Giulio Tremonti non firma il decreto sull’aeroporto e Pippo Digiacomo ci dà appuntamento per il prossimo 10 aprile a Catania. Occuperà lo scalo etneo. Per rispondere all’atto di «maleducazione istituzionale di Tremonti nei confronti del nostro territorio». La pantomima sullo scalo comisano continua ed ha il sapore di una presa per i fondelli in grande stile, a prescindere dal colore politico. In ballo c’è il territorio e lo sviluppo socio-economico della collettività.
«Che fine ha fatto l’aeroporto di Comiso? (nella foto) –si chiede il deputato regionale Pippo Digiacomo Il silenzio del governo nazionale e del ministro Tremonti non può che essere letto come una maleducazione istituzionale nei confronti del nostro territorio. Entro il mese di marzo non firma il decreto, domenica 10 aprile prossimo occuperemo l´aeroporto di Catania con una grande manifestazione a cui chiameremo a raccolta l´intera Sicilia sud-orientale. Anzi, fin d´ora lancio l´invito per una mobilitazione generale che faccia capire a questo governo e a questo ministro che la Sicilia non è più disposta a soggiacere alle logiche nordiste che stanno trasformando il Sud nel terzo mondo d´Europa. Tremonti ha fatto fare una figuraccia anche al ministro Altiero Matteoli, che qualche mese fa era venuto a Comiso quasi con lo champagne in mano da stappare».
Alla sortita di Digiacomo si associa anche il segretario del Pd Gigi Bellassai che incalza Alfano su alcune questioni, anch’esse rimaste in sospeso: «Nell’aprile del 2010 – spiega Bellassai - il primo cittadino ha dichiarato che entro quel mese, il «verbale di chiusura dei lavori del cantiere», sarebbe stato consegnato al comune che, a sua volta, avrebbe consegnato la struttura alla So.A.Co. Dopo un anno vorremmo sapere se questo passaggio è avvenuto. A quale estate si riferisce Alfano, a quella del 2012? Se così fosse, qualcuno avvisi il ministro Matteoli, perché non vorremmo che, puntuale a giugno, tornasse a Comiso come aveva promesso, per festeggiare con lo champagne l’apertura dell’aeroscalo».
LA REPLICA DEL SINDACO DI COMISO
«La solita parata mediatica dell’on. Digiacomo. Il 16 marzo sarò a Roma a consegnare la contabilità relativa all’aerostruttura, se dovessi avere sentori negativi sarò il primo a mobilitarmi»
In relazione alla paventata protesta anticipata dall´ on. Pippo Digiacomo a difesa dell´Aeroporto di Comiso, il sindaco Giuseppe Alfano ha dichiarato: «Assistiamo per l´ennesima volta alla classica parata mediatica alla quale ricorre l´On. Digiacomo, che ha come unico e solitario obiettivo attirare attorno a sé un po´ di attenzione da parte degli organi di stampa. Tranquillizzo lo stesso ed i miei concittadini come alcun dubbio aleggi sulla prossima apertura dell´aeroscalo casmeneo. Ripropongo con veemenza le rassicurazioni fatte direttamente dal Ministro Matteoli, recentemente in visita al Magliocco. Dobbiamo invece ringraziare l´impegno del Governo Nazionale, grazie al quale è stato possibile giungere a soluzione. Mi si venga concesso una «rispettosa» battuta sarcastica: ogni qual volta Digiacomo minaccia una protesta, non arriva in tempo a concretizzarla che il problema viene immediatamente risolto. Informo altresì lo stesso ed i miei concittadini come giorno 16 sarò a Roma, a consegnare la contabilità riguardante l´aerostruttura. Si tratta di un passaggio propedeutico per la consegna della stessa alla società. Concludo, confermando che se dovessi percepire un qualsiasi sentore, negativo, circa l´apertura della struttura, sarò il primo a mobilitarmi affinchè ciò non avvenga, ma ad ora preferisco rimanere fiducioso, forte delle rassicurazioni e della serietà mostrata dal governo nazionale.»
«Che fine ha fatto l’aeroporto di Comiso? (nella foto) –si chiede il deputato regionale Pippo Digiacomo Il silenzio del governo nazionale e del ministro Tremonti non può che essere letto come una maleducazione istituzionale nei confronti del nostro territorio. Entro il mese di marzo non firma il decreto, domenica 10 aprile prossimo occuperemo l´aeroporto di Catania con una grande manifestazione a cui chiameremo a raccolta l´intera Sicilia sud-orientale. Anzi, fin d´ora lancio l´invito per una mobilitazione generale che faccia capire a questo governo e a questo ministro che la Sicilia non è più disposta a soggiacere alle logiche nordiste che stanno trasformando il Sud nel terzo mondo d´Europa. Tremonti ha fatto fare una figuraccia anche al ministro Altiero Matteoli, che qualche mese fa era venuto a Comiso quasi con lo champagne in mano da stappare».
Alla sortita di Digiacomo si associa anche il segretario del Pd Gigi Bellassai che incalza Alfano su alcune questioni, anch’esse rimaste in sospeso: «Nell’aprile del 2010 – spiega Bellassai - il primo cittadino ha dichiarato che entro quel mese, il «verbale di chiusura dei lavori del cantiere», sarebbe stato consegnato al comune che, a sua volta, avrebbe consegnato la struttura alla So.A.Co. Dopo un anno vorremmo sapere se questo passaggio è avvenuto. A quale estate si riferisce Alfano, a quella del 2012? Se così fosse, qualcuno avvisi il ministro Matteoli, perché non vorremmo che, puntuale a giugno, tornasse a Comiso come aveva promesso, per festeggiare con lo champagne l’apertura dell’aeroscalo».
LA REPLICA DEL SINDACO DI COMISO
«La solita parata mediatica dell’on. Digiacomo. Il 16 marzo sarò a Roma a consegnare la contabilità relativa all’aerostruttura, se dovessi avere sentori negativi sarò il primo a mobilitarmi»
In relazione alla paventata protesta anticipata dall´ on. Pippo Digiacomo a difesa dell´Aeroporto di Comiso, il sindaco Giuseppe Alfano ha dichiarato: «Assistiamo per l´ennesima volta alla classica parata mediatica alla quale ricorre l´On. Digiacomo, che ha come unico e solitario obiettivo attirare attorno a sé un po´ di attenzione da parte degli organi di stampa. Tranquillizzo lo stesso ed i miei concittadini come alcun dubbio aleggi sulla prossima apertura dell´aeroscalo casmeneo. Ripropongo con veemenza le rassicurazioni fatte direttamente dal Ministro Matteoli, recentemente in visita al Magliocco. Dobbiamo invece ringraziare l´impegno del Governo Nazionale, grazie al quale è stato possibile giungere a soluzione. Mi si venga concesso una «rispettosa» battuta sarcastica: ogni qual volta Digiacomo minaccia una protesta, non arriva in tempo a concretizzarla che il problema viene immediatamente risolto. Informo altresì lo stesso ed i miei concittadini come giorno 16 sarò a Roma, a consegnare la contabilità riguardante l´aerostruttura. Si tratta di un passaggio propedeutico per la consegna della stessa alla società. Concludo, confermando che se dovessi percepire un qualsiasi sentore, negativo, circa l´apertura della struttura, sarò il primo a mobilitarmi affinchè ciò non avvenga, ma ad ora preferisco rimanere fiducioso, forte delle rassicurazioni e della serietà mostrata dal governo nazionale.»
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