17-03-2011 19:14
Lo rende noto l’Osservatorio Ambientale intervenendo sulla qualità dell’aria in città e nei comuni del comprensorio. Preoccupanti le rilevazioni eseguite il 14 marzo a Fiumaretta, al Faro, ad Aurelia, a Campo dell’Oro e a San Gordiano
Il presidente Manrico Coleine. «Già in passato i venti di scirocco hanno causato superamenti dei valori di PM10»
CIVITAVECCHIA - Il presidente del comitato di gestione dell’osservatorio ambientale, Manrico Coleine, ha reso noto che il 14 Marzo la Rete di rilevamento della qualità dell’aria ha rilevato dei superamenti nei valori di PM 10 nelle stazioni di Tarquinia, Monte Romano, Sant’Agostino, Fiumaratta, Faro, Aurelia, Campo dell’Oro, San Gordiano e Santa Severa con una conseguente negatività dell’aria su tutte le stazioni, eccezion fatta per Allumiere e Tolfa.
Il PM 10 identifica polveri, fumo, microgocce di sostanze liquide in sospensione nell’atmosfera sottoforma di particelle microscopiche, il cui diametro è inferiore a 10 millesimi e causati in particolar modo da incendi, erosioni vulcaniche e del suolo, polline, sale marino, combustione dei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento e nelle attività industriali.
I superamenti si sono prorogati da Santa Severa a Tarquinia a Monte Romano coerentemente con il regime di vento registrato (venti medi di 10 nodi Sse) e che hanno interessato esclusivamente i dati di PM10 senza causare degli incrementi nei valori del PM2,5: particelle un quarto del PM10 tanto da risultare ancora più pericolose per la salute umana perché riescono a penetrare nel punto più profondo dei polmoni.
L’osservatorio ambientale ha chiarito anche di non aver registrato degli sforamenti degli altri inquinamenti monitorati.
Il motivo del peggioramento della qualità dell’aria nelle zone indicate dall’osservatorio causato, per l’appunto da un innalzamento della quantità di polveri sottili nell’area, era già stato anticipato dal Centro Regionale della qualità dell’aria di Arpa Lazio che nel bollettino previsionale quotidiano per il 14 Marzo aveva previsto «l’influenza di eventi di trasporto da lunga distanza di PM10 provenienti dalle regioni nord - africane».
Insomma i venti di scirocco, carichi di sabbie che già in passato hanno causato superamenti simili e che in questi giorni hanno scompigliato i capelli di molti italiani sono la causa di tutto.
Nonostante questo il Consorzio ha reso noto che ha immediatamente richiesto ad Arpa Lazio tutte le valutazioni di quanto rilevato alla luce dei dati registrati dall’intera Rete regionale.
Inoltre sono stati richiesti anche dei dati meteorologici più specifici in loro possesso, per comprendere meglio le dinamiche di questo fenomeno.
Lo rende noto l’Osservatorio Ambientale intervenendo sulla qualità dell’aria in città e nei comuni del comprensorio. Preoccupanti le rilevazioni eseguite il 14 marzo a Fiumaretta, al Faro, ad Aurelia, a Campo dell’Oro e a San Gordiano
Il presidente Manrico Coleine. «Già in passato i venti di scirocco hanno causato superamenti dei valori di PM10»
CIVITAVECCHIA - Il presidente del comitato di gestione dell’osservatorio ambientale, Manrico Coleine, ha reso noto che il 14 Marzo la Rete di rilevamento della qualità dell’aria ha rilevato dei superamenti nei valori di PM 10 nelle stazioni di Tarquinia, Monte Romano, Sant’Agostino, Fiumaratta, Faro, Aurelia, Campo dell’Oro, San Gordiano e Santa Severa con una conseguente negatività dell’aria su tutte le stazioni, eccezion fatta per Allumiere e Tolfa.
Il PM 10 identifica polveri, fumo, microgocce di sostanze liquide in sospensione nell’atmosfera sottoforma di particelle microscopiche, il cui diametro è inferiore a 10 millesimi e causati in particolar modo da incendi, erosioni vulcaniche e del suolo, polline, sale marino, combustione dei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento e nelle attività industriali.
I superamenti si sono prorogati da Santa Severa a Tarquinia a Monte Romano coerentemente con il regime di vento registrato (venti medi di 10 nodi Sse) e che hanno interessato esclusivamente i dati di PM10 senza causare degli incrementi nei valori del PM2,5: particelle un quarto del PM10 tanto da risultare ancora più pericolose per la salute umana perché riescono a penetrare nel punto più profondo dei polmoni.
L’osservatorio ambientale ha chiarito anche di non aver registrato degli sforamenti degli altri inquinamenti monitorati.
Il motivo del peggioramento della qualità dell’aria nelle zone indicate dall’osservatorio causato, per l’appunto da un innalzamento della quantità di polveri sottili nell’area, era già stato anticipato dal Centro Regionale della qualità dell’aria di Arpa Lazio che nel bollettino previsionale quotidiano per il 14 Marzo aveva previsto «l’influenza di eventi di trasporto da lunga distanza di PM10 provenienti dalle regioni nord - africane».
Insomma i venti di scirocco, carichi di sabbie che già in passato hanno causato superamenti simili e che in questi giorni hanno scompigliato i capelli di molti italiani sono la causa di tutto.
Nonostante questo il Consorzio ha reso noto che ha immediatamente richiesto ad Arpa Lazio tutte le valutazioni di quanto rilevato alla luce dei dati registrati dall’intera Rete regionale.
Inoltre sono stati richiesti anche dei dati meteorologici più specifici in loro possesso, per comprendere meglio le dinamiche di questo fenomeno.
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