CIVITAVECCHIA - Andare tutti a casa subito. Questa è la proposta del consigliere comunale dei Verdi, Alessandro Manuedda: «Il Consiglio di giovedì scorso, che a causa della seconda fuga consecutiva del Sindaco e dei suoi seguaci non ha chiarito nulla sulla vicenda delle casette di legno, non ha aggiunto o tolto un granché alla dignità e alla decenza del Consiglio Comunale. Trovo più indecoroso l’atteggiamento di chi ha evocato lo sperpero di denaro pubblico per i Consigli “auto-convocati” dall’opposizione e invece è rimasto in silenzio su convocazioni come quella sulla “sanatoria” per il palazzo sequestrato a piazza XXIV maggio e che, naturalmente, non ha sanato un bel niente o quella patetica sulla terna di nomi per l’Autorità Portuale o sugli sperperi reali e clamorosi, come quello, appunto, delle casette di S. Liborio. Trovo più indecoroso - prosegue Manuedda - che qualcuno si sia pregiato di ricordarci che per avere chiarimenti i consiglieri possono presentare delle interrogazioni, fingendo di non sapere che per avere una risposta in aula occorre più o meno un anno e mezzo, mentre alle interrogazioni a risposta scritta, per le quali la legge prevede un termine di trenta giorni, il Sindaco non ha mai prodotto uno straccio di risposta». Per interrompere la spirale il consigliere dei Verdi propone: «L’unica alternativa è calare in anticipo un sipario pietoso su questa sceneggiata. Io sono pronto e aspetto adesioni».
martedì 5 luglio 2011
Differenziata, ultimi incontri in vista della partenza
CIVITAVECCHIA - Dopo gli incontri nell’ambito della campagna informativa per l’avvio della raccolta differenziata Porta a Porta, rivolti alle associazioni cittadine che operano in materia ambientale e agli assessori e consiglieri comunali e le circoscrizioni che si sono avvicendati all’aula Pucci, il progetto fortemente voluto dall’assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni, che ci ha creduto fin dal momento del suo insediamento, è pronto a partire, proprio come aveva preannunciato qualche settimana fa lo stesso Assessore.
Si comincerà domani pomeriggio alle 18 a Borgata Aurelia, zona della città interessata dalla sperimentazione, dove i residenti sono invitati a presenziare all’incontro con gli enti competenti che forniranno le informazioni necessarie per un avvio senza intoppi del progetto.
L’incontro, fa sapere l’assessore all’Ambiente Roscioni, si svolgerà presso il centro sociale di piazza Strauss.
A questo seguiranno altri incontri informativi in tutti i quartieri interessati dalla raccolta differenziata Porta a Porta. Giovedì toccherà a Boccelle, presso la sede della III circoscrizione in via Veneto n.1, alle 18.
A seguire il 12 luglio, sempre alle 18, ai Cappuccini presso l’Ufficio Urp del Comune a piazzale Guglielmotti.
Rimane ora da sapere cosa sia accaduto con la fornitura dei cassonetti dopo la vicenda che ha visto Hcs arrivare ad un contenzioso con la ditta vincitrice della gara d’appalto.
A quanto pare lo slittamento della partenza, pronosticato dall’assessore Roscioni a Filo diretto su Provincia Tv, potrebbe diventare realtà.
Si comincerà domani pomeriggio alle 18 a Borgata Aurelia, zona della città interessata dalla sperimentazione, dove i residenti sono invitati a presenziare all’incontro con gli enti competenti che forniranno le informazioni necessarie per un avvio senza intoppi del progetto.
L’incontro, fa sapere l’assessore all’Ambiente Roscioni, si svolgerà presso il centro sociale di piazza Strauss.
A questo seguiranno altri incontri informativi in tutti i quartieri interessati dalla raccolta differenziata Porta a Porta. Giovedì toccherà a Boccelle, presso la sede della III circoscrizione in via Veneto n.1, alle 18.
A seguire il 12 luglio, sempre alle 18, ai Cappuccini presso l’Ufficio Urp del Comune a piazzale Guglielmotti.
Rimane ora da sapere cosa sia accaduto con la fornitura dei cassonetti dopo la vicenda che ha visto Hcs arrivare ad un contenzioso con la ditta vincitrice della gara d’appalto.
A quanto pare lo slittamento della partenza, pronosticato dall’assessore Roscioni a Filo diretto su Provincia Tv, potrebbe diventare realtà.
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giovedì 26 maggio 2011
Giochi, eventi e dibattiti con "Incredibile Enel"
Il villaggio itinerante dell’energia farà tappa domani a piazza degli Eventi. Ampio spazio dedicato al ‘‘Diamante’’ brevettato per la cattura della luce del sole
CIVITAVECCHIA - ‘‘Incredibile Enel’’, il villaggio itinerante dell’energia farà tappa domani a Civitavecchia in piazza degli Eventi con giochi, eventi, conferenze, dibattiti, esperimenti scientifici ed exhibit interattivi. Tutti a ingresso gratuito.
L’iniziativa, promossa nell’ambito dei 150 anni dell’Unità d’Italia ha già attraversato parte dello Stivale per raccontare l’energia in modo nuovo. Protagonisti, come ha spiegato il responsabile delle relazioni esterne del centro sud, Franco Gizzi, saranno i cittadini e in particolar modo i ragazzi delle scuole elementari e superiori della Provincia.
Cartellone ricco di eventi ove predominerà il ‘‘Diamante’’ «brevetto dell’Enel per la cattura della luce del sole. Una tecnica che permetterebbe di produrre energia elettrica pulita e rinnovabile anche di notte».
Soddisfatto dell’iniziativa anche il sindaco Gianni Moscherini: «Aver scelto Civitavecchia è un grande riconoscimento per la città e i suoi cittadini. Ma non solo. L’iniziativa, che ha già coinvolto città come Napoli, Catania, Milano, Torino e che sbarcherà anche in Europa, godrà di grande risonanza mediatica a livello nazionale. La scelta di piazza degli Eventi poi ci permette di donare all’intera manifestazione uno scenario unico e meraviglioso che incornicia da una parte il nostro mare e dall’altra quel pezzo di Marina già inaugurato».
CIVITAVECCHIA - ‘‘Incredibile Enel’’, il villaggio itinerante dell’energia farà tappa domani a Civitavecchia in piazza degli Eventi con giochi, eventi, conferenze, dibattiti, esperimenti scientifici ed exhibit interattivi. Tutti a ingresso gratuito.
L’iniziativa, promossa nell’ambito dei 150 anni dell’Unità d’Italia ha già attraversato parte dello Stivale per raccontare l’energia in modo nuovo. Protagonisti, come ha spiegato il responsabile delle relazioni esterne del centro sud, Franco Gizzi, saranno i cittadini e in particolar modo i ragazzi delle scuole elementari e superiori della Provincia.
Cartellone ricco di eventi ove predominerà il ‘‘Diamante’’ «brevetto dell’Enel per la cattura della luce del sole. Una tecnica che permetterebbe di produrre energia elettrica pulita e rinnovabile anche di notte».
Soddisfatto dell’iniziativa anche il sindaco Gianni Moscherini: «Aver scelto Civitavecchia è un grande riconoscimento per la città e i suoi cittadini. Ma non solo. L’iniziativa, che ha già coinvolto città come Napoli, Catania, Milano, Torino e che sbarcherà anche in Europa, godrà di grande risonanza mediatica a livello nazionale. La scelta di piazza degli Eventi poi ci permette di donare all’intera manifestazione uno scenario unico e meraviglioso che incornicia da una parte il nostro mare e dall’altra quel pezzo di Marina già inaugurato».
«La Marina ai civitavecchiesi in un modo o nell’altro»
Il Sindaco alza la voce sul blocco dei lavori sfidando la Soprintendenza ai beni culturali. Il sottosegretario Giro: «Da Tidei una furbata che rispedisco al mittente»
CIVITAVECCHIA - «Entro luglio in un modo o nell’altro la Marina tornerà ai civitavecchiesi. Con o senza la conferma da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali che gli atti sono legali». Queste le parole del sindaco Gianni Moscherini dopo le polemiche nate attorno ai cantieri bloccati della Marina che hanno visto prendere la parola numerosi personaggi politici di ambo gli schieramenti: «Mi sarei aspettato collaborazione da parte di tutti - ha dichiarato il primo cittadino - perché la Marina appartiene a tutti e non solo all’attuale maggioranza o all’opposizione». Sulle diatribe politiche, anche trasversali, che hanno colpito l’opera ancora incompiuta secondo il primo cittadino l’unico degno di rispetto è il consigliere del Partito democratico Mauro Guerrini: «Credo che la città lo debba ringraziare. Fa parte della minoranza ma ha ragionato con il linguaggio di chi ama Civitavecchia e non con il pensiero di chi fa diventare ancora un bene collettivo l’arena dove combattere le divergenze politiche. Mi auguro - continua - che nei prossimi giorni prevalga sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione il suo modo di ragionare».
A bacchettare invece l’onorevole Pietro Tidei, ci pensa il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro: «Ho sempre considerato l’onorevole Tidei persona dotata di una notevole abilità politica. Per questo non cadrò nel suo amabile trabocchetto. Affermare che solo il sottosegretario Giro può risolvere con buon senso la vicenda dei lavori oggi bloccati della Marina - continua - può forse stuzzicare il lato oscuro del narcisismo politico che ognuno di noi possiede, ma francamente mi sembra una tesi azzardata, una bella furbata confezionata ad arte da Tidei per alimentare altra caciara politica su una questione che non c’entra nulla con la politica, ma piuttosto con la buona o cattiva amministrazione di una città che è dei civitavecchiesi che dovrebbero essere rispettati di più da tutti i dirigenti della città di ogni colore e parte politica che in questi mesi si azzuffano su tutto». Per quanto riguarda invece il tema della destinazione d’uso dei locali, Giro risponde: «La questione si è posta quando, accertata la mancata autorizzazione paesaggistica, si è tentata la procedura prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di un’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica, unico strumento per sanare l’abuso. Ma è proprio la presenza dei volumi sulla Marina ad impedire questa procedura. In sostanza, deve essere chiaro che attività commerciali sulle marine sono vietate per legge, al di là di ogni ulteriore considerazione sul caso surreale di Civitavecchia».
CIVITAVECCHIA - «Entro luglio in un modo o nell’altro la Marina tornerà ai civitavecchiesi. Con o senza la conferma da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali che gli atti sono legali». Queste le parole del sindaco Gianni Moscherini dopo le polemiche nate attorno ai cantieri bloccati della Marina che hanno visto prendere la parola numerosi personaggi politici di ambo gli schieramenti: «Mi sarei aspettato collaborazione da parte di tutti - ha dichiarato il primo cittadino - perché la Marina appartiene a tutti e non solo all’attuale maggioranza o all’opposizione». Sulle diatribe politiche, anche trasversali, che hanno colpito l’opera ancora incompiuta secondo il primo cittadino l’unico degno di rispetto è il consigliere del Partito democratico Mauro Guerrini: «Credo che la città lo debba ringraziare. Fa parte della minoranza ma ha ragionato con il linguaggio di chi ama Civitavecchia e non con il pensiero di chi fa diventare ancora un bene collettivo l’arena dove combattere le divergenze politiche. Mi auguro - continua - che nei prossimi giorni prevalga sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione il suo modo di ragionare».
A bacchettare invece l’onorevole Pietro Tidei, ci pensa il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro: «Ho sempre considerato l’onorevole Tidei persona dotata di una notevole abilità politica. Per questo non cadrò nel suo amabile trabocchetto. Affermare che solo il sottosegretario Giro può risolvere con buon senso la vicenda dei lavori oggi bloccati della Marina - continua - può forse stuzzicare il lato oscuro del narcisismo politico che ognuno di noi possiede, ma francamente mi sembra una tesi azzardata, una bella furbata confezionata ad arte da Tidei per alimentare altra caciara politica su una questione che non c’entra nulla con la politica, ma piuttosto con la buona o cattiva amministrazione di una città che è dei civitavecchiesi che dovrebbero essere rispettati di più da tutti i dirigenti della città di ogni colore e parte politica che in questi mesi si azzuffano su tutto». Per quanto riguarda invece il tema della destinazione d’uso dei locali, Giro risponde: «La questione si è posta quando, accertata la mancata autorizzazione paesaggistica, si è tentata la procedura prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di un’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica, unico strumento per sanare l’abuso. Ma è proprio la presenza dei volumi sulla Marina ad impedire questa procedura. In sostanza, deve essere chiaro che attività commerciali sulle marine sono vietate per legge, al di là di ogni ulteriore considerazione sul caso surreale di Civitavecchia».
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Etm e Argo, Moscherini si affida a Guido Lupi
Colpo a sorpresa del Sindaco che sceglie l'ex dirigente dell'Autorità Portuale per il dopo Romagnuolo
CIVITAVECCHIA - Guido Lupi a capo di Etm. Questa è la scelta a sorpresa del sindaco Gianni Moscherini che ieri ha presentato il nuovo amministratore unico di Etm e Argo.
Conosciutissimo in città per la sua storia personale e professionale vissuta in porto, prima da funzionario e direttore della Tirrenia, poi da dirigente dell’Autorità Portuale, attualmente da consulente della Snav, Lupi traghetterà l’attuale società del trasporto cittadino verso la scissione e fusione nella nuova società Argo. Percorso che dovrebbe concludersi a luglio e che vedrà Lupi impegnato nel nuovo incarico fino a settembre.
«Ho puntato su questo uomo per quattro motivi essenziali - ha spiegato il Sindaco - Primo tra tutti per la grande capacità tecnica e manageriale che ha già avuto modo di dimostrare durante l’incarico ricoperto all’interno della Tirrenia. Secondo per la sua onestà personale, il grande impegno mostrato per il lavoro da lui svolto e soprattutto - ha sottolineato Moscherini - per la sua totale estraneità ai fatti e al mondo politico. Grazie a ciò Guido potrà curare gli aspetti tecnici del suo incarico libero da qualsiasi condizionamento politico, compreso il mio».
Soddisfatto del nuovo incarico anche Guido Lupi che ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Moscherini e di tutta l’amministrazione comunale: «Essendo un uomo vissuto sempre tra i traghetti, chi meglio di me, secondo il Sindaco, potrebbe assumersi il compito di traghettare la società. Vorrei ribadire che non sono un uomo politico - ha detto Lupi - non mi sono mai schierato con alcun personaggio politico e in vista delle prossime elezioni non ho intenzione di ‘‘apparentarmi’’ con nessuno».
Soddisfatto della scelta di Moscherini anche l’assessore al Bilancio, Giampiero De Angelis.
