La ricetta del consigliere regionale Giuseppe Celli per evitare la mega discarica
di SONIA BERTINO
ALLUMIERE - Il modo, forse l’unico a disposizione, per sistemare il ‘‘Piano rifiuti’’ del territorio e quindi la questione spinosa della discarica ad Allumiere c’è: «Bisogna aspettare che il piano rifiuti sia presentato giovedì in consiglio e poi in commissione».
Parole del consigliere regionale Giuseppe Celli.
«La logica vuole - ha detto Celli - che ognuno smaltisca i propri rifiuti, quindi Roma dovrebbe pensare a sé senza scaricare sull’intero comprensorio i suoi problemi».
Prima la proposta dell’ormai ex sindaco capitolino, Veltroni, di creare dei gassificatori ad Albano: proposta bocciata dal Tar e quindi svanita nel nulla. Ora il «patto segreto» tra il nuovo sindaco romano, Gianni Alemanno e il ministro Ignazio La Russa che prevede la ‘‘nuova Malagrotta’’ ad Allumiere, scavalcando l’opinione e il consenso dei Sindaci interessati. «Forse si vorrebbe incaricare un commissario sulla gestione dei rifiuti come fu fatto tempo fa? - ha chiesto il consigliere regionale Celli - Forse la governatrice Renata Polverini avrà l’autorità, oltre che l’autorevolezza, per decidere il da farsi?».
Una situazione di stallo che vedrebbe come unica situazione il portare a pieno regime i centri rifiuti di Rocca di Cencia e del Salario che ad oggi smaltiscono soltanto il 20% di tutti i rifiuti capitolini. Causa di ciò: Malagrotta sta esplodendo.
«Se i due centri lavorassero a pieno regime - ha detto Cenci - il problema sarebbe solo creare una piccola Malagrotta due. Ovviamente nei pressi della Capitale - ha concluso Celli - e non a chilometri di distanza, trasformando i rifiuti in pendolari a tutti gli effetti».
Non resta che sperare che il braccio di ferro sia vinto dal ‘‘no ad Allumiere’’ della Polverini.
di SONIA BERTINO

Parole del consigliere regionale Giuseppe Celli.
«La logica vuole - ha detto Celli - che ognuno smaltisca i propri rifiuti, quindi Roma dovrebbe pensare a sé senza scaricare sull’intero comprensorio i suoi problemi».
Prima la proposta dell’ormai ex sindaco capitolino, Veltroni, di creare dei gassificatori ad Albano: proposta bocciata dal Tar e quindi svanita nel nulla. Ora il «patto segreto» tra il nuovo sindaco romano, Gianni Alemanno e il ministro Ignazio La Russa che prevede la ‘‘nuova Malagrotta’’ ad Allumiere, scavalcando l’opinione e il consenso dei Sindaci interessati. «Forse si vorrebbe incaricare un commissario sulla gestione dei rifiuti come fu fatto tempo fa? - ha chiesto il consigliere regionale Celli - Forse la governatrice Renata Polverini avrà l’autorità, oltre che l’autorevolezza, per decidere il da farsi?».
Una situazione di stallo che vedrebbe come unica situazione il portare a pieno regime i centri rifiuti di Rocca di Cencia e del Salario che ad oggi smaltiscono soltanto il 20% di tutti i rifiuti capitolini. Causa di ciò: Malagrotta sta esplodendo.
«Se i due centri lavorassero a pieno regime - ha detto Cenci - il problema sarebbe solo creare una piccola Malagrotta due. Ovviamente nei pressi della Capitale - ha concluso Celli - e non a chilometri di distanza, trasformando i rifiuti in pendolari a tutti gli effetti».
Non resta che sperare che il braccio di ferro sia vinto dal ‘‘no ad Allumiere’’ della Polverini.
Nessun commento:
Posta un commento