell’opposizione Marietta Tidei - La nostra città doveva essere capofila in questa manifestazione e invece ancora una volta abbiamo confermato il nostro isolamento dai problemi che riguardano da vicino tutto il comprensorio».
Dello stesso avviso è anche il consigliere dell’Italia dei Valori, Vittorio Petrelli: «Avevamo già ribadito al Sindaco la non praticabilità della sua idea di spostare il bosco che l’Enel dovrebbe ubicare nei pressi della centrale. Un’idea trovata fuori luogo anche dai Sindaci del comprensorio intervenuti al consiglio comunale congiunto». Il consigliere comunale, inoltre, rammenta al sindaco Gianni Moscherini che i temi in questione, bosco Enel da una parte e discarica ad Allumiere dall’altra, «sono due problemi da trattare separatamente perché il bosco è un problema cittadino e non del comprensorio, mentre la discarica riguarda tutti».
Parole di rimprovero e disappunto arrivano anche dal segretario del Partito Democratico di Civitavecchia, Patrizio De Felici: «Il decreto riguardante l’ubicazione del bosco Enel non è oggetto di trattativa. C’è un motivo se l’Enel è vincolata alla realizzazione dell’area boscata denominata ‘‘Parco dei Serbatoi’’: si tratta di una compensazione ambientale che serve per ridurre, almeno un po’, l’impatto inquinante della centrale sul nostro territorio. Detto ciò - continua De Felici - pensare di spostarlo in località ‘‘Farnesiana - Spizzicatore’’ dove un bosco già c’è, è da irresponsabili o da furbi che hanno in mente chissà quali speculazioni ».
A condividere le parole di De Felici è anche il presidente del Wwf Lazio, Vanessa Ranieri: «L’Enel deve rispettare le prescrizioni indicate nella valutazione d’impatto ambientale della centrale di Civitavecchia». Il Presidente dell’associazione, inoltre, coglie l’occasione per prendere le distanze dalla proposta avanzata da Moscherini: «Chiediamo rispetto per il nome dell’associazione che non può essere usato per trovare consenso su progetti da anni discussi e contestati, richiamiamo ognuno alle proprie responsabilità riservandoci sin d’ora di tutelare il nome Wwf in tutte le sedi competenti».

martedì 19 aprile 2011

Il territorio alza la voce: «Niente discarica»

I Comuni del comprensorio dicono no all’ipotesi di realizzazione di una discarica al Poligono della Farnesiana. Ieri sera all’aula Pucci nel corso di un consiglio comunale congiunto è stato votato un documento all’unanimità


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA
- Sette i Comuni presenti consiglio comunale congiunto che si è tenuto ieri sera alla Pucci per affrontare la spinosa questione riguardante il protocollo d’intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini da Malagrotta ad Allumiere.
Hanno risposto alla chiamata Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Ladispoli, Civitavecchia, Monte Romano Cerveteri. Assente invece Montalto di Castro.
All’ordine del giorno l’approvazione di un documento redatto congiuntamente dai Sindaci del territorio per ribadire il no alla discarica con la revoca del protocollo d’intesa, la modifica del piano regionale dei rifiuti, ripristinando i precedenti ambiti territoriali ottimali (Ato), e abbandonando così la nuova ipotesi di un unico ambito territoriale ottimale per l’intero territorio regionale.
E ancora: chiedere alla Regione Lazio di verificare che la destinazione della discarica nell’area individuata dal Protocollo sia compatibile con quanto previsto dal Piano territoriale paesistico regionale, chiedendo anche al presidente della Regione, Renata Polverini di porre in essere ogni azione utile ad impedire la realizzazione, nel comune di Allumiere e in altre aree del comprensorio, di qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti provenienti da Roma o da qualsiasi altra zona del territorio nazionale.
A presentare tali richieste, alle alte cariche della Regione, ci penserà una delegazione composta dai Sindaci dei comuni di Allumiere e Civitavecchia, due consiglieri di minoranza, un rappresentante delle Università Agrarie, due rappresentanti del Coordinamento Territoriale ‘‘No Megadiscarica’’, un rappresentante delle parti sociali e un rappresentante delle associazioni ambientaliste: «Da anni si sta tentando di trasferire i rifiuti capitolini sul nostro territorio - ha dichiarato il sindaco Gianni Moscherini all’inizio dei lavori - e oggi ci troviamo innanzi a fatti concreti a causa del decreto sugli ambiti territoriali che dà al Governo la facoltà di decidere dove realizzare qualsiasi tipo di discarica. Questa riunione - ha continuato - deve essere un chiaro segnale per chi governa il nostro territorio che non siamo disposti ad accettare qualsiasi colpo di mano».
Nonostante i consiglieri di tutto il comprensorio abbiano chiesto una votazione rapida e immediata, la seduta era stata temporaneamente interrotta per dare modo ai Sindaci di riunirsi per poter apportare delle integrazioni al testo, volute dai comuni di Monte Romano e di Civitavecchia e che hanno suscitato le ire del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola che solo dopo alcuni tentativi di persuasione ha raggiunto il gruppo.
Integrazioni che i Sindaci hanno votato all’unanimità.
E tra gli applausi generali di una platea stracolma, la mozione per dire no alla discarica è stata votata all’unanimità da tutti i presenti.