CIVITAVECCHIA - Guido Lupi a capo di Etm. Questa è la scelta a sorpresa del sindaco Gianni Moscherini che ieri ha presentato il nuovo amministratore unico di Etm e Argo.
Conosciutissimo in città per la sua storia personale e professionale vissuta in porto, prima da funzionario e direttore della Tirrenia, poi da dirigente dell’Autorità Portuale, attualmente da consulente della Snav, Lupi traghetterà l’attuale società del trasporto cittadino verso la scissione e fusione nella nuova società Argo. Percorso che dovrebbe concludersi a luglio e che vedrà Lupi impegnato nel nuovo incarico fino a settembre.
«Ho puntato su questo uomo per quattro motivi essenziali - ha spiegato il Sindaco - Primo tra tutti per la grande capacità tecnica e manageriale che ha già avuto modo di dimostrare durante l’incarico ricoperto all’interno della Tirrenia. Secondo per la sua onestà personale, il grande impegno mostrato per il lavoro da lui svolto e soprattutto - ha sottolineato Moscherini - per la sua totale estraneità ai fatti e al mondo politico. Grazie a ciò Guido potrà curare gli aspetti tecnici del suo incarico libero da qualsiasi condizionamento politico, compreso il mio».
Soddisfatto del nuovo incarico anche Guido Lupi che ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Moscherini e di tutta l’amministrazione comunale: «Essendo un uomo vissuto sempre tra i traghetti, chi meglio di me, secondo il Sindaco, potrebbe assumersi il compito di traghettare la società. Vorrei ribadire che non sono un uomo politico - ha detto Lupi - non mi sono mai schierato con alcun personaggio politico e in vista delle prossime elezioni non ho intenzione di ‘‘apparentarmi’’ con nessuno».
Soddisfatto della scelta di Moscherini anche l’assessore al Bilancio, Giampiero De Angelis.
sabato 21 maggio 2011
«Procedura in violazione della normativa vigente in materia di contratti pubblici»
CIVITAVECCHIA - Critico il consigliere comunale dei Verdi Alessandro Manuedda sull’affidamento temporaneo dell’impianto termale della Ficoncella alla Sar Hotel: «Il fatto che per sette mesi gli uffici comunali siano stati impegnati su un provvedimento che affida senza bando a una società privata per la gestione della Ficoncella e la progettazione ed esecuzione di lavori sulla Ficoncella stessa e sul rudere dell’albergo esistente, costituisce infatti un’aggravante piuttosto che una nota di merito. Si tratterebbe di una procedura in evidente violazione della normativa vigente in materia di contratti pubblici che spero vivamente, qualora, la delibera non fosse ritirata, potrà suscitare l’interesse delle autorità competenti. Da parte mia - prosegue - avrei ritenuto più dignitosa una foto di Moscherini con il cappello di carta, la fascia tricolore e la cazzuola in mano immortalato davanti al rustico delle terme pubbliche, ma lui e la sua Giunta hanno ben pensato di affidare senza bando la gestione della Ficoncella e i lavori sull’edificio rimasto in costruzione in località Sferracavallo in modo da potersi vantare di avere dato l’avvio ‘‘degli interventi riguardanti il completamento della struttura’’ e procedere così, credo, con la consueta trasparenza, sotto Ferragosto quando la città è più anestetizzata del solito, all’adozione in consiglio comunale dei piani riguardanti le strutture commerciali e le villette, l’unica cosa che interessa ai sostenitori della variante falso termale approvata in giunta regionale il 6 luglio 2009 con una delibera altrettanto vergognosa. Finché ci sarà questa amministrazione - conclude Manuedda - Civitavecchia deve rassegnarsi a non avere gli impianti termali pubblici».
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Marino: «Niente camera iperbarica senza presidio sanitario»
Gianfranco Forno replica al consigliere del Pdl: ha funzionato regolarmente per quasi otto anni
CIVITAVECCHIA - Botta e risposta sulla camera iperbarica, sita all’interno del porto di Civitavecchia, tra il consigliere comunale del Pdl Pasquale Marino e il presidente della ‘‘Associazione volontari Francesco Forno’’, Gianfranco Forno.
«La camera iperbarica - ha dichiarato Marino - può funzionare solo se associata ad un presidio sanitario di eccellenza in grado di soddisfare la complessità dei casi clinici che vengono trattati all’interno della camera stessa che eviterebbe a tutti i cittadini e ai pazienti di uscire fuori Civitavecchia per usufruire del servizio. La struttura inoltre non può funzionare senza i presupposti tecnici sanitari essenziali. Fatto rimarcato anche dai sopralluoghi che hanno effettuato esperti del settore come il professor Peris dell’unità operativa di rianimazione di Firenze. Una camera iperbarica - continua Marino - circondata da un cantiere, depositi e container non può essere la soluzione auspicata. Ecco perché stiamo lavorando con la Delegata al progetto, l’avvocato Sacco, al fine di attrezzare nel porto un presidio sanitario adatto a soddisfare le crescenti esigenze degli operatori portuali, dei marittimi e dei croceristi».
Non è dello stesso parere il presidente della ‘‘Associazione volontari Francesco Forno’’, Gianfranco Forno che nell’agosto 2010, dopo la rinuncia da parte della Croce Rossa alla gestione della camera iperbarica, otteneva l’assegnazione provvisoria della struttura chiedendo altresì, tramite una formale istanza, il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio ai sensi della legge Regione Lazio n.4 del 3 marzo 2003 per l’attività specialistica di ‘‘centro ambulatoriale di emergenza iperbarica e di ossigenoterapia iperbarica’’ corredata da 17 documenti necessari per la valutazione da parte degli organi preposti: «Istanza a cui non è ancora seguita alcuna convocazione della conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sulla stessa».
«La camera ha funzionato regolarmente dal 1° febbraio 1998 al 31 dicembre 2005, senza alcun bisogno di un presidio sanitario di “eccellenza”. Una volta completato l’ampliamento della struttura - ha spiegato Gianfranco Forno - sarà in grado di funzionare allo stesso modo. Ad eccezione delle camere situate in strutture ospedaliere, tutte le altre presenti in Italia da anni funzionano come quella che abbiamo gestito noi». E per trovare finalmente soluzione al problema chiede al consigliere comunale Marino e agli organi preposti di organizzare un incontro pubblico per «affrontare seriamente il problema».
CIVITAVECCHIA - Botta e risposta sulla camera iperbarica, sita all’interno del porto di Civitavecchia, tra il consigliere comunale del Pdl Pasquale Marino e il presidente della ‘‘Associazione volontari Francesco Forno’’, Gianfranco Forno.
«La camera iperbarica - ha dichiarato Marino - può funzionare solo se associata ad un presidio sanitario di eccellenza in grado di soddisfare la complessità dei casi clinici che vengono trattati all’interno della camera stessa che eviterebbe a tutti i cittadini e ai pazienti di uscire fuori Civitavecchia per usufruire del servizio. La struttura inoltre non può funzionare senza i presupposti tecnici sanitari essenziali. Fatto rimarcato anche dai sopralluoghi che hanno effettuato esperti del settore come il professor Peris dell’unità operativa di rianimazione di Firenze. Una camera iperbarica - continua Marino - circondata da un cantiere, depositi e container non può essere la soluzione auspicata. Ecco perché stiamo lavorando con la Delegata al progetto, l’avvocato Sacco, al fine di attrezzare nel porto un presidio sanitario adatto a soddisfare le crescenti esigenze degli operatori portuali, dei marittimi e dei croceristi».
Non è dello stesso parere il presidente della ‘‘Associazione volontari Francesco Forno’’, Gianfranco Forno che nell’agosto 2010, dopo la rinuncia da parte della Croce Rossa alla gestione della camera iperbarica, otteneva l’assegnazione provvisoria della struttura chiedendo altresì, tramite una formale istanza, il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio ai sensi della legge Regione Lazio n.4 del 3 marzo 2003 per l’attività specialistica di ‘‘centro ambulatoriale di emergenza iperbarica e di ossigenoterapia iperbarica’’ corredata da 17 documenti necessari per la valutazione da parte degli organi preposti: «Istanza a cui non è ancora seguita alcuna convocazione della conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sulla stessa».
«La camera ha funzionato regolarmente dal 1° febbraio 1998 al 31 dicembre 2005, senza alcun bisogno di un presidio sanitario di “eccellenza”. Una volta completato l’ampliamento della struttura - ha spiegato Gianfranco Forno - sarà in grado di funzionare allo stesso modo. Ad eccezione delle camere situate in strutture ospedaliere, tutte le altre presenti in Italia da anni funzionano come quella che abbiamo gestito noi». E per trovare finalmente soluzione al problema chiede al consigliere comunale Marino e agli organi preposti di organizzare un incontro pubblico per «affrontare seriamente il problema».
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Dipendenti del Centro Chimico uniti per dire no alla mega discarica
CIVITAVECCHIA - I lavoratori civili degli enti del Ministero della Difesa di Civitavecchia hanno costituito il comitato ‘‘Difesa contro i rifiuti’’ per contrastare la volontà del sindaco capitolino Gianni Alemanno e del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di stanziare una megadiscarica presso il centro chimico della Farnesiana.
«Già il 5 aprile un’assemblea dei lavoratori aveva espresso la propria contrarietà in merito alla realizzazione di un polo integrato dei rifiuti, approvando un ordine del giorno inviato al sindaco Alemanno e al ministro La Russa. Non avendo ottenuto alcuna risposta - dichiarano i lavoratori civili degli enti del Ministero della Difesa di Civitavecchia - nonostante il pronunciamento di contrarietà delle Istituzioni locali e di numerosi comitati sorti a difesa del territorio e della salute dei cittadini, i lavoratori particolarmente indignati dall’indifferenza del proprio Ministro, hanno deciso di intraprendere una battaglia civile costituendosi come comitato che promuoverà iniziative volte a manifestare il proprio dissenso in merito a tale progetto sconsiderato, in collaborazione con le Istituzioni locali e i comitati già costituiti».
«Già il 5 aprile un’assemblea dei lavoratori aveva espresso la propria contrarietà in merito alla realizzazione di un polo integrato dei rifiuti, approvando un ordine del giorno inviato al sindaco Alemanno e al ministro La Russa. Non avendo ottenuto alcuna risposta - dichiarano i lavoratori civili degli enti del Ministero della Difesa di Civitavecchia - nonostante il pronunciamento di contrarietà delle Istituzioni locali e di numerosi comitati sorti a difesa del territorio e della salute dei cittadini, i lavoratori particolarmente indignati dall’indifferenza del proprio Ministro, hanno deciso di intraprendere una battaglia civile costituendosi come comitato che promuoverà iniziative volte a manifestare il proprio dissenso in merito a tale progetto sconsiderato, in collaborazione con le Istituzioni locali e i comitati già costituiti».
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De Felici: "Basta polemiche sulla Marina"
CIVITAVECCHIA - Dopo il botta e risposta sul blocco dei lavori alla Marina tra i consiglieri del Partito democratico Marietta Tidei e Mauro Guerrini, interviene il segretario dello stesso partito, Patrizio De Felici: «Per ovvi motivi non è piacevole tra dirigenti dello stesso partito parlarsi attraverso la stampa. Ma non è certo un dramma. L’importante è sapersi ascoltare. Quando si afferma che una Marina inagibile è un pugno in un occhio per l’intera città non possiamo che concordare. Quando poi si aggiunge che in qualche modo la situazione va sanata, gli abusi puniti ed è necessario restituire al più presto alla città il suo salotto buono pensiamo che questo sia un comune sentire. Così come è - continua De Felici - la nuova Marina fa molta fatica a presentarsi come il salotto buono di Civitavecchia dato che è un deserto di cemento e persino lo stesso Sindaco ha criticato il progetto, dopo averlo approvato naturalmente. Tuttavia non è questa la sostanza politica del problema».
Per il segretario del Pd il nodo centrale della questione è saper distinguere tra maggioranza e opposizione anche se al di là delle appartenenze politiche «a rimetterci è la popolazione. Proprio per questo il Pd ha avanzato proposte, si è sempre dimostrato costruttivo dentro e fuori il Consiglio comunale. A tal proposito è sotto gli occhi di tutti come è stato ridotto il Consiglio comunale in questi ultimi anni: una maggioranza che alza e abbassa il braccio a comando del direttore d’orchestra. Per questo -conclude - stiamo lavorando per realizzare una coalizione in grado di riprendersi il Pincio».
Per il segretario del Pd il nodo centrale della questione è saper distinguere tra maggioranza e opposizione anche se al di là delle appartenenze politiche «a rimetterci è la popolazione. Proprio per questo il Pd ha avanzato proposte, si è sempre dimostrato costruttivo dentro e fuori il Consiglio comunale. A tal proposito è sotto gli occhi di tutti come è stato ridotto il Consiglio comunale in questi ultimi anni: una maggioranza che alza e abbassa il braccio a comando del direttore d’orchestra. Per questo -conclude - stiamo lavorando per realizzare una coalizione in grado di riprendersi il Pincio».
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martedì 17 maggio 2011
«Massima attenzione ai diversamente abili»
La Fondazione Ca.Ri.Civ. ha finanziato per il secondo anno consecutivo il progetto di Futuro Onlus. Con "Riabilitazione psicosociale per i disabili del territorio" attivati diversi laboratori con lo scopo di avviare i pazienti del Centro Diurno e degli istituti "Calamatta" e "Santa Cecilia" all’autonomia personale
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Un progetto rivolto alle fasce più deboli della popolazione. È quello promosso dall’associazione Futuro Onlus di Civitavecchia e finanziato per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Grazie a ‘‘Riabilitazione psicosociale per i disabili del territorio’’, questo il nome del progetto, sono stati attivati dei laboratori con lo scopo di avviare i pazienti all’autonomia personale in vari settori. «Un’occasione per le fasce deboli della popolazione di trovare - ha dichiarato il vicepresidente del consiglio d’amministrazione della Fondazione, Enrico Iengo - un proprio spazio all’interno della società in cui vivono». Già da settembre sono stati riattivati, presso il Centro diurno F1 della Asl Rm/F dei laboratori di ceramica, in due spazi settimanali diversi. «Il primo aperto ai disabili del territorio e specificatamente - come dichiara il presidente dell’associazione, Carmelo Melia - ad alcuni ospiti dell’istituto Santa Cecilia di Civitavecchia e a due disabili con accesso diretto. Il secondo invece aperto agli utenti del Centro diurno Riabilitativo psichiatrico della Asl e all’istituto di Riabilitazione Psicosociale Calamatta». Tanti i progetti portati avanti dall’associazione e dai partecipanti al progetto già a settembre 2010, come ad esempio la realizzazione di due presepi per la partecipazione alla mostra dei Presepi che si è svolta a piazza Saffi e al Forte Michelangelo, organizzata dall’associazione di Civitavecchia e di Santa Marinella ‘‘Il Presepio’’. Soddisfatta dell’iniziativa anche la dottoressa Alessandra Matis del reparto psichiatrico diagnosi e cura dell’ospedale San Paolo presso il quale è stato realizzato un laboratorio di attività manuali dove i disabili, insieme a quelli dei due laboratori del centro diurno, hanno realizzato dei manufatti da regalare ad ogni imbarcazione della prima manifestazione nazionale ‘‘Marelibera’’, organizzata dall’Unione italiana ‘‘Vela Solidale’’ dal 27 al 29 maggio 2011, presso la Darsena Romana nel porto storico di Civitavecchia.
