Oggi subito il voto del consiglio comunale, dopo un dibattito senza interventi della maggioranza. Cappellani critico: «Documento senz’anima e senza scelte politiche». Poi però alza la mano. Si spacca il gruppo Udc. Mecozzi esce dall’aula, Cerrone fa marcia indietro «per senso di appartenenza» e pressioni romane. Nel Pdl Pallassini esce dall'aula
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - È stato approvato oggi pomeriggio alla Pucci con diciannove voti favorevoli e sei contrari, il Bilancio di previsione del 2011. Una seduta a più riprese dove, dopo la calma apparente del primo momento, la tensione è iniziata a crescere sempre di più, accendendo gli animi dei consiglieri intervenuti al dibattito. Un dibattito per lo più tenuto solo dai consiglieri dell’opposizione che hanno mostrato il loro disappunto sul lavoro presentato lunedì dall’assessore al Bilancio Giampiero De Angelis : «Con l’assenza dei contributi Enel, i tagli alla cultura, allo sport, al sociale e all’istruzione, la città sarà costretta a ripiegarsi su se stessa a causa della crisi economica che sicuramente si abbatterà su di essa». Lo ha riferito il consigliere Mauro Guerrini all’apertura del dibattimento. Durissimi anche Marco Piendibene e Marietta Tidei, sempre del Pd. E gli interventi critici non piovono giù solo dai banchi dell’opposizione. Parla di un «bilancio senza anima» il presidente del consiglio comunale Francesco Cappellani: «Manca una ricerca accurata per la realizzazione di progetti che avrebbero potuto trovare accoglimento da parte della Regione e dell’Unione Europea. Un’assenza che ha causato l’impoverimento delle casse comunali andando a colpire un delicato settore come il sociale. Settore estremamente delicato se si guarda all’alto tasso di disoccupazione presente». Critiche anche le parole rivolte alla gestione dei rapporti con le Holding da parte del Pincio: «Le società partecipate dovrebbero redigere i bilanci di previsione e il consuntivo ancor prima dell’Ente pubblico-padrone. Perché il Comune non li ha mai richiesti? Non abbiamo esercitato quei controlli sulle Holding previsti dalla legge. Una pecca che potrebbe comportare - ha continuato Cappellani - un richiamo giuridico di questa amministrazione da parte della Corte dei Conti. Ciò che manca a questo bilancio - dice - sono le scelte politiche». Ma nonostante le dure parole il Presidente del consiglio comunale torna sui suoi passi: «Io voterò questo bilancio». Il voto favorevole è arrivato anche dalle fila dell’Udc provocando una divisione all’interno del partito: «L’Udc fa parte di questa città. È presente anche in Regione. Per questo voterò il bilancio». È quanto affermato dal consigliere Mirko Cerrone, pressato fin dall’altro ieri sera dai referenti romani dello scudocrociato. Rottura causata dalla diversa presa di posizione del consigliere Mirko Mecozzi che, dalla poltrona accanto, racconta un’altra storia: «Dal mio partito ho ricevuto la direttiva di non prendere parte al voto». Ma il consigliere Mecozzi non è stato l’unico a lasciare l’aula poco prima di procedere alle votazioni. A lui si è unito il consigliere del Pdl Pier Paolo Pallassini. Visti i precedenti dissapori con il sindaco Moscherini, inaspettato è arrivato anche il voto favorevole del consigliere Mario Fiorentini della Nuova Dc per le Autonomie. Anche lo scoglio del bilancio è superato per la maggioranza, che però al suo interno ora dovrà riflettere non poco prima di tuffarsi nella lunga volata elettorale.
Nessun commento:
Posta un commento