martedì 12 aprile 2011

Anche il tetra pak potrà essere conferito nei contenitori della carta

di SONIA BERTINO



CIVITAVECCHIA - Anche i contenitori in tetra pak, usati per il confezionamento di latte, succhi di frutta ed altri generi alimentari, potranno essere smaltiti nei contenitori per la raccolta della carta. L’iniziativa, promossa dall’assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni, dalla responsabile all’aria e all’ambiente per Tetra Pak Fernanda Novellino e dal responsabile Idecom Alessandro Micheli, si estenderà su tutto il territorio di Civitavecchia e non solo i quartieri dove la raccolta dei rifiuti avviene porta a porta. «Grazie all’accordo stipulato con ‘‘Comieco’’ nel 2003 oggi possiamo utilizzare i loro centri di riciclaggio anche per il tetra pak - ha dichiarato l’ingegnere Novellino - che contiene il 75% di cellulosa costituita da fibre di alta qualità che garantiscono quindi il miglioramento del materiale più povero, dando così alla carta più valore». Dall’iniziativa scaturiranno vantaggi ambientali ed economici per il Comune: «Attualmente Comieco paga al Pincio tutto quello che ritira dai cassonetti. Aumentando la quantità dei rifiuti ritirata dal consorzio, aumentano anche gli introiti da versare nelle casse del Comune. Inoltre grazie alla manovra - ha proseguito l’assessore - i costi del conferimento delle tonnellate di rifiuti in discarica saranno sicuramente minori». E per portare a conoscenza di tutti i civitavecchiesi le novità, Idecom ha studiato una apposita campagna di informazione che prevede l’affissione di manifesti sull’intero territorio e la distribuzione di opuscoli informativi ai cittadini, anche tramite le bollette per la tariffa dei rifiuti, il cui simbolo è una casa: «Rappresenta un luogo personale vissuto quotidianamente - ha detto Micheli - proprio come lo deve essere il sistema di gestione dei rifiuti».

giovedì 7 aprile 2011

«Cerrone ha deciso autonomamente»

BILANCIO. L’Udc non parla di divisioni e chiarisce sulla votazione del consigliere comunale. Ancora critiche riguardo alla manovra di De Angelis: «Il partito non è mai stato coinvolto in fase di elaborazione». Mirko Mecozzi: «Rispondo solo per me stesso, ho seguito alla lettera le indicazioni che mi sono state date»


di SONIA BERTINO


CIVITAVECCHIA - Ancora presto per parlare di una divisione all’interno dell’Udc a causa dei diversi atteggiamenti tenuti dai due consiglieri comunali dello stesso partito, Mirko Mecozzi e Mirko Cerrone, durante la votazione del bilancio di previsione del 2011. «Nonostante le ripetute richieste, il partito dell’Udc non è mai stato coinvolto nell’elaborazione del bilancio di previsione né nella fase preliminare né in tempi successivi alla sua adozione». Lo ha riferito il segretario dell’Udc all’indomani dell’approvazione del documento: «Questa mancata condivisione ha fatto venire meno l’intrinseco significato politico che il bilancio di previsione assume quale strumento di programmazione, riconducendolo così ad un mero documento contabile. Proprio sulla base della prevalente valenza contabile del bilancio così come elaborato - ha continuato Di Gennaro - è emerso l’indirizzo per i consiglieri di non partecipare alla votazione». Ma il colpo di scena giunge quasi inaspettato quando il consigliere Mirko Cerrone cambia idea e non segue fuori dall’aula il collega Mirko Mecozzi: «Gli eventuali cambiamenti di opinione - dichiara Di Gennaro - rientrano nell’ambito della libertà decisionale del singolo consigliere che, va ricordato, è sì espressione del partito, ma rappresenta tutta la città davanti alla quale assume la responsabilità ultima delle sue scelte». Scelta, quella del consigliere Cerrone, di cui certamente non dovrà rispondere né il partito, né il consigliere Mirko Mecozzi che, astenendosi da qualasiasi commento dichiara che ancora «non si può parlare di divisione all’interno del partito» o per lo meno «Aspettiamo di vedere cosa ci dirà il tempo. Io - continua Mecozzi - posso rispondere delle mie azioni ribadendo che ho semplicemente seguito le direttive del mio partito». E sebbene il risultato ultimo sia stato senza dubbio opposto al pensiero poco prima espresso, anche il presidente del consiglio comunale Francesco Cappellani continua ad essere critico nei confronti di un bilancio che, ribadisce, «è senza un’anima e senza scelte politiche» condividendo pienamente quanto dichiarato dal segretario Udc: «Ciò che è mancato nella realizzazione di questo bilancio è stata la compartecipazione del consiglio che avrebbe dovuto dettare degli indirizzi e controllare l’operato della Giunta. Ci troviamo innanzi ad un’amministrazione - continua Cappellani -che avrebbe potuto fare molto di più».