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Un progetto rivolto alle fasce più deboli della popolazione. È quello promosso dall’associazione Futuro Onlus di Civitavecchia e finanziato per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Grazie a ‘‘Riabilitazione psicosociale per i disabili del territorio’’, questo il nome del progetto, sono stati attivati dei laboratori con lo scopo di avviare i pazienti all’autonomia personale in vari settori. «Un’occasione per le fasce deboli della popolazione di trovare - ha dichiarato il vicepresidente del consiglio d’amministrazione della Fondazione, Enrico Iengo - un proprio spazio all’interno della società in cui vivono». Già da settembre sono stati riattivati, presso il Centro diurno F1 della Asl Rm/F dei laboratori di ceramica, in due spazi settimanali diversi. «Il primo aperto ai disabili del territorio e specificatamente - come dichiara il presidente dell’associazione, Carmelo Melia - ad alcuni ospiti dell’istituto Santa Cecilia di Civitavecchia e a due disabili con accesso diretto. Il secondo invece aperto agli utenti del Centro diurno Riabilitativo psichiatrico della Asl e all’istituto di Riabilitazione Psicosociale Calamatta». Tanti i progetti portati avanti dall’associazione e dai partecipanti al progetto già a settembre 2010, come ad esempio la realizzazione di due presepi per la partecipazione alla mostra dei Presepi che si è svolta a piazza Saffi e al Forte Michelangelo, organizzata dall’associazione di Civitavecchia e di Santa Marinella ‘‘Il Presepio’’. Soddisfatta dell’iniziativa anche la dottoressa Alessandra Matis del reparto psichiatrico diagnosi e cura dell’ospedale San Paolo presso il quale è stato realizzato un laboratorio di attività manuali dove i disabili, insieme a quelli dei due laboratori del centro diurno, hanno realizzato dei manufatti da regalare ad ogni imbarcazione della prima manifestazione nazionale ‘‘Marelibera’’, organizzata dall’Unione italiana ‘‘Vela Solidale’’ dal 27 al 29 maggio 2011, presso la Darsena Romana nel porto storico di Civitavecchia.
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lunedì 16 maggio 2011
Cittadella della Musica, Vinaccia e Beneduce: «Bilancio positivo»
L’assessore e il direttore artistico sulla stagione 2010-2011
CIVITAVECCHIA - Bilancio positivo quello registrato dalla Cittadella della musica nella stagione concertistica 2010 - 2011: « Il cartellone della Cittadella - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Gino Vinaccia - quest’anno è stato ricco di eventi di altissimo livello. Trenta manifestazioni e concerti che hanno portato a Civitavecchia tantissime espressioni culturali e musicali di primo livello nel panorama internazionale ed europe. Tra i tanti - ha proseguito Vinaccia - vorrei ricordare in particolar modo il concerto del maestro Stefano Bollani che, oltre a regalare una prestazione artistica di grande livello, ha sancito un momento indimenticabile per la città e il suo pubblico».
Pensiero condiviso anche dalla direttrice artistica Maria Letizia Beneduce che ha sottolineato il grande orgoglio di aver «ospitato i concerti di grandi musicisti del calibro di Bachalov, Nello Salza, Gualdi, Bellucci, a testimonianza della grande rilevanza assunta da questa struttura in ambito regionale ma anche nazionale», ricordando anche i tanti progetti che hanno coinvolto le scuole cittadine, da Musicando, che ha visto la partecipazione di circa mille alunni delle scuole elementari, ai masterclass per pianoforte organizzati dal conservatorio coreano di Seoul, per non parlare dei concerti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Civitavecchia e delle bande musicali cittadine: «Stiamo già lavorando al prossimo cartellone - ha concluso la direttrice artistica Beneduce - e ci saranno sicuramente delle sorprese».
CIVITAVECCHIA - Bilancio positivo quello registrato dalla Cittadella della musica nella stagione concertistica 2010 - 2011: « Il cartellone della Cittadella - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Gino Vinaccia - quest’anno è stato ricco di eventi di altissimo livello. Trenta manifestazioni e concerti che hanno portato a Civitavecchia tantissime espressioni culturali e musicali di primo livello nel panorama internazionale ed europe. Tra i tanti - ha proseguito Vinaccia - vorrei ricordare in particolar modo il concerto del maestro Stefano Bollani che, oltre a regalare una prestazione artistica di grande livello, ha sancito un momento indimenticabile per la città e il suo pubblico».
Pensiero condiviso anche dalla direttrice artistica Maria Letizia Beneduce che ha sottolineato il grande orgoglio di aver «ospitato i concerti di grandi musicisti del calibro di Bachalov, Nello Salza, Gualdi, Bellucci, a testimonianza della grande rilevanza assunta da questa struttura in ambito regionale ma anche nazionale», ricordando anche i tanti progetti che hanno coinvolto le scuole cittadine, da Musicando, che ha visto la partecipazione di circa mille alunni delle scuole elementari, ai masterclass per pianoforte organizzati dal conservatorio coreano di Seoul, per non parlare dei concerti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Civitavecchia e delle bande musicali cittadine: «Stiamo già lavorando al prossimo cartellone - ha concluso la direttrice artistica Beneduce - e ci saranno sicuramente delle sorprese».
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martedì 10 maggio 2011
Freedom su Pdl: "Senza confronto si rischia di naufragare"
CIVITAVECCHIA - «Occorre una politica di qualità». Lo ritiene indispensabile il coordinamento politico Freedom: «Senza confronto e idee, il partito e l’amministrazione comunale rischiano di naufragare miseramente, perché la strada imboccata è quella che porta sul ciglio di un baratro. Serve un progetto nuovo, gente che creda veramente nella politica e uno slancio per riavvicinarsi alle persone. Invece, ancora oggi, non si fa nulla di tutto ciò e ormai sta diventando tardi».
Con la campagna elettorale ormai alle porte e a fronte della paralisi che, denuncia il coordinamento politico, ha colpito la città portuale a causa dell’amministrazione comunale in carica, il movimento politico pone all’attenzione dei cittadini una serie di domande che possano portare ad un’attenta analisi della realtà politica cittadina: «Ci si domandi perché il Pdl qui non è mai nato. Ci si chieda come mai l’area del centrodestra si sia frantumata in una miriade di movimenti e associazioni, come mai prima d’ora. Ci si ponga il quesito - continua - sul perché non arrivino finanziamenti pubblici, sul perché tanti lavori vengano bloccati. La cruda realtà, - dichiara Freedom - è che il PdL a Civitavecchia non è mai nato. O forse qualcuno non ha voluto che nascesse cacciando o costringendo ad andare via le voci dissonanti, distruggendo amicizie, mettendo gli esponenti che erano riusciti a battere l’egemonia storica della sinistra, uno contro l’altro».
Un errore che secondo Freedom è stato voluto per «rimanere ‘‘soli’’ al comando e fare il proprio comodo con la complicità di una opposizione inesistente, ridotta al lumicino e che davanti fa finta di criticare, ma che in realtà è pronta all’inciucio».
Con la campagna elettorale ormai alle porte e a fronte della paralisi che, denuncia il coordinamento politico, ha colpito la città portuale a causa dell’amministrazione comunale in carica, il movimento politico pone all’attenzione dei cittadini una serie di domande che possano portare ad un’attenta analisi della realtà politica cittadina: «Ci si domandi perché il Pdl qui non è mai nato. Ci si chieda come mai l’area del centrodestra si sia frantumata in una miriade di movimenti e associazioni, come mai prima d’ora. Ci si ponga il quesito - continua - sul perché non arrivino finanziamenti pubblici, sul perché tanti lavori vengano bloccati. La cruda realtà, - dichiara Freedom - è che il PdL a Civitavecchia non è mai nato. O forse qualcuno non ha voluto che nascesse cacciando o costringendo ad andare via le voci dissonanti, distruggendo amicizie, mettendo gli esponenti che erano riusciti a battere l’egemonia storica della sinistra, uno contro l’altro».
Un errore che secondo Freedom è stato voluto per «rimanere ‘‘soli’’ al comando e fare il proprio comodo con la complicità di una opposizione inesistente, ridotta al lumicino e che davanti fa finta di criticare, ma che in realtà è pronta all’inciucio».
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Bombardamenti del ‘43, al via la commemorazione
09-05-2011 20:11
L’assessore alla Cultura ha fatto il punto sul programma che prevede una mostra documentaria e uno spettacolo al Traiano. Gino Vinaccia ha stigmatizzato il comportamento dell’attore Alessandro Gassman che si sarebbe dovuto esibire al teatro cittadino: «Il suo comportamento ci lascia insoddisfatti e interdetti, gli invierò presto una nota»
CIVITAVECCHIA - «Il comportamento dell’attore Alessandro Gassman ci lascia profondamente interdetti e insoddisfatti». Lo ha dichiarato l’assessore alla cultura Gino Vinaccia.
L’attore si sarebbe dovuto esibire stasera al Traiano. Appuntamento al quale però non si è presentato per motivi di salute, come recita il certificato medico pervenuto ai dirigenti dello stesso teatro civitavecchiese: «Nel certificato - ha detto Vinaccia - si rendeva noto che l’attore non sarebbe stato disponibile a nessuna rappresentazione teatrale per sette giorni». Affermazioni che non corrisponderebbero a realtà in quanto lo stesso Gassman è stato protagonista di esibizioni nelle serate di sabato e domenica presso il teatro di Modena. Ora sarà lo stesso Teatro a dover rispondere dei danni economici che l’assenza sul palco del noto attore italiano ha comportato, rimborsando gli abbonati. A tal proposito l’Assessore ha perarltro reso noto che provvederà ad inviare una nota all’artista e coglie l’occasione per scusarsi con la città.
Nel corso della conferenza tenutasi ieri alla Cutuli è stato reso noto anche il programma per ricordare i bombardamenti che colpirono Civitavecchia durante la Seconda Guerra Mondiale. Si partirà l’11 maggio con una mostra documentaria presso l’ex casetta di San Giovanni di Dio che vedrà l’esposizione di accessori e divise militari originali degli eserciti italiani, francesi, inglesi e tedeschi generosamente offerti da Massimiliano Brizzi, un collezionista privato. La mostra sarà aperta dall’11 al 16 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30.
Tre i momenti salienti del 14 maggio: si partirà alle 15.20 con un momento di raccoglimento che sarà accompagnato dal suono a distesa delle campane e delle sirene delle navi ormeggiate in Porto per proseguire alle 18 con un concerto di chitarra classica al Traiano che vedrà l’esibizione di 18 chitarristi del conservatorio di Santa Cecilia. Alle 19.30 Santa Messa in piazza Leandra, in suffragio dei caduti a cui seguirà la proiezione di un cortometraggio.
So.Be.
L’assessore alla Cultura ha fatto il punto sul programma che prevede una mostra documentaria e uno spettacolo al Traiano. Gino Vinaccia ha stigmatizzato il comportamento dell’attore Alessandro Gassman che si sarebbe dovuto esibire al teatro cittadino: «Il suo comportamento ci lascia insoddisfatti e interdetti, gli invierò presto una nota»
CIVITAVECCHIA - «Il comportamento dell’attore Alessandro Gassman ci lascia profondamente interdetti e insoddisfatti». Lo ha dichiarato l’assessore alla cultura Gino Vinaccia.
L’attore si sarebbe dovuto esibire stasera al Traiano. Appuntamento al quale però non si è presentato per motivi di salute, come recita il certificato medico pervenuto ai dirigenti dello stesso teatro civitavecchiese: «Nel certificato - ha detto Vinaccia - si rendeva noto che l’attore non sarebbe stato disponibile a nessuna rappresentazione teatrale per sette giorni». Affermazioni che non corrisponderebbero a realtà in quanto lo stesso Gassman è stato protagonista di esibizioni nelle serate di sabato e domenica presso il teatro di Modena. Ora sarà lo stesso Teatro a dover rispondere dei danni economici che l’assenza sul palco del noto attore italiano ha comportato, rimborsando gli abbonati. A tal proposito l’Assessore ha perarltro reso noto che provvederà ad inviare una nota all’artista e coglie l’occasione per scusarsi con la città.
Nel corso della conferenza tenutasi ieri alla Cutuli è stato reso noto anche il programma per ricordare i bombardamenti che colpirono Civitavecchia durante la Seconda Guerra Mondiale. Si partirà l’11 maggio con una mostra documentaria presso l’ex casetta di San Giovanni di Dio che vedrà l’esposizione di accessori e divise militari originali degli eserciti italiani, francesi, inglesi e tedeschi generosamente offerti da Massimiliano Brizzi, un collezionista privato. La mostra sarà aperta dall’11 al 16 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30.
Tre i momenti salienti del 14 maggio: si partirà alle 15.20 con un momento di raccoglimento che sarà accompagnato dal suono a distesa delle campane e delle sirene delle navi ormeggiate in Porto per proseguire alle 18 con un concerto di chitarra classica al Traiano che vedrà l’esibizione di 18 chitarristi del conservatorio di Santa Cecilia. Alle 19.30 Santa Messa in piazza Leandra, in suffragio dei caduti a cui seguirà la proiezione di un cortometraggio.
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lunedì 9 maggio 2011
Dislessia, Lions a confronto con gli specialisti
CIVITAVECCHIA - Si è svolto questa mattina il convegno sulla dislessia, organizzato col patrocinio dal Lions Club Civitavecchia Santa Marinella Host con il patrocinio della Provincia di Roma.
L’iniziativa rientra nella campagna di sensibilizzazione e informazione scolastica dei Clubs Lions D’Italia sui disturbi specifici dell’apprendimento (in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia e il Miur-Direzione Generale del personale scolastico) organizzata per avvicinare genitori e insegnanti al grave problema della dislessia, «un disturbo che - come ha affermato il presidente del Club Giancarlo Drosi - può creare disagi e penalizzare fortemente i bambini e i ragazzi in età scolare». Sono intervenuti al convegno numerosi ospiti tra cui l’assessore alle politiche della scuola della Provincia di Roma, Paola Rita Stella, il Past Governatore Agostino Inzania, il Direttore Sanitario della Asl RmF Giuseppe Quintavalle, la psicologa-psicoterapeuta-logopedista Alessandra Luci e la dottoressa Fabiola Cenci, direttore del Distretto 2 della Asl Viterbo.
L’iniziativa rientra nella campagna di sensibilizzazione e informazione scolastica dei Clubs Lions D’Italia sui disturbi specifici dell’apprendimento (in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia e il Miur-Direzione Generale del personale scolastico) organizzata per avvicinare genitori e insegnanti al grave problema della dislessia, «un disturbo che - come ha affermato il presidente del Club Giancarlo Drosi - può creare disagi e penalizzare fortemente i bambini e i ragazzi in età scolare». Sono intervenuti al convegno numerosi ospiti tra cui l’assessore alle politiche della scuola della Provincia di Roma, Paola Rita Stella, il Past Governatore Agostino Inzania, il Direttore Sanitario della Asl RmF Giuseppe Quintavalle, la psicologa-psicoterapeuta-logopedista Alessandra Luci e la dottoressa Fabiola Cenci, direttore del Distretto 2 della Asl Viterbo.
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sabato 7 maggio 2011
A12 , Malcotti: "Cipe approva tratto Civitavecchia-Tarquinia"
CIVITAVECCHIA - “La delibera approvata ieri dal Cipe sul tratto Civitavecchia-Tarquinia dell’Autostrada A12, il cosiddetto Corridoio Tirrenico Settentrionale, va incontro ad una precisa battaglia della Regione”. Lo dichiara, in una nota, Luca Malcotti, assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio. “Ci siamo battuti – spiega Malcotti – affinché i lavori partissero in contemporanea anche dal Lazio e non solo dal Nord, come era previsto inizialmente. Lo stralcio deliberato – continua l’assessore - ha una estesa di 16,5 km partendo dallo svincolo di Civitavecchia nord e arrivando nel territorio del comune di Tarquinia. A questo punto – conclude - ci auguriamo che la delibera venga pubblicata immediatamente in modo che la società concessionaria (Sat) possa aprrire i cantieri in tempi brevissimi dando una boccata di ossigeno al territorio: ci sono 160 milioni di investimenti”.
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Erosione, il Comune va avanti per la sua strada
LADISPOLI. Perentorio il sindaco Crescenzo Paliotta in risposta alle dichiarazioni dell’assessore regionale Cetica
Il primo cittadino: «Non esiste alcuna delibera con cui la Pisana sottrae la delega all’amministrazione»
Con i lavori di somma urgenza già salvati 11 tratti di litorale e altrettante strutture balneari
di SONIA BERTINO
Il primo cittadino: «Non esiste alcuna delibera con cui la Pisana sottrae la delega all’amministrazione»
Con i lavori di somma urgenza già salvati 11 tratti di litorale e altrettante strutture balneari
di SONIA BERTINO
LADISPOLI - «Stiamo procedendo ad un’accurata razionalizzazione delle spese sopratutto alla luce di quanto visto a Ladispoli». Così l’assessore regionale al Bilancio, Stefano Cetica era intervenuto sull’erosione marina, criticando ampiamente il lavoro svolto dal Comune di Ladispoli per tenere testa al fenomeno: «I massi per la costruzione delle scogliere sono stati gettati in mare in modo casuale. In futuro ci penseremo direttamente noi - aveva dichiarato - I sei milioni di euro sono disponibili ma affideremo gli interventi all’Ardis e non al Comune. È ora di cambiare mentalità e di procedere con un certo tipo di progettualità».
Ma il sindaco Crescenzo Paliotta rilancia e rispedisce al mittente le accuse: «In questi ultimi due anni grazie agli interventi di somma urgenza siamo riusciti a salvare, mettendo in sicurezza almeno 11 tratti del litorale e altrettante strutture balneari come ad esempio il tratto di Marina di San Nicola, dove l’erosione era arrivata fino al percorso pedonale, abbattendone un lungo tratto».
E l’elenco non finisce qui: «Grazie a questi interventi siamo riusciti a salvare Torre Flavia, il simbolo di Ladispoli, rinforzando la barriera antierosione, realizzando due scogliere in modo da proteggere lo storico monumento dall’acqua del mare». E ancora: «La barriera alla foce del Vaccino è stata realizzata dopo la scomparsa totale della spiaggia posta tra lo stabilimento ‘‘Dlf’’ e la foce del fiume». Tutti interventi realizzati su progetti approvati anche dalla Regione Lazio che ha contestualmente approvato la spesa, portando il Comune a «chiedere uno stralcio di due milioni di euro, dagli otto complessivi finanziati dall’Assessorato regionale all’Ambiente, per lavori di somma urgente» e che lo stesso Comune ha dovuto anticipare, prelevandoli dalle proprie casse. Per quanto riguarda invece le dichiarazioni dell’assessore regionale al Bilancio Cetica sulla messa a disposizione di sei milioni di euro da mettere a beneficio, però, dell’Ardis e non più del Comune, il sindaco Paliotta risponde: «La Regione Lazio ha affidato al Comune, tramite una delega, il compito di intervenire sulla problematica dell’erosione. Non esiste alcuna delibera con cui la Regione sottragga tale delega all’amministrazione. E già lo scorso gennaio abbiamo inviato alla Regione i progetti esecutivi per la realizzazione delle scogliere antierosione. Progetti parzialmente rivisti con l’aggiunta di alcuni siti da tutelare urgentemente». «Prima tra tutte - ha concluso Paliotta - quella richiesta dalla Provincia di Roma che, come ente gestore della Palude di Torre Flavia, ha sottolineato la necessità di approntare delle barriere affinché l’ultimo tratto di palude non venga messo a repentaglio dall’avanzare del mare».
Ippocrate nel mirino dei lavoratori
CIVITAVECCHIA - Trattative per il momento interrotte tra le Sot Ippocrate srl e le assistenti educatrici culturali, lavoratori del cimitero e del canile, dipendenti della stessa.
«L’assemblea, convocata fuori orario di lavoro normale per non creare disagi alla cittadinanza utente, è stata motivata dal fatto che da circa tre mesi la trattiva ufficiale con la Delegazione della Soc Ippocrate srl non produce risultati positivi per la chiusura totale dell’azienda stessa, nella persona del Dott. Carlo Tarantino», e presentata nell’ottobre del 2009 nell’ambito del progetto di riorganizzazione dei servizi pubblici comunali e a cui era stato dato il nome Ippocrate proprio con l’auspicio che per la gente potesse arrivare a rappresentare la soluzione ai problemi di salute, alla quale ricorrere con fiducia.
Così le organizzazioni sindacali, Cgil Fp e Usb Enti Locali, dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda, hanno motivato l’assemblea generale che si è svolta giovedì: «Non si parla degli argomenti contrattuali proposti dalle Organizzazioni sindacali ma bensì di ciò interessa alla società in maniera totalmente restrittiva per tutti i lavoratori e lavoratrici dei servizi interessati».
Queste le ragioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali ad andare oltre la convocazione di una semplice assemblea generale e per di più al di fuori dell’orario di lavoro: «Si procederà con lo stato di agitazione che prevede assemblee, questa volta durante orario di lavoro come previsto dai contratti nazionali dei rispettivi settori. In mancanza di convocazione da parte della società Ippocrate e quindi - dichiarano i sindacati - di continua chiusura alle problematiche delle Aec, cimitero e canili, lunedì 16 maggio i lavoratori e le lavoratrici si riuniranno in assemblea dalle 10 alle 12 e se non avverrà nessun cambiamento positivo saranno convocate altre assemblee fino all’esaurimento di 12 ore, previste annualmente dai contratti di lavoro».
Numerosi gli argomenti all’ordine del giorno: dal livello contrattuale delle Aec alla stabilizzazione delle assistenti precarie. Dai contratti individuali ai corsi di formazione e alla riorganizzazione del servizio. Per non parlare poi dell’orario di lavoro, i rapporti con l’ufficio del personale, gli ordini di servizio e comunicazioni ufficiali, le ore straordinarie o recupero, la partecipazione alle gite scolastiche e le graduatorie pubbliche.
«L’assemblea, convocata fuori orario di lavoro normale per non creare disagi alla cittadinanza utente, è stata motivata dal fatto che da circa tre mesi la trattiva ufficiale con la Delegazione della Soc Ippocrate srl non produce risultati positivi per la chiusura totale dell’azienda stessa, nella persona del Dott. Carlo Tarantino», e presentata nell’ottobre del 2009 nell’ambito del progetto di riorganizzazione dei servizi pubblici comunali e a cui era stato dato il nome Ippocrate proprio con l’auspicio che per la gente potesse arrivare a rappresentare la soluzione ai problemi di salute, alla quale ricorrere con fiducia.
Così le organizzazioni sindacali, Cgil Fp e Usb Enti Locali, dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda, hanno motivato l’assemblea generale che si è svolta giovedì: «Non si parla degli argomenti contrattuali proposti dalle Organizzazioni sindacali ma bensì di ciò interessa alla società in maniera totalmente restrittiva per tutti i lavoratori e lavoratrici dei servizi interessati».
Queste le ragioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali ad andare oltre la convocazione di una semplice assemblea generale e per di più al di fuori dell’orario di lavoro: «Si procederà con lo stato di agitazione che prevede assemblee, questa volta durante orario di lavoro come previsto dai contratti nazionali dei rispettivi settori. In mancanza di convocazione da parte della società Ippocrate e quindi - dichiarano i sindacati - di continua chiusura alle problematiche delle Aec, cimitero e canili, lunedì 16 maggio i lavoratori e le lavoratrici si riuniranno in assemblea dalle 10 alle 12 e se non avverrà nessun cambiamento positivo saranno convocate altre assemblee fino all’esaurimento di 12 ore, previste annualmente dai contratti di lavoro».
Numerosi gli argomenti all’ordine del giorno: dal livello contrattuale delle Aec alla stabilizzazione delle assistenti precarie. Dai contratti individuali ai corsi di formazione e alla riorganizzazione del servizio. Per non parlare poi dell’orario di lavoro, i rapporti con l’ufficio del personale, gli ordini di servizio e comunicazioni ufficiali, le ore straordinarie o recupero, la partecipazione alle gite scolastiche e le graduatorie pubbliche.
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Il Pd dice sì al bosco Enel
CIVITAVECCHIA - ‘‘Si al bosco. No alla megadiscarica’’. È l’iniziativa prevista il 13 maggio alle 17,30 in Piazza Fratti, promossa dal Partito democratico e che vedrà la partecipazione di Legambiente Lazio per dire no alla discarica: «Bosco e megadiscarica sono due tematiche diverse ma strettamente collegate alla salute e alla qualità della vita delle popolazioni di un intero comprensorio». A dichiararlo è il segretario Pd Patrizio De Felici: «Sì al bosco perché è un risarcimento minimo dovuto a Civitavecchia e perché deve essere realizzato a ridosso della centrale e non altrove come vorrebbe il Sindaco. No alla megadiscarica - prosegue De Felici - perché la realizzazione di quest’orrore costituirebbe il colpo di grazia a un territorio già pesantemente inquinato». Una lotta questa, che il Partito democratico sta affrontando in ogni sede istituzionale: «La popolazione sta già pagando prezzi altissimi. Vorremmo dalla parte dei cittadini - ha detto - anche l’Amministrazione di Civitavecchia. Risulta infatti quantomeno bizzarro che l’Amministrazione stia da anni boicottando la realizzazione del bosco Enel che attenuerebbe in minima parte gli effetti nocivi della centrale a carbone».
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Nunzi: "Giusta la Lista Civica dei commercianti"
CIVITAVECCHIA - Guarda positivamente alla possibilità, da parte di alcuni mercatali, di realizzare una Lista Civica da presentare alle prossime amministrative, l’esponente di Confcommercio, Tullio Nunzi: «È comprensibile e giustificabile la proposta di alcuni commercianti ambulanti del mercato, di costituire una lista civica alle prossime elezioni comunali - ha dichiarato Nunzi - La lista elettorale potrebbe essere una soluzione» per portare a nuova vita un circuito «ormai spezzato» tra classe politica e cittadini che secondo l’esponente di Confcommercio,
«dovrebbero proporsi come minoranza attiva per avviare un dibattito su un settore economico determinante per la città, e della cui consapevolezza né partiti né sindacati, né altri hanno capito le possibilità».
«dovrebbero proporsi come minoranza attiva per avviare un dibattito su un settore economico determinante per la città, e della cui consapevolezza né partiti né sindacati, né altri hanno capito le possibilità».
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mercoledì 4 maggio 2011
Di Gennaro: "Troppi dubbi sulle casette"
CIVITAVECCHIA - Dopo aver preso visione della documentazione ufficiale inerente l’assegnazione delle casette di legno, anche il segretario dell’Udc, Marco Di Gennaro solleva qualche dubbio sull’iter seguito dal Primo cittadino: «Durante la conferenza stampa Moscherini riferiva che erano state presentate in soli 3 giorni 180 domande per ottenere l’assegnazione. A specifica richiesta del se fossero pervenute domande di assegnazione per le casette, gli uffici comunali, tra cui l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco e la sua segreteria, dichiaravano, però, di non esserne a conoscenza. Così stando le cose, - continua Di Gennaro - si deve presumere che non esistano domande “ufficialmente” valide in quanto nessuna domanda risulta presentata agli uffici comunali. Ciò nonostante, nella delibera Sindaco e Giunta dichiarano “che sono pervenute al Comune numerose istanze di cittadini che richiedono l’assegnazione di patrimonio edilizio comunale’’. Alla luce di questi dati contraddittori, sarebbe opportuno sapere dove e a chi siano state presentate queste domande. Altro punto oscuro è quello relativo al come e da chi siano state scelti i nominativi dei 40 assegnatari sui 180 dichiarati dal Sindaco, ma sconosciuti ai suoi uffici. Assegnatari - conclude -per cui il Sindaco ha richiesto una relazione sul possesso dei requisiti di cui però non ha tenuto conto».
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sabato 30 aprile 2011
Idv: "Ceccarelli continui a lavorare bene"
CIVITAVECCHIA - «Ceccarelli tralasci le polemiche e continui a lavorare bene, come fino ad oggi ha fatto».
A prendere la parola sulle polemiche si sono avvicendate in questi giorni sulle dimissioni da presidente della Prima circoscrizione da parte di Daniele Ceccarelli, è l’Italia dei valori: «Il nostro stile è quello di agire, piuttosto che di perderci in sterili polemiche e in chiacchiere inutili. Proprio perché crediamo al valore di una condotta onesta - dichiara il partito - vogliamo sostenere l’azione politica del Presidente della Prima circoscrizione, invitandolo a superare le dispute e a non considerare gli attacchi di cui è stato oggetto, ritirando le dimissioni che ha presentato e proseguendo il suo mandato». E aggiungono: «Le sue dimissioni arrecherebbero un grave danno per la città, che perderebbe un Presidente che, nonostante la giovane età, ha ampiamente dimostrato una autonomia ed una indipendenza politica ormai diventati merce rara in questa città. Ceccarelli riconosca che anche chi lo ha osteggiato ha riconosciuto “la voglia di fare” e “quanto di buono ha fatto” per la Circoscrizione».
A prendere la parola sulle polemiche si sono avvicendate in questi giorni sulle dimissioni da presidente della Prima circoscrizione da parte di Daniele Ceccarelli, è l’Italia dei valori: «Il nostro stile è quello di agire, piuttosto che di perderci in sterili polemiche e in chiacchiere inutili. Proprio perché crediamo al valore di una condotta onesta - dichiara il partito - vogliamo sostenere l’azione politica del Presidente della Prima circoscrizione, invitandolo a superare le dispute e a non considerare gli attacchi di cui è stato oggetto, ritirando le dimissioni che ha presentato e proseguendo il suo mandato». E aggiungono: «Le sue dimissioni arrecherebbero un grave danno per la città, che perderebbe un Presidente che, nonostante la giovane età, ha ampiamente dimostrato una autonomia ed una indipendenza politica ormai diventati merce rara in questa città. Ceccarelli riconosca che anche chi lo ha osteggiato ha riconosciuto “la voglia di fare” e “quanto di buono ha fatto” per la Circoscrizione».
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Orte-Civitavecchia: approvato l'ultimo lotto
CIVITAVECCHIA - La giunta regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha approvato una delibera su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Luca Malcotti che conferma l'impegno finanziario della Regione Lazio per la realizzazione di un lotto della Orte-Civitavecchia. Il provvedimento varato dalla giunta conferma, oltre ai 100 milioni di euro già previsti, anche ulteriori 17 milioni di euro necessari al completamento del lotto. "La delibera è stata inviata oggi al Cipe-Infrastrutture, che dovrebbe riunirsi la prossima settimana - ha aggiunto l’assessore Malcotti – consentirà all'Anas di andare in gara immediatamente e fare la prosecuzione del tratto inaugurato nei giorni scorsi". Per la realizzazione dell'opera, tra gara d'appalto e cantierizzazione dei lavori, si stima saranno necessari circa due anni. "Dopo tanti mesi, in cui ci sono state chiacchiere e polemiche, confermiamo quest'opera - prosegue l'assessore - questi 17 milioni di euro erano impegnati su un'altra tratta di quest'opera ed andavano spostati". Malcotti ha voluto ribadire che "la strada non e' a pedaggio e non lo sarà mai". Concluso questo lotto rimarranno altri 22 chilometri per il completamento dell'infrastruttura. "Resta da chiarire in quanti lotti farla - spiega ancora Malcotti - si potrebbe farne uno unico, ma servono molti soldi. Stiamo studiando anche la possibilità di rivedere una parte del progetto attuale - conclude - oggi per quei 22 chilometri si parla di un investimento di circa 650 milioni di euro perché passa su un tragitto piuttosto complesso". “La presidente Renata Polverini e l’assessore ai Lavori pubblici Luca Malcotti hanno mantenuto gli impegni – ha commentato poi l'assessore all'Agricoltura della Regione Lazio Angela Birindelli - dopo la recente inaugurazione del tratto Vetralla-Cinelli, il completamento dell'infrastruttura compie un altro passo in avanti. Ci impegneremo a fare ogni sforzo per completare la superstrada fino a Civitavecchia. La somma necessaria è molto impegnativa, ma trattandosi di una infrastruttura essenziale, deve essere portata a termine”.
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Marietta Tidei: «Non risultano le istanze, è gravissimo»
CASETTE DI LEGNO. Brutta sorpresa al Pincio per il consigliere del Partito democratico. «Nella delibera si legge che le assegnazioni sono state fatte in base alle richieste dei cittadini, poi
gli uffici negano l’esistenza delle domande. Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il giallo che avvolge l’assegnazione delle 40 casette di legno di San Liborio continua a tenere banco. Ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei, accompagnata da alcune di quelle famiglie escluse dall’assegnazione, si è recata agli uffici amministrativi del Pincio per ritirare gli atti che qualche giorno fa aveva richiesto. Ottenute le ordinanze, i protocolli e le delibere, tuttavia senza le istanze che i singoli cittadini avrebbero depositato presso la segreteria del Sindaco o direttamente tra le mani di quanti fanno parte del suo staff, in sedi non amministrative e che il responsabile degli stessi uffici, Marrani, come rende noto il consigliere Tidei, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto. «Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire. Mi chiedo come è possibile che nella delibera si rende noto che al Comune sono pervenute numerose istanze e poi gli stessi uffici amministrativi dichiarino di non aver mai ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini - si domanda Marietta Tidei - persone bisognose, con disabili a carico, madri sole, famiglie che hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Insomma tutta gente che ha creduto alle promesse degli assessori e di Moscherini e che ora non chiedono altro che sapere il perché della loro esclusione».
Arrabbiata, amareggiata, delusa, il consigliere comunale pone una serie di interrogativi con la speranza che presto la verità possa venire a galla: «Se non esiste alcuna istanza consegnata ai Servizi sociali, a che titolo sono stati assegnati gli alloggi a quelle 40 famiglie che ad oggi occupano quel bene pubblico? Alla luce dei fatti è chiaro che sia stato lo stesso Moscherini a decidere chi doveva usufruire di quelle strutture, che - ricorda Tidei - sono state costruite grazie a denaro pubblico». E per non lasciare in balìa degli eventi quanti hanno visto sfumare un sogno, il consigliere rende noto che è stato attivato un numero di telefono a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni: 3280853235.
gli uffici negano l’esistenza delle domande. Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il giallo che avvolge l’assegnazione delle 40 casette di legno di San Liborio continua a tenere banco. Ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei, accompagnata da alcune di quelle famiglie escluse dall’assegnazione, si è recata agli uffici amministrativi del Pincio per ritirare gli atti che qualche giorno fa aveva richiesto. Ottenute le ordinanze, i protocolli e le delibere, tuttavia senza le istanze che i singoli cittadini avrebbero depositato presso la segreteria del Sindaco o direttamente tra le mani di quanti fanno parte del suo staff, in sedi non amministrative e che il responsabile degli stessi uffici, Marrani, come rende noto il consigliere Tidei, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto. «Affermazioni contrastanti su una vicenda tutta da chiarire. Mi chiedo come è possibile che nella delibera si rende noto che al Comune sono pervenute numerose istanze e poi gli stessi uffici amministrativi dichiarino di non aver mai ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini - si domanda Marietta Tidei - persone bisognose, con disabili a carico, madri sole, famiglie che hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Insomma tutta gente che ha creduto alle promesse degli assessori e di Moscherini e che ora non chiedono altro che sapere il perché della loro esclusione».
Arrabbiata, amareggiata, delusa, il consigliere comunale pone una serie di interrogativi con la speranza che presto la verità possa venire a galla: «Se non esiste alcuna istanza consegnata ai Servizi sociali, a che titolo sono stati assegnati gli alloggi a quelle 40 famiglie che ad oggi occupano quel bene pubblico? Alla luce dei fatti è chiaro che sia stato lo stesso Moscherini a decidere chi doveva usufruire di quelle strutture, che - ricorda Tidei - sono state costruite grazie a denaro pubblico». E per non lasciare in balìa degli eventi quanti hanno visto sfumare un sogno, il consigliere rende noto che è stato attivato un numero di telefono a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni: 3280853235.
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La Asl sui tagli: "I sindacati sapevano"
CIVITAVECCHIA - La direzione aziendale della Asl Rm F risponde alle accuse delle Organizzazioni sindacali della categoria medica della struttura sulla decurtazione degli stipendi di tutti i dirigenti medici e sanitari della Asl: «In relazione ai comunicati stampa diramati nei giorni scorsi dalle Organizzazioni sindacali della dirigenza medica che motivano lo sciopero preannunciato per il prossimo 5 maggio, precisa che il 28 luglio 2010 furono convocate con urgenza le predette Organizzazioni sindacali a cui date tutte le informazioni necessarie». Il secondo incontro si svolse, invece, l’11 marzo 2011 quando le stesse furono «convocate d’urgenza per fornire loro una copia del verbale della riunione regionale del 9 marzo, preannunciando che era necessario provvedere alla riduzione immediata degli emolumenti relativi al fondo di posizione dal mese di aprile 2011, rinviando a successiva trattativa l’accordo per il piano di recupero delle somme relative al periodo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 31 marzo 2011». Ai fatti, secondo la Dirigenza «risulta priva di fondamento l’accusa nei confronti dell’azienda sull’assunzione di decisioni unilaterali e senza l’interessamento dei Sindacati di categoria. Per quanto attiene poi all’accusa - conclude -di mancata attivazione della procedura di raffreddamento, non spetta a questa Azienda attivare la procedura in questione, essendo però disponibile ad intervenire laddove convocata».
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giovedì 28 aprile 2011
Tagli agli stipendi, SeL critica la Asl RmF
Il coordinamento cittadino aderisce allo sciopero del 5 maggio di medici e dirigenti sanitari. Il partito accusa i vertici aziendali e il sindaco Moscherini: «Sono stati assenti sul problema. Venga sospesa immediatamente la delibera e venga aperto un tavolo di confronto con i sindacati»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Aderirà allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali dei medici e dei dirigenti sanitari della Asl Rm F per il 5 maggio prossimo anche il partito di Sinistra ecologia e libertà «Non possiamo non rimarcare - hanno spiegato - ancora una volta l’assoluta assenza dell’attuale dirigenza Asl e del sindaco di Civitavecchia, presidente della Conferenza sanitaria locale, di fronte al gravissimo problema della decurtazione degli stipendi di tutti i dirigenti medici e sanitari della Asl, mettono a rischio il proseguimento del rapporto di collaborazione istituzionale con i sindacati di categoria. La decisione unilaterale della Asl di recuperare parte dello stipendio da un fondo la cui consistenza - prosegue la segreteria del Sel di Civitavecchia - già dal 2004 era stata riconosciuta dalla Regione di una gravità inaudita. La Asl Rm F è stata l’unica azienda sanitaria del Lazio che ha aderito alle richieste della Giunta Polverini di risparmiare sulla pelle dei lavoratori e che ha proceduto, senza alcun confronto con le forze sindacali, a recuperare fino ad un quinto dello stipendio. Per questo - concludono - esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo con forza alla Direzione Generale della Asl di sospendere la delibera adottata in merito, di confrontarsi con i sindacati medici e della dirigenza sanitaria e di farsi parte dirigente verso la Regione stessa nel rappresentare le ragioni che i sindacati hanno portato all’attenzione dell’amministrazione».
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Aderirà allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali dei medici e dei dirigenti sanitari della Asl Rm F per il 5 maggio prossimo anche il partito di Sinistra ecologia e libertà «Non possiamo non rimarcare - hanno spiegato - ancora una volta l’assoluta assenza dell’attuale dirigenza Asl e del sindaco di Civitavecchia, presidente della Conferenza sanitaria locale, di fronte al gravissimo problema della decurtazione degli stipendi di tutti i dirigenti medici e sanitari della Asl, mettono a rischio il proseguimento del rapporto di collaborazione istituzionale con i sindacati di categoria. La decisione unilaterale della Asl di recuperare parte dello stipendio da un fondo la cui consistenza - prosegue la segreteria del Sel di Civitavecchia - già dal 2004 era stata riconosciuta dalla Regione di una gravità inaudita. La Asl Rm F è stata l’unica azienda sanitaria del Lazio che ha aderito alle richieste della Giunta Polverini di risparmiare sulla pelle dei lavoratori e che ha proceduto, senza alcun confronto con le forze sindacali, a recuperare fino ad un quinto dello stipendio. Per questo - concludono - esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo con forza alla Direzione Generale della Asl di sospendere la delibera adottata in merito, di confrontarsi con i sindacati medici e della dirigenza sanitaria e di farsi parte dirigente verso la Regione stessa nel rappresentare le ragioni che i sindacati hanno portato all’attenzione dell’amministrazione».
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Frascarelli alla Tidei: «Non mi dimetto»
CASETTE DI LEGNO. Botta e risposta tra l’assessore alla Casa e il consigliere comunale del Partito democratico. «Ho a cuore il lavoro che sto producendo». Immediata la replica: «Se non ha competenza di che si occupa?»
CIVITAVECCHIA - L’assessore alla Casa, Giancarlo Frascarelli risponde alle dure critiche lanciate alla sua persona dal consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei. «La competenza dell’emergenza abitativa come decreto appartiene al Sindaco, mentre tutti i casi degli alloggi provvisori sono di stretta competenza dei Servizi sociali – ha detto Frascarelli – l’Assessore alla Casa, invece, ha competenze soprattutto nel campo della programmazione, delle assegnazioni definitive inerenti i bandi regionali e degli altri aspetti di questo settore». E alle parole del consigliere Tidei, che ha detto che in una situazione del genere da Assessore alla Casa lei si sarebbe dimessa, Frascarelli risponde: «Io non mi dimetto perché ho a cuore il lavoro che ho portato avanti e che sto producendo, soprattutto nell’interesse di quelle famiglie che devono essere assistite sia per gli affitti che per le centinaia di domande presentate per l’alloggio popolare. C’è un bando regionale, c’è il dialogo che ho riaperto con l’Ater, c’è la volontà di risolvere i problemi della gente: tutto questo deve far capire all’opposizione - ha concluso - che ho un’apprensione giornaliera per quelle famiglie che sono rimaste fuori e che non saranno abbandonate dal sottoscritto».
Ma il botta e risposta non accenna a placarsi e il consigliere d’opposizione replica: «In tutta sincerità non credo che serva un assessorato solo per vigilare sul bando Ater, visto che di alloggi Ater disponibili ce ne sono pochissimi. Se neanche l’emergenza abitativa – ha proseguito – è tra le competenze dell’Assessore alla Casa a che cosa serve questo assessorato?».
Sull’assegnazione delle casette di legno interviene anche il Partito Democratico di Civitavecchia: «La casa dovrebbe essere un diritto invece è una pena. E chi non ha risorse economiche oltre alla pena anche l’umiliazione. È proprio il caso degli assegnatari di queste 40 casette. Ridotti a oggetto di cui il Sindaco dispone in base alle proprie preferenze».
«Queste casette – ricorda Enrico Leopardo del Pd – sono state assegnate senza un bando pubblico, senza consultare i Servizi sociali, né l’assessorato alla Casa. Ciò significa semplicemente strumentalizzare i bisogni della gente e in particolare di chi è povero».
CIVITAVECCHIA - L’assessore alla Casa, Giancarlo Frascarelli risponde alle dure critiche lanciate alla sua persona dal consigliere comunale del Partito democratico, Marietta Tidei. «La competenza dell’emergenza abitativa come decreto appartiene al Sindaco, mentre tutti i casi degli alloggi provvisori sono di stretta competenza dei Servizi sociali – ha detto Frascarelli – l’Assessore alla Casa, invece, ha competenze soprattutto nel campo della programmazione, delle assegnazioni definitive inerenti i bandi regionali e degli altri aspetti di questo settore». E alle parole del consigliere Tidei, che ha detto che in una situazione del genere da Assessore alla Casa lei si sarebbe dimessa, Frascarelli risponde: «Io non mi dimetto perché ho a cuore il lavoro che ho portato avanti e che sto producendo, soprattutto nell’interesse di quelle famiglie che devono essere assistite sia per gli affitti che per le centinaia di domande presentate per l’alloggio popolare. C’è un bando regionale, c’è il dialogo che ho riaperto con l’Ater, c’è la volontà di risolvere i problemi della gente: tutto questo deve far capire all’opposizione - ha concluso - che ho un’apprensione giornaliera per quelle famiglie che sono rimaste fuori e che non saranno abbandonate dal sottoscritto».
Ma il botta e risposta non accenna a placarsi e il consigliere d’opposizione replica: «In tutta sincerità non credo che serva un assessorato solo per vigilare sul bando Ater, visto che di alloggi Ater disponibili ce ne sono pochissimi. Se neanche l’emergenza abitativa – ha proseguito – è tra le competenze dell’Assessore alla Casa a che cosa serve questo assessorato?».
Sull’assegnazione delle casette di legno interviene anche il Partito Democratico di Civitavecchia: «La casa dovrebbe essere un diritto invece è una pena. E chi non ha risorse economiche oltre alla pena anche l’umiliazione. È proprio il caso degli assegnatari di queste 40 casette. Ridotti a oggetto di cui il Sindaco dispone in base alle proprie preferenze».
«Queste casette – ricorda Enrico Leopardo del Pd – sono state assegnate senza un bando pubblico, senza consultare i Servizi sociali, né l’assessorato alla Casa. Ciò significa semplicemente strumentalizzare i bisogni della gente e in particolare di chi è povero».
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mercoledì 27 aprile 2011
Prima, Ceccarelli conferma le dimissioni
CIVITAVECCHIA - Daniele Ceccarelli ha confermato le sue dimissioni da presidente della Prima circoscrizione: ««Dopo l’enorme errore e prova di dilettantismo politico e amministrativo di Moscherini e Vitali avrei potuto ritirarle facendo così decadere gli scagnozzi da loro capitanati – ha dichiarato – ma in questo modo avrei tradito le motivazioni che mi avevano spinto a rassegnare le dimissioni e avrei usato un’istituzione per attuare delle ritorsioni politiche mettendo in atto un modo di fare politica lontano anni luce da me. Non sarò mai lo “Yes man” di nessuno - ha continuato Ceccarelli - e tanto meno di Moscherini. I miei valori e le mie idee non saranno mai in vendita».
Dimissioni che in questi giorni hanno fatto parlare tanto il mondo della politica suscitando non poche polemiche a cui la Rete dei cittadini tramite una conferenza stampa tenutasi ieri al Pincio ha voluto mettere la parola fine: «Fermo restando che le dimissioni di cui parla Ceccarelli non sono mai pervenute alla segreteria di circoscrizione, anche se così fosse stato il consigliere non si sarebbe mai potuto dimettere da presidente perché non lo è». A dichiararlo è stato Mario Flamini, esponente della Rete dei cittadini della Regione: «Ceccarelli era semplicemente un consigliere facente funzione da presidente, da quando Oriana Pagliarini è deceduta. Per questo motivo - ha proseguito - le sue dimissioni sono irrevocabili. Ma nonostante le polemiche nate in questi giorni, le decisioni e gli atteggiamenti sbagliati assunti da questo giovane, vogliamo salvaguardarlo. Perché i giovani sono il futuro della politica e dobbiamo prepararli ad affrontare l’arena. Daniele è giovane e pecca d’esperienza - ha proseguito Flamini - e qualcuno lo ha voluto ‘‘usare’’ per il proprio tornaconto».
Anche il consigliere comunale del Gruppo misto, Alessio Gatti, mette in chiaro alcuni punti ad oggi oscuri: «Le dimissioni collettive dei sei consiglieri circoscrizionali, tra cui figura anche Emiliano Curella appartenente alla Rete, sono frutto di svariate riflessioni e certamente non sono opera di Moscherini. Dalla morte di Oriana Pagliarini, Ceccarelli ha fatto degli uffici della Circoscrizione la sede della sua politica e da oltre un anno il parlamentino della circoscrizione non era più un’istituzione al servizio della città. Con le dimissioni dei sei consiglieri, - ha continuato Gatti - da regolamento, la Prima circoscrizione può dirsi sciolta. Anche se Ceccarelli avesse ritirato le sue dimissioni, non avrebbe potuto impedirne la disfatta. Ora spetta al consiglio comunale prendere atto di ciò».
E se da una parte il Sindaco e la Giunta avranno il compito di svolgere i compiti della Prima circoscrizione, la Rete dei cittadini sta lavorando per il ripristino dei «consigli di quartiere perché quello che ci sta più a cuore è il benessere della popolazione».
Dimissioni che in questi giorni hanno fatto parlare tanto il mondo della politica suscitando non poche polemiche a cui la Rete dei cittadini tramite una conferenza stampa tenutasi ieri al Pincio ha voluto mettere la parola fine: «Fermo restando che le dimissioni di cui parla Ceccarelli non sono mai pervenute alla segreteria di circoscrizione, anche se così fosse stato il consigliere non si sarebbe mai potuto dimettere da presidente perché non lo è». A dichiararlo è stato Mario Flamini, esponente della Rete dei cittadini della Regione: «Ceccarelli era semplicemente un consigliere facente funzione da presidente, da quando Oriana Pagliarini è deceduta. Per questo motivo - ha proseguito - le sue dimissioni sono irrevocabili. Ma nonostante le polemiche nate in questi giorni, le decisioni e gli atteggiamenti sbagliati assunti da questo giovane, vogliamo salvaguardarlo. Perché i giovani sono il futuro della politica e dobbiamo prepararli ad affrontare l’arena. Daniele è giovane e pecca d’esperienza - ha proseguito Flamini - e qualcuno lo ha voluto ‘‘usare’’ per il proprio tornaconto».
Anche il consigliere comunale del Gruppo misto, Alessio Gatti, mette in chiaro alcuni punti ad oggi oscuri: «Le dimissioni collettive dei sei consiglieri circoscrizionali, tra cui figura anche Emiliano Curella appartenente alla Rete, sono frutto di svariate riflessioni e certamente non sono opera di Moscherini. Dalla morte di Oriana Pagliarini, Ceccarelli ha fatto degli uffici della Circoscrizione la sede della sua politica e da oltre un anno il parlamentino della circoscrizione non era più un’istituzione al servizio della città. Con le dimissioni dei sei consiglieri, - ha continuato Gatti - da regolamento, la Prima circoscrizione può dirsi sciolta. Anche se Ceccarelli avesse ritirato le sue dimissioni, non avrebbe potuto impedirne la disfatta. Ora spetta al consiglio comunale prendere atto di ciò».
E se da una parte il Sindaco e la Giunta avranno il compito di svolgere i compiti della Prima circoscrizione, la Rete dei cittadini sta lavorando per il ripristino dei «consigli di quartiere perché quello che ci sta più a cuore è il benessere della popolazione».
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Marietta Tidei sulle casette: "Andrò in Procura"
Il consigliere comunale del Partito democratico alza la voce sull’assegnazione dei 40 alloggi a San Liborio. «Niente bando pubblico, sono stati considerati solo i bisognosi vicino a Moscherini e al suo staff. Al posto dell’assessore Frascarelli mi sarei dimessa». Polemiche interne all’Udc: il presidente Messina difende l’operato del Sindaco, alcuni iscritti al partito chiedono le sue dimissioni dalla Holding»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il consigliere del Partito democratico, Marietta Tidei, è pronta a ricorrere alla Procura della Repubblica presentando un esposto per fare chiarezza sul metodo d’assegnazione delle casette di legno, fortemente volute dall’amministrazione comunale e consegnate sabato scorso a 40 famiglie civitavecchiesi. «Una vicenda oscura in cui sono stati adottati dei metodi poco chiari». Lo ha dichiarato lo stesso consigliere comunale di opposizione. «Il Sindaco ha erogato a sé il diritto di scegliere le 40 famiglie a cui destinare le casette di legno. Si tratta sicuramente di famiglie bisognose - ha dichiarato Tidei - ma l’assegnazione certamente sarebbe dovuta avvenire tramite un bando pubblico aperto a tutti e non invece solo a quanti hanno avuto la fortuna di entrare nelle grazie di Moscherini e del suo staff».
Critiche che colpiscono anche l’assessore Giancarlo Frascarelli: «Al suo posto, vedendomi estromessa da una materia che mi riguarda da vicino, mi sarei dimessa. A che serve un Assessore alla Casa se alla fine è il Sindaco a prendere in mano le redini della situazione?».
E dopo le critiche nei confronti dell’amministrazione comunale durante la diretta televisiva, nel pomeriggio di oggiuna ventina di persone che avevano presentato la richiesta d’assegnazione delle casette di legno presso il Comune, senza però ottenerle, sono state ricevute presso la sede dell’associazione Civita Libera alla galleria Garibaldi.
Momenti concitati quando sul posto si è presentato proprio il consigliere comunale Tidei, che ha contestato la procedura messa in atto, evidenziando l’opportunità di accogliere le rimostranze dei cittadini in sedi istituzionali sicuramente più adatte. Fortemente contestata dal consigliere anche la posizione del presidente del comitato comunale Piero Messina che prendendo le distanze dal consigliere comunale dell’Udc, Mirko Mecozzi, ha difeso l’operato del primo cittadino, criticando quanti gli hanno puntato contro il dito: «Da avvocato - ha dichiarato Marietta Tidei - Messina avrebbe dovuto fare della legge il suo faro. Da nessuna parte è stata rintracciata la legalità delle azioni del sindaco. L’utilizzo da parte di Moscherini di un’ordinanza sindacale è completamente fuori luogo. Non ci troviamo innanzi ad un’emergenza abitativa come nel caso dei terremotati. Non è crollato un palazzo. Il Sindaco ha consegnato delle abitazioni come se si trattasse di pacchi di pasta. C’è da pensare che la sua azione sia solo una manovra politica - ha aggiunto - per racimolare qualche voto in più alle prossime elezioni».Polemiche fuori luogo per il presidente del comitato comunale dell’Udc, di Piero Messina: «Da sempre, per quanto io ricordi, l’emergenza abitativa è stata gestita dai Servizi Sociali e i provvedimenti a favore dei soggetti assistiti sono stati assunti dal Sindaco o dall’Assessore eventualmente delegato. Del tutto improprio - aggiunge Messina - è parlare di un bando pubblico, commissione per l’assegnazione degli alloggi e quant’altro normalmente si può riferire a ben altre procedure di assegnazione alloggi disciplinate da leggi regionali e riguardanti l’edilizia residenziale pubblica. Qui si tratta di accoglienza a carattere provvisorio, - ha concluso - non di assegnazione in via definitiva, così come provvisoria è la sistemazione in albergo o strutture private». Pensiero che gli altri iscritti al partito sembrano non condividere: «Organizzeremo il ‘‘Comitato dei cittadini che hanno diritto alla casa’’. L’obiettivo è semplice: cercare di tutelare la brava gente dai soprusi». E dopo quanto accaduto chiedono a Messina di dimettersi.
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Il consigliere del Partito democratico, Marietta Tidei, è pronta a ricorrere alla Procura della Repubblica presentando un esposto per fare chiarezza sul metodo d’assegnazione delle casette di legno, fortemente volute dall’amministrazione comunale e consegnate sabato scorso a 40 famiglie civitavecchiesi. «Una vicenda oscura in cui sono stati adottati dei metodi poco chiari». Lo ha dichiarato lo stesso consigliere comunale di opposizione. «Il Sindaco ha erogato a sé il diritto di scegliere le 40 famiglie a cui destinare le casette di legno. Si tratta sicuramente di famiglie bisognose - ha dichiarato Tidei - ma l’assegnazione certamente sarebbe dovuta avvenire tramite un bando pubblico aperto a tutti e non invece solo a quanti hanno avuto la fortuna di entrare nelle grazie di Moscherini e del suo staff».
Critiche che colpiscono anche l’assessore Giancarlo Frascarelli: «Al suo posto, vedendomi estromessa da una materia che mi riguarda da vicino, mi sarei dimessa. A che serve un Assessore alla Casa se alla fine è il Sindaco a prendere in mano le redini della situazione?».
E dopo le critiche nei confronti dell’amministrazione comunale durante la diretta televisiva, nel pomeriggio di oggiuna ventina di persone che avevano presentato la richiesta d’assegnazione delle casette di legno presso il Comune, senza però ottenerle, sono state ricevute presso la sede dell’associazione Civita Libera alla galleria Garibaldi.
Momenti concitati quando sul posto si è presentato proprio il consigliere comunale Tidei, che ha contestato la procedura messa in atto, evidenziando l’opportunità di accogliere le rimostranze dei cittadini in sedi istituzionali sicuramente più adatte. Fortemente contestata dal consigliere anche la posizione del presidente del comitato comunale Piero Messina che prendendo le distanze dal consigliere comunale dell’Udc, Mirko Mecozzi, ha difeso l’operato del primo cittadino, criticando quanti gli hanno puntato contro il dito: «Da avvocato - ha dichiarato Marietta Tidei - Messina avrebbe dovuto fare della legge il suo faro. Da nessuna parte è stata rintracciata la legalità delle azioni del sindaco. L’utilizzo da parte di Moscherini di un’ordinanza sindacale è completamente fuori luogo. Non ci troviamo innanzi ad un’emergenza abitativa come nel caso dei terremotati. Non è crollato un palazzo. Il Sindaco ha consegnato delle abitazioni come se si trattasse di pacchi di pasta. C’è da pensare che la sua azione sia solo una manovra politica - ha aggiunto - per racimolare qualche voto in più alle prossime elezioni».Polemiche fuori luogo per il presidente del comitato comunale dell’Udc, di Piero Messina: «Da sempre, per quanto io ricordi, l’emergenza abitativa è stata gestita dai Servizi Sociali e i provvedimenti a favore dei soggetti assistiti sono stati assunti dal Sindaco o dall’Assessore eventualmente delegato. Del tutto improprio - aggiunge Messina - è parlare di un bando pubblico, commissione per l’assegnazione degli alloggi e quant’altro normalmente si può riferire a ben altre procedure di assegnazione alloggi disciplinate da leggi regionali e riguardanti l’edilizia residenziale pubblica. Qui si tratta di accoglienza a carattere provvisorio, - ha concluso - non di assegnazione in via definitiva, così come provvisoria è la sistemazione in albergo o strutture private». Pensiero che gli altri iscritti al partito sembrano non condividere: «Organizzeremo il ‘‘Comitato dei cittadini che hanno diritto alla casa’’. L’obiettivo è semplice: cercare di tutelare la brava gente dai soprusi». E dopo quanto accaduto chiedono a Messina di dimettersi.
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giovedì 21 aprile 2011
Sindacati uniti per festeggiare la Liberazione
CIVITAVECCHIA - Organizzazioni sindacali unite per festeggiare il giorno della liberazione e la festa dei lavoratori. Appuntamento al Parco della Resistenza il 25 aprile alle 10.30 dove interverrà anche Tina Costa, staffetta partigiana, per ricordare il ruolo della donna durante la resistenza, per poi proseguire con una passeggiata attraverso i luoghi simbolo della resistenza civitavecchiese dove verranno deposte delle corone di fiori in ricordo dei partigiani caduti.
Una maratona cittadina è invece prevista per il primo maggio. Si partirà alle 9.30 da viale Adige (parco dell’Uliveto). II ricavato della manifestazione, grazie alla collaborazione della Croce Rossa e della Prefettura, sarà completamente devoluto per i migranti ospiti della ‘‘De Carolis’’.
«Iniziative che vogliono aiutare i cittadini - hanno dichiarato le organizzazioni - a recuperare la capacità di immaginare il futuro ed inseguirlo, come facevano i nostri avi».
Una maratona cittadina è invece prevista per il primo maggio. Si partirà alle 9.30 da viale Adige (parco dell’Uliveto). II ricavato della manifestazione, grazie alla collaborazione della Croce Rossa e della Prefettura, sarà completamente devoluto per i migranti ospiti della ‘‘De Carolis’’.
«Iniziative che vogliono aiutare i cittadini - hanno dichiarato le organizzazioni - a recuperare la capacità di immaginare il futuro ed inseguirlo, come facevano i nostri avi».
Casette, il Sindaco si difende dalle accuse
CIVITAVECCHIA - Il sindaco Gianni Moscherini non perde tempo e replica alle accuse lanciate dai consiglieri d’opposizione, tra cui figurano soprattutto Marietta Tidei e Vittorio Petrelli, sull’assegnazione delle cosiddette ‘‘casette di legno’’ a San Liborio: «L’unico vero scandalo di questa città, dal punto di vista urbanistico - ha chiarito - sono le villette costruite sulle colline dell’Argento, fuori norma e che sicuramente non hanno ottenuto l’autorizzazione paesaggistica da parte dei Beni Culturali». Moscherini non perde un colpo e difende a spada tratta l’operato della sua amministrazione, spiegando le motivazioni che lo hanno portato a decidere di affidarsi ad ordinanze sindacali senza provvedere alla messa in opera di un bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi. «Ad oggi il Comune spende circa 13 mila euro al mese di affitti che i servizi sociali paga agli indigenti - ha aggiunto - trasferire queste persone dalle case di privati alle casette prontamente costruite da questa amministrazione per far fronte all’emergenza abitativa che attanaglia la nostra città, non solo farà risparmiare al Comune queste 13 mila euro, ma permetterà così di integrare i contributi ai meno abbienti che, a causa di difficoltà gestionale delle risorse, rispetto all’anno scorso, sono diminuiti». Per il Sindaco non c’è stato alcun abuso d’ufficio e alla ‘‘minaccia’’ del consigliere comunale Tidei di verificare la legalità delle sue azioni nelle sedi competenti, risponde: «Sarò ben felice di essere denunciato e magari condannato per abuso d’atti d’ufficio nella realizzazione di un atto sociale e di assistenza ai cittadini poveri. Ne andrei orgoglioso». Difende l’operato di Moscherini anche il consigliere comunale Riccardo Sbrozzi rivolgendosi in particolar modo al consigliere Udc, Mirko Mecozzi: «Le sue accuse risultano essere, come in questo caso, del tutto strumentali e prive di fondamento. E mi stupisco delle sue dichiarazioni sulle casette di legno - continua Sbrozzi - uscite guarda caso subito dopo quelle di Marietta Tidei. Sinceramente non so per quale motivo si sia messo anche lui i panni del giudice inquisitore. Sull’argomento anzi - conclude il consigliere - bisognerebbe fare un plauso al Sindaco che vuole seguire in prima persona la vicenda delle assegnazioni non discostandosi però da criteri inflessibili, presenti in delibera, per poter essere ammessi alla graduatoria».
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mercoledì 20 aprile 2011
De Paolis: "I Sindaci chiedano udienza a La Russa"
CIVITAVECCHIA - «Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, devono essere pronti a strappare il protocollo d’intesa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini nel centro chimico della Farnesiana». Lo ha dichiarato il capogruppo provinciale di Sinistra ecologia e libertà, Gino De Paolis, durante la trasmissione ‘‘Filo Diretto’’ in onda ieri su Provincia Tv.
De Paolis, infatti, nonostante abbia ampiamente apprezzato il lavoro di squadra portato avanti comprensorio, chiamato a votare la mozione per dire no alla discarica, ha anche sottolineato l’importanza di un incontro ravvicinato tra la delegazione degli otto Comuni approvanti la mozione con i due firmatari del protocollo d’intesa per impegnarli a ritirare la disponibilità del centro chimico della Farnesiana ad accogliere i rifiuti di Roma: «La Russa deve sapere che c’è un popolo che si ribella - ha detto De Paolis - Non siamo più disposti a sacrifici. Diamo energia elettrica a Roma. Portiamo alla capitale circa 3 milioni di croceristi l’anno. Sono 60 anni che il nostro territorio dà tanto. Ora però non siamo più disposti a sopportare tutto questo. E la trasversalità del voto approvante la mozione - conclude Gino De Paolis - non fa altro che sconfessare l’operato di chi ci governa e prende decisioni di questo tipo».
De Paolis, infatti, nonostante abbia ampiamente apprezzato il lavoro di squadra portato avanti comprensorio, chiamato a votare la mozione per dire no alla discarica, ha anche sottolineato l’importanza di un incontro ravvicinato tra la delegazione degli otto Comuni approvanti la mozione con i due firmatari del protocollo d’intesa per impegnarli a ritirare la disponibilità del centro chimico della Farnesiana ad accogliere i rifiuti di Roma: «La Russa deve sapere che c’è un popolo che si ribella - ha detto De Paolis - Non siamo più disposti a sacrifici. Diamo energia elettrica a Roma. Portiamo alla capitale circa 3 milioni di croceristi l’anno. Sono 60 anni che il nostro territorio dà tanto. Ora però non siamo più disposti a sopportare tutto questo. E la trasversalità del voto approvante la mozione - conclude Gino De Paolis - non fa altro che sconfessare l’operato di chi ci governa e prende decisioni di questo tipo».
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Oasi Wwf, Moscherini in minoranza
Polemiche a seguito del consiglio comunale congiunto per scongiurare l’ipotesi di realizzazione di una mega discarica. Il primo cittadino intenzionato a creare un’area verde di 40 ettari ad Allumiere. Vittorio Petrelli (Idv): «Strada non praticabile». Rincara la dose Marietta Tidei: «Vergognoso il comportamento del Sindaco, Civitavecchia isolata dai problemi del comprensorio»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - È stata snobbata la proposta del sindaco Gianni Moscherini di spostare nei dintorni di Allumiere il bosco di 40 ettari che l’Enel è impegnata a realizzare.
L’idea espressa dal Sindaco, durante il consiglio comunale congiunto, ha trovato ampio disappunto da quanti sono intervenuti alla Pucci per prendere parte alla riunione del comprensorio per approvare la mozione contro la possibilità di creare una discarica nel Centro chimico della Farnesiana.
«Ritengo il comportamento del Sindaco vergognoso - ha dichiarato il consigliere dell’opposizione Marietta Tidei - La nostra città doveva essere capofila in questa manifestazione e invece ancora una volta abbiamo confermato il nostro isolamento dai problemi che riguardano da vicino tutto il comprensorio».
Dello stesso avviso è anche il consigliere dell’Italia dei Valori, Vittorio Petrelli: «Avevamo già ribadito al Sindaco la non praticabilità della sua idea di spostare il bosco che l’Enel dovrebbe ubicare nei pressi della centrale. Un’idea trovata fuori luogo anche dai Sindaci del comprensorio intervenuti al consiglio comunale congiunto». Il consigliere comunale, inoltre, rammenta al sindaco Gianni Moscherini che i temi in questione, bosco Enel da una parte e discarica ad Allumiere dall’altra, «sono due problemi da trattare separatamente perché il bosco è un problema cittadino e non del comprensorio, mentre la discarica riguarda tutti».
Parole di rimprovero e disappunto arrivano anche dal segretario del Partito Democratico di Civitavecchia, Patrizio De Felici: «Il decreto riguardante l’ubicazione del bosco Enel non è oggetto di trattativa. C’è un motivo se l’Enel è vincolata alla realizzazione dell’area boscata denominata ‘‘Parco dei Serbatoi’’: si tratta di una compensazione ambientale che serve per ridurre, almeno un po’, l’impatto inquinante della centrale sul nostro territorio. Detto ciò - continua De Felici - pensare di spostarlo in località ‘‘Farnesiana - Spizzicatore’’ dove un bosco già c’è, è da irresponsabili o da furbi che hanno in mente chissà quali speculazioni ».
A condividere le parole di De Felici è anche il presidente del Wwf Lazio, Vanessa Ranieri: «L’Enel deve rispettare le prescrizioni indicate nella valutazione d’impatto ambientale della centrale di Civitavecchia». Il Presidente dell’associazione, inoltre, coglie l’occasione per prendere le distanze dalla proposta avanzata da Moscherini: «Chiediamo rispetto per il nome dell’associazione che non può essere usato per trovare consenso su progetti da anni discussi e contestati, richiamiamo ognuno alle proprie responsabilità riservandoci sin d’ora di tutelare il nome Wwf in tutte le sedi competenti».
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - È stata snobbata la proposta del sindaco Gianni Moscherini di spostare nei dintorni di Allumiere il bosco di 40 ettari che l’Enel è impegnata a realizzare.
L’idea espressa dal Sindaco, durante il consiglio comunale congiunto, ha trovato ampio disappunto da quanti sono intervenuti alla Pucci per prendere parte alla riunione del comprensorio per approvare la mozione contro la possibilità di creare una discarica nel Centro chimico della Farnesiana.
«Ritengo il comportamento del Sindaco vergognoso - ha dichiarato il consigliere dell’opposizione Marietta Tidei - La nostra città doveva essere capofila in questa manifestazione e invece ancora una volta abbiamo confermato il nostro isolamento dai problemi che riguardano da vicino tutto il comprensorio».
Dello stesso avviso è anche il consigliere dell’Italia dei Valori, Vittorio Petrelli: «Avevamo già ribadito al Sindaco la non praticabilità della sua idea di spostare il bosco che l’Enel dovrebbe ubicare nei pressi della centrale. Un’idea trovata fuori luogo anche dai Sindaci del comprensorio intervenuti al consiglio comunale congiunto». Il consigliere comunale, inoltre, rammenta al sindaco Gianni Moscherini che i temi in questione, bosco Enel da una parte e discarica ad Allumiere dall’altra, «sono due problemi da trattare separatamente perché il bosco è un problema cittadino e non del comprensorio, mentre la discarica riguarda tutti».
Parole di rimprovero e disappunto arrivano anche dal segretario del Partito Democratico di Civitavecchia, Patrizio De Felici: «Il decreto riguardante l’ubicazione del bosco Enel non è oggetto di trattativa. C’è un motivo se l’Enel è vincolata alla realizzazione dell’area boscata denominata ‘‘Parco dei Serbatoi’’: si tratta di una compensazione ambientale che serve per ridurre, almeno un po’, l’impatto inquinante della centrale sul nostro territorio. Detto ciò - continua De Felici - pensare di spostarlo in località ‘‘Farnesiana - Spizzicatore’’ dove un bosco già c’è, è da irresponsabili o da furbi che hanno in mente chissà quali speculazioni ».
A condividere le parole di De Felici è anche il presidente del Wwf Lazio, Vanessa Ranieri: «L’Enel deve rispettare le prescrizioni indicate nella valutazione d’impatto ambientale della centrale di Civitavecchia». Il Presidente dell’associazione, inoltre, coglie l’occasione per prendere le distanze dalla proposta avanzata da Moscherini: «Chiediamo rispetto per il nome dell’associazione che non può essere usato per trovare consenso su progetti da anni discussi e contestati, richiamiamo ognuno alle proprie responsabilità riservandoci sin d’ora di tutelare il nome Wwf in tutte le sedi competenti».
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martedì 19 aprile 2011
Il territorio alza la voce: «Niente discarica»
I Comuni del comprensorio dicono no all’ipotesi di realizzazione di una discarica al Poligono della Farnesiana. Ieri sera all’aula Pucci nel corso di un consiglio comunale congiunto è stato votato un documento all’unanimità
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Sette i Comuni presenti consiglio comunale congiunto che si è tenuto ieri sera alla Pucci per affrontare la spinosa questione riguardante il protocollo d’intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini da Malagrotta ad Allumiere.
Hanno risposto alla chiamata Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Ladispoli, Civitavecchia, Monte Romano Cerveteri. Assente invece Montalto di Castro.
All’ordine del giorno l’approvazione di un documento redatto congiuntamente dai Sindaci del territorio per ribadire il no alla discarica con la revoca del protocollo d’intesa, la modifica del piano regionale dei rifiuti, ripristinando i precedenti ambiti territoriali ottimali (Ato), e abbandonando così la nuova ipotesi di un unico ambito territoriale ottimale per l’intero territorio regionale.
E ancora: chiedere alla Regione Lazio di verificare che la destinazione della discarica nell’area individuata dal Protocollo sia compatibile con quanto previsto dal Piano territoriale paesistico regionale, chiedendo anche al presidente della Regione, Renata Polverini di porre in essere ogni azione utile ad impedire la realizzazione, nel comune di Allumiere e in altre aree del comprensorio, di qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti provenienti da Roma o da qualsiasi altra zona del territorio nazionale.
A presentare tali richieste, alle alte cariche della Regione, ci penserà una delegazione composta dai Sindaci dei comuni di Allumiere e Civitavecchia, due consiglieri di minoranza, un rappresentante delle Università Agrarie, due rappresentanti del Coordinamento Territoriale ‘‘No Megadiscarica’’, un rappresentante delle parti sociali e un rappresentante delle associazioni ambientaliste: «Da anni si sta tentando di trasferire i rifiuti capitolini sul nostro territorio - ha dichiarato il sindaco Gianni Moscherini all’inizio dei lavori - e oggi ci troviamo innanzi a fatti concreti a causa del decreto sugli ambiti territoriali che dà al Governo la facoltà di decidere dove realizzare qualsiasi tipo di discarica. Questa riunione - ha continuato - deve essere un chiaro segnale per chi governa il nostro territorio che non siamo disposti ad accettare qualsiasi colpo di mano».
Nonostante i consiglieri di tutto il comprensorio abbiano chiesto una votazione rapida e immediata, la seduta era stata temporaneamente interrotta per dare modo ai Sindaci di riunirsi per poter apportare delle integrazioni al testo, volute dai comuni di Monte Romano e di Civitavecchia e che hanno suscitato le ire del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola che solo dopo alcuni tentativi di persuasione ha raggiunto il gruppo.
Integrazioni che i Sindaci hanno votato all’unanimità.
E tra gli applausi generali di una platea stracolma, la mozione per dire no alla discarica è stata votata all’unanimità da tutti i presenti.
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Sette i Comuni presenti consiglio comunale congiunto che si è tenuto ieri sera alla Pucci per affrontare la spinosa questione riguardante il protocollo d’intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini da Malagrotta ad Allumiere.
Hanno risposto alla chiamata Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Ladispoli, Civitavecchia, Monte Romano Cerveteri. Assente invece Montalto di Castro.
All’ordine del giorno l’approvazione di un documento redatto congiuntamente dai Sindaci del territorio per ribadire il no alla discarica con la revoca del protocollo d’intesa, la modifica del piano regionale dei rifiuti, ripristinando i precedenti ambiti territoriali ottimali (Ato), e abbandonando così la nuova ipotesi di un unico ambito territoriale ottimale per l’intero territorio regionale.
E ancora: chiedere alla Regione Lazio di verificare che la destinazione della discarica nell’area individuata dal Protocollo sia compatibile con quanto previsto dal Piano territoriale paesistico regionale, chiedendo anche al presidente della Regione, Renata Polverini di porre in essere ogni azione utile ad impedire la realizzazione, nel comune di Allumiere e in altre aree del comprensorio, di qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti provenienti da Roma o da qualsiasi altra zona del territorio nazionale.
A presentare tali richieste, alle alte cariche della Regione, ci penserà una delegazione composta dai Sindaci dei comuni di Allumiere e Civitavecchia, due consiglieri di minoranza, un rappresentante delle Università Agrarie, due rappresentanti del Coordinamento Territoriale ‘‘No Megadiscarica’’, un rappresentante delle parti sociali e un rappresentante delle associazioni ambientaliste: «Da anni si sta tentando di trasferire i rifiuti capitolini sul nostro territorio - ha dichiarato il sindaco Gianni Moscherini all’inizio dei lavori - e oggi ci troviamo innanzi a fatti concreti a causa del decreto sugli ambiti territoriali che dà al Governo la facoltà di decidere dove realizzare qualsiasi tipo di discarica. Questa riunione - ha continuato - deve essere un chiaro segnale per chi governa il nostro territorio che non siamo disposti ad accettare qualsiasi colpo di mano».
Nonostante i consiglieri di tutto il comprensorio abbiano chiesto una votazione rapida e immediata, la seduta era stata temporaneamente interrotta per dare modo ai Sindaci di riunirsi per poter apportare delle integrazioni al testo, volute dai comuni di Monte Romano e di Civitavecchia e che hanno suscitato le ire del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola che solo dopo alcuni tentativi di persuasione ha raggiunto il gruppo.
Integrazioni che i Sindaci hanno votato all’unanimità.
E tra gli applausi generali di una platea stracolma, la mozione per dire no alla discarica è stata votata all’unanimità da tutti i presenti.
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martedì 12 aprile 2011
Anche il tetra pak potrà essere conferito nei contenitori della carta
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Anche i contenitori in tetra pak, usati per il confezionamento di latte, succhi di frutta ed altri generi alimentari, potranno essere smaltiti nei contenitori per la raccolta della carta. L’iniziativa, promossa dall’assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni, dalla responsabile all’aria e all’ambiente per Tetra Pak Fernanda Novellino e dal responsabile Idecom Alessandro Micheli, si estenderà su tutto il territorio di Civitavecchia e non solo i quartieri dove la raccolta dei rifiuti avviene porta a porta. «Grazie all’accordo stipulato con ‘‘Comieco’’ nel 2003 oggi possiamo utilizzare i loro centri di riciclaggio anche per il tetra pak - ha dichiarato l’ingegnere Novellino - che contiene il 75% di cellulosa costituita da fibre di alta qualità che garantiscono quindi il miglioramento del materiale più povero, dando così alla carta più valore». Dall’iniziativa scaturiranno vantaggi ambientali ed economici per il Comune: «Attualmente Comieco paga al Pincio tutto quello che ritira dai cassonetti. Aumentando la quantità dei rifiuti ritirata dal consorzio, aumentano anche gli introiti da versare nelle casse del Comune. Inoltre grazie alla manovra - ha proseguito l’assessore - i costi del conferimento delle tonnellate di rifiuti in discarica saranno sicuramente minori». E per portare a conoscenza di tutti i civitavecchiesi le novità, Idecom ha studiato una apposita campagna di informazione che prevede l’affissione di manifesti sull’intero territorio e la distribuzione di opuscoli informativi ai cittadini, anche tramite le bollette per la tariffa dei rifiuti, il cui simbolo è una casa: «Rappresenta un luogo personale vissuto quotidianamente - ha detto Micheli - proprio come lo deve essere il sistema di gestione dei rifiuti».
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giovedì 7 aprile 2011
«Cerrone ha deciso autonomamente»
BILANCIO. L’Udc non parla di divisioni e chiarisce sulla votazione del consigliere comunale. Ancora critiche riguardo alla manovra di De Angelis: «Il partito non è mai stato coinvolto in fase di elaborazione». Mirko Mecozzi: «Rispondo solo per me stesso, ho seguito alla lettera le indicazioni che mi sono state date»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Ancora presto per parlare di una divisione all’interno dell’Udc a causa dei diversi atteggiamenti tenuti dai due consiglieri comunali dello stesso partito, Mirko Mecozzi e Mirko Cerrone, durante la votazione del bilancio di previsione del 2011. «Nonostante le ripetute richieste, il partito dell’Udc non è mai stato coinvolto nell’elaborazione del bilancio di previsione né nella fase preliminare né in tempi successivi alla sua adozione». Lo ha riferito il segretario dell’Udc all’indomani dell’approvazione del documento: «Questa mancata condivisione ha fatto venire meno l’intrinseco significato politico che il bilancio di previsione assume quale strumento di programmazione, riconducendolo così ad un mero documento contabile. Proprio sulla base della prevalente valenza contabile del bilancio così come elaborato - ha continuato Di Gennaro - è emerso l’indirizzo per i consiglieri di non partecipare alla votazione». Ma il colpo di scena giunge quasi inaspettato quando il consigliere Mirko Cerrone cambia idea e non segue fuori dall’aula il collega Mirko Mecozzi: «Gli eventuali cambiamenti di opinione - dichiara Di Gennaro - rientrano nell’ambito della libertà decisionale del singolo consigliere che, va ricordato, è sì espressione del partito, ma rappresenta tutta la città davanti alla quale assume la responsabilità ultima delle sue scelte». Scelta, quella del consigliere Cerrone, di cui certamente non dovrà rispondere né il partito, né il consigliere Mirko Mecozzi che, astenendosi da qualasiasi commento dichiara che ancora «non si può parlare di divisione all’interno del partito» o per lo meno «Aspettiamo di vedere cosa ci dirà il tempo. Io - continua Mecozzi - posso rispondere delle mie azioni ribadendo che ho semplicemente seguito le direttive del mio partito». E sebbene il risultato ultimo sia stato senza dubbio opposto al pensiero poco prima espresso, anche il presidente del consiglio comunale Francesco Cappellani continua ad essere critico nei confronti di un bilancio che, ribadisce, «è senza un’anima e senza scelte politiche» condividendo pienamente quanto dichiarato dal segretario Udc: «Ciò che è mancato nella realizzazione di questo bilancio è stata la compartecipazione del consiglio che avrebbe dovuto dettare degli indirizzi e controllare l’operato della Giunta. Ci troviamo innanzi ad un’amministrazione - continua Cappellani -che avrebbe potuto fare molto di più».
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mercoledì 6 aprile 2011
Cgil: "La De Carolis come un lager"
CIVITAVECCHIA - «I 680 profughi che sbarcheranno sistemati nella caserma De Carolis rischiano di essere confinati in un lager». Lo dice la Cgil di Civitavecchia in una nota: «Ci adopereremo affiché questa situazione venga rapidamente superata attraverso soluzioni che consentano una gestione dell’emergenza degna di un Paese non razzista ma solidale».
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Su il sipario: in scena ‘‘Re carciofo’’
LADISPOLI. Prende il via domani la ‘‘Bi settimana gastronomica’’ Tutto pronto per la 61esima Sagra che entrerà nel clou dal 15 al 17 aprile
LADISPOLI - Prenderà il via domani con la ‘‘Bi settimana gastronomica’’ la 61^ edizione della Sagra del Carciofo il cui apice sarà raggiunto tra il 15 e il 17 aprile, quando numerose bancarelle invaderanno il centro della città. Numerosi i menu proposti dai ristoranti che hanno aderito all’iniziativa e dove a soli 21 euro si potranno assaggiare appetitosi piatti a base di carciofi. All’interno della manifestazione troveranno spazio anche il progetto Unpli ‘‘Bil...anciamo il futuro’’ e alcune lezioni di alta cucina. Al via anche la possibilità di visitare la villa romana di Marina di San Nicola: un evento promosso dal ministero per i Beni Culturali. Né potevano mancare le esibizioni a Piazza dei Sapori: a salire sul grande palcoscenico, allestito per l’occasione, saranno i giovani talentuosi locali che già dal venerdì pomeriggio potranno prendere parte alla ‘‘Corrida del Carciofo’’ ottenendo così la possibilità di mettersi in mostra davanti ad un vasto pubblico. E se i partecipanti dovessero superare in numero le aspettative degli organizzatori, «una volta terminate le iscrizioni, questi, saranno chiamati a prendere parte ad alcune preselezioni ove verranno scelti i migliori che, successivamente, si esibiranno durante le semifinali di venerdì 15 e la finalissima che si terrà la sera dello stesso giorno». Né poteva mancare la sfilata organizzata dalla rivista ‘‘Il Curioso’’ grazie alla quale verranno scelti i prossimi volti di copertina. Novità dell’anno sarà invece il concorso che vedrà incoronata la ‘‘Principessa etrusca’’. Il tutto terminerà, poi, domenica 17 aprile con il consueto spettacolo pirotecnico che saluterà anche i 150 anni dell’Unità d’Italia. So.Be.
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Bilancio, via libera con 19 voti favorevoli
Oggi subito il voto del consiglio comunale, dopo un dibattito senza interventi della maggioranza. Cappellani critico: «Documento senz’anima e senza scelte politiche». Poi però alza la mano. Si spacca il gruppo Udc. Mecozzi esce dall’aula, Cerrone fa marcia indietro «per senso di appartenenza» e pressioni romane. Nel Pdl Pallassini esce dall'aula
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - È stato approvato oggi pomeriggio alla Pucci con diciannove voti favorevoli e sei contrari, il Bilancio di previsione del 2011. Una seduta a più riprese dove, dopo la calma apparente del primo momento, la tensione è iniziata a crescere sempre di più, accendendo gli animi dei consiglieri intervenuti al dibattito. Un dibattito per lo più tenuto solo dai consiglieri dell’opposizione che hanno mostrato il loro disappunto sul lavoro presentato lunedì dall’assessore al Bilancio Giampiero De Angelis : «Con l’assenza dei contributi Enel, i tagli alla cultura, allo sport, al sociale e all’istruzione, la città sarà costretta a ripiegarsi su se stessa a causa della crisi economica che sicuramente si abbatterà su di essa». Lo ha riferito il consigliere Mauro Guerrini all’apertura del dibattimento. Durissimi anche Marco Piendibene e Marietta Tidei, sempre del Pd. E gli interventi critici non piovono giù solo dai banchi dell’opposizione. Parla di un «bilancio senza anima» il presidente del consiglio comunale Francesco Cappellani: «Manca una ricerca accurata per la realizzazione di progetti che avrebbero potuto trovare accoglimento da parte della Regione e dell’Unione Europea. Un’assenza che ha causato l’impoverimento delle casse comunali andando a colpire un delicato settore come il sociale. Settore estremamente delicato se si guarda all’alto tasso di disoccupazione presente». Critiche anche le parole rivolte alla gestione dei rapporti con le Holding da parte del Pincio: «Le società partecipate dovrebbero redigere i bilanci di previsione e il consuntivo ancor prima dell’Ente pubblico-padrone. Perché il Comune non li ha mai richiesti? Non abbiamo esercitato quei controlli sulle Holding previsti dalla legge. Una pecca che potrebbe comportare - ha continuato Cappellani - un richiamo giuridico di questa amministrazione da parte della Corte dei Conti. Ciò che manca a questo bilancio - dice - sono le scelte politiche». Ma nonostante le dure parole il Presidente del consiglio comunale torna sui suoi passi: «Io voterò questo bilancio». Il voto favorevole è arrivato anche dalle fila dell’Udc provocando una divisione all’interno del partito: «L’Udc fa parte di questa città. È presente anche in Regione. Per questo voterò il bilancio». È quanto affermato dal consigliere Mirko Cerrone, pressato fin dall’altro ieri sera dai referenti romani dello scudocrociato. Rottura causata dalla diversa presa di posizione del consigliere Mirko Mecozzi che, dalla poltrona accanto, racconta un’altra storia: «Dal mio partito ho ricