CASETTE DI LEGNO. Brutta sorpresa al Pincio per il consigliere del Partito democratico. «Nella delibera si legge che le assegnazioni sono state fatte in base alle richieste dei cittadini, poi
gli uffici negano l’esistenza delle domande. Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il giallo che avvolge l’assegnazione delle 40 casette di legno di San Liborio continua a tenere banco. Ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei, accompagnata da alcune di quelle famiglie escluse dall’assegnazione, si è recata agli uffici amministrativi del Pincio per ritirare gli atti che qualche giorno fa aveva richiesto. Ottenute le ordinanze, i protocolli e le delibere, tuttavia senza le istanze che i singoli cittadini avrebbero depositato presso la segreteria del Sindaco o direttamente tra le mani di quanti fanno parte del suo staff, in sedi non amministrative e che il responsabile degli stessi uffici, Marrani, come rende noto il consigliere Tidei, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto. «Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire. Mi chiedo come è possibile che nella delibera si rende noto che al Comune sono pervenute numerose istanze e poi gli stessi uffici amministrativi dichiarino di non aver mai ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini - si domanda Marietta Tidei - persone bisognose, con disabili a carico, madri sole, famiglie che hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Insomma tutta gente che ha creduto alle promesse degli assessori e di Moscherini e che ora non chiedono altro che sapere il perché della loro esclusione».
Arrabbiata, amareggiata, delusa, il consigliere comunale pone una serie di interrogativi con la speranza che presto la verità possa venire a galla: «Se non esiste alcuna istanza consegnata ai Servizi sociali, a che titolo sono stati assegnati gli alloggi a quelle 40 famiglie che ad oggi occupano quel bene pubblico? Alla luce dei fatti è chiaro che sia stato lo stesso Moscherini a decidere chi doveva usufruire di quelle strutture, che - ricorda Tidei - sono state costruite grazie a denaro pubblico». E per non lasciare in balìa degli eventi quanti hanno visto sfumare un sogno, il consigliere rende noto che è stato attivato un numero di telefono a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni: 3280853235.
gli uffici negano l’esistenza delle domande. Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il giallo che avvolge l’assegnazione delle 40 casette di legno di San Liborio continua a tenere banco. Ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei, accompagnata da alcune di quelle famiglie escluse dall’assegnazione, si è recata agli uffici amministrativi del Pincio per ritirare gli atti che qualche giorno fa aveva richiesto. Ottenute le ordinanze, i protocolli e le delibere, tuttavia senza le istanze che i singoli cittadini avrebbero depositato presso la segreteria del Sindaco o direttamente tra le mani di quanti fanno parte del suo staff, in sedi non amministrative e che il responsabile degli stessi uffici, Marrani, come rende noto il consigliere Tidei, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto. «Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire. Mi chiedo come è possibile che nella delibera si rende noto che al Comune sono pervenute numerose istanze e poi gli stessi uffici amministrativi dichiarino di non aver mai ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini - si domanda Marietta Tidei - persone bisognose, con disabili a carico, madri sole, famiglie che hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Insomma tutta gente che ha creduto alle promesse degli assessori e di Moscherini e che ora non chiedono altro che sapere il perché della loro esclusione».
Arrabbiata, amareggiata, delusa, il consigliere comunale pone una serie di interrogativi con la speranza che presto la verità possa venire a galla: «Se non esiste alcuna istanza consegnata ai Servizi sociali, a che titolo sono stati assegnati gli alloggi a quelle 40 famiglie che ad oggi occupano quel bene pubblico? Alla luce dei fatti è chiaro che sia stato lo stesso Moscherini a decidere chi doveva usufruire di quelle strutture, che - ricorda Tidei - sono state costruite grazie a denaro pubblico». E per non lasciare in balìa degli eventi quanti hanno visto sfumare un sogno, il consigliere rende noto che è stato attivato un numero di telefono a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni: 3280853235.
Nessun commento:
Posta un commento