mercoledì 6 aprile 2011

Cgil: "La De Carolis come un lager"

CIVITAVECCHIA - «I 680 profughi che sbarcheranno sistemati nella caserma De Carolis rischiano di essere confinati in un lager». Lo dice la Cgil di Civitavecchia in una nota: «Ci adopereremo affiché questa situazione venga rapidamente superata attraverso soluzioni che consentano una gestione dell’emergenza degna di un Paese non razzista ma solidale».

Su il sipario: in scena ‘‘Re carciofo’’

LADISPOLI. Prende il via domani la ‘‘Bi settimana gastronomica’’ Tutto pronto per la 61esima Sagra che entrerà nel clou dal 15 al 17 aprile




LADISPOLI - Prenderà il via domani con la ‘‘Bi settimana gastronomica’’ la 61^ edizione della Sagra del Carciofo il cui apice sarà raggiunto tra il 15 e il 17 aprile, quando numerose bancarelle invaderanno il centro della città. Numerosi i menu proposti dai ristoranti che hanno aderito all’iniziativa e dove a soli 21 euro si potranno assaggiare appetitosi piatti a base di carciofi. All’interno della manifestazione troveranno spazio anche il progetto Unpli ‘‘Bil...anciamo il futuro’’ e alcune lezioni di alta cucina. Al via anche la possibilità di visitare la villa romana di Marina di San Nicola: un evento promosso dal ministero per i Beni Culturali. Né potevano mancare le esibizioni a Piazza dei Sapori: a salire sul grande palcoscenico, allestito per l’occasione, saranno i giovani talentuosi locali che già dal venerdì pomeriggio potranno prendere parte alla ‘‘Corrida del Carciofo’’ ottenendo così la possibilità di mettersi in mostra davanti ad un vasto pubblico. E se i partecipanti dovessero superare in numero le aspettative degli organizzatori, «una volta terminate le iscrizioni, questi, saranno chiamati a prendere parte ad alcune preselezioni ove verranno scelti i migliori che, successivamente, si esibiranno durante le semifinali di venerdì 15 e la finalissima che si terrà la sera dello stesso giorno». Né poteva mancare la sfilata organizzata dalla rivista ‘‘Il Curioso’’ grazie alla quale verranno scelti i prossimi volti di copertina. Novità dell’anno sarà invece il concorso che vedrà incoronata la ‘‘Principessa etrusca’’. Il tutto terminerà, poi, domenica 17 aprile con il consueto spettacolo pirotecnico che saluterà anche i 150 anni dell’Unità d’Italia. So.Be.

Bilancio, via libera con 19 voti favorevoli

Oggi subito il voto del consiglio comunale, dopo un dibattito senza interventi della maggioranza. Cappellani critico: «Documento senz’anima e senza scelte politiche». Poi però alza la mano. Si spacca il gruppo Udc. Mecozzi esce dall’aula, Cerrone fa marcia indietro «per senso di appartenenza» e pressioni romane. Nel Pdl Pallassini esce dall'aula


di SONIA BERTINO

CIVITAVECCHIA - È stato approvato oggi pomeriggio alla Pucci con diciannove voti favorevoli e sei contrari, il Bilancio di previsione del 2011. Una seduta a più riprese dove, dopo la calma apparente del primo momento, la tensione è iniziata a crescere sempre di più, accendendo gli animi dei consiglieri intervenuti al dibattito. Un dibattito per lo più tenuto solo dai consiglieri dell’opposizione che hanno mostrato il loro disappunto sul lavoro presentato lunedì dall’assessore al Bilancio Giampiero De Angelis : «Con l’assenza dei contributi Enel, i tagli alla cultura, allo sport, al sociale e all’istruzione, la città sarà costretta a ripiegarsi su se stessa a causa della crisi economica che sicuramente si abbatterà su di essa». Lo ha riferito il consigliere Mauro Guerrini all’apertura del dibattimento. Durissimi anche Marco Piendibene e Marietta Tidei, sempre del Pd. E gli interventi critici non piovono giù solo dai banchi dell’opposizione. Parla di un «bilancio senza anima» il presidente del consiglio comunale Francesco Cappellani: «Manca una ricerca accurata per la realizzazione di progetti che avrebbero potuto trovare accoglimento da parte della Regione e dell’Unione Europea. Un’assenza che ha causato l’impoverimento delle casse comunali andando a colpire un delicato settore come il sociale. Settore estremamente delicato se si guarda all’alto tasso di disoccupazione presente». Critiche anche le parole rivolte alla gestione dei rapporti con le Holding da parte del Pincio: «Le società partecipate dovrebbero redigere i bilanci di previsione e il consuntivo ancor prima dell’Ente pubblico-padrone. Perché il Comune non li ha mai richiesti? Non abbiamo esercitato quei controlli sulle Holding previsti dalla legge. Una pecca che potrebbe comportare - ha continuato Cappellani - un richiamo giuridico di questa amministrazione da parte della Corte dei Conti. Ciò che manca a questo bilancio - dice - sono le scelte politiche». Ma nonostante le dure parole il Presidente del consiglio comunale torna sui suoi passi: «Io voterò questo bilancio». Il voto favorevole è arrivato anche dalle fila dell’Udc provocando una divisione all’interno del partito: «L’Udc fa parte di questa città. È presente anche in Regione. Per questo voterò il bilancio». È quanto affermato dal consigliere Mirko Cerrone, pressato fin dall’altro ieri sera dai referenti romani dello scudocrociato. Rottura causata dalla diversa presa di posizione del consigliere Mirko Mecozzi che, dalla poltrona accanto, racconta un’altra storia: «Dal mio partito ho ricevuto la direttiva di non prendere parte al voto». Ma il consigliere Mecozzi non è stato l’unico a lasciare l’aula poco prima di procedere alle votazioni. A lui si è unito il consigliere del Pdl Pier Paolo Pallassini. Visti i precedenti dissapori con il sindaco Moscherini, inaspettato è arrivato anche il voto favorevole del consigliere Mario Fiorentini della Nuova Dc per le Autonomie. Anche lo scoglio del bilancio è superato per la maggioranza, che però al suo interno ora dovrà riflettere non poco prima di tuffarsi nella lunga volata elettorale.

venerdì 1 aprile 2011

Il Comune di Ladispoli rilancia il progetto consumatori informati

Previste segnalazioni ai cittadini per gli esercenti che praticano i prezzi migliori




LADISPOLI - Tempi duri per gli automobilisti che si spostano da una città all’altra per motivi di lavoro: «Con la crisi libica e la speculazione sul prezzo del gasolio e della benzina, pensiamo a tutti i lavoratori del litorale che ogni giorno prendono la loro auto per andare a Roma a lavorare. In base ai conteggi delle associazioni dei consumatori questi rincari si traducono per le famiglie in una nuova stangata da 210 euro annui: 90 euro per i rifornimenti di carburante, 120 euro per i costi indiretti, in particolare bollette energetiche, trasporti e prezzi dei prodotti trasportati». A parlare è il delegato ai consumatori Biagio Camicia che ha colto la palla al balzo per rilanciare il progetto ‘‘Consumatori informati’’: l’iniziativa che prevede indagini e segnalazioni rivolte ai cittadini con lo scopo di evidenziare l’esercente che pratica il prezzo migliore. Tra i distributori papabili ci sono le pompe bianche: «Dei distributori senza marchio - continua - che permettono di acquistare carburante a un prezzo inferiore. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli imprenditori che gestiscono solo uno o due impianti e sono molto agili e attivi nel territorio». Così con un po’ di attenzione e fortuna, gli automobilisti potrebbero risparmiare fino a 1,5 centesimi al litro: «Non molto - commenta - ma pagare meno di 25 euro circa all’anno è una bella soddisfazione». Il problema è riuscire ad individuarle: «C’è la ‘‘Sette petroli’’ in via Aurelia ss1 al km 45273 a Cerveteri, sulla via Portuense la pompa ‘‘Auchan’’ parco Leonardo, la ‘‘Dubois’’ sulla via Braccianese e infine sulla via Braccianese Claudia nei pressi di Manziana al km 27300 c’è la pompa bianca ‘‘Senza insegna’’». E tra i rifornimenti con marchi noti «l’unico che pratica il prezzo del gasolio al di sotto dei 1,4 euro al litro è la Tamoil di via Settevene Palo» e conclude «Sono previste ulteriori indagini concernenti altri settori allo scopo di rendere un ‘‘piccolo’’ sostegno ai nostri concittadini».