CIVITAVECCHIA - Polizia penitenziaria in stato di agitazione. Il motivo? Le condizioni di lavoro degli agenti definite dai sindacati (Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Cisl FnS, Cgil Fp) "molto al di sotto degli standard minini di sicurezza". Le sigle sindacali chiedono l'incremento delle unità di polizia penitenziaria per entrambi gli istituti cittadini, "ma nell'immediato - aggiungono - un intervento di urgenza per la casa di reclusione che, a fronte di una carenza di 30 unità, nel giro di pochi mesi è passata ad ospitare da 30 a 120 detenuti entro la prossima settimana, con l'obbligatoria apertura di un'altra sezione detentiva". Ma chiedono anche "l'immediata perequazione del monte ore di straordinari per entrambi gli istituti, ma anche in questo caso - spiegano - con precedenza alla casa di reclusione dove attualmente sono previste per tutto l'anno solamente 5000 ore di straordinario a fronte di un minimo di 13mila previste e richieste. Si chiede quindi l'invio di personale in missione, in attesa dell'assegnazione in via definitiva ed il blocco delle assegnazioni dei detenuti in entrambi gli istituti". Anzi, se l'amministrazione centrale non si dice disposta a soddisfare queste esigenze, "chiediamo - aggiungono - di valutare la chiusura della Casa di reclusione di Civitavecchia con l'accorpamento del personale di polizia presso la struttura della casa circondariale".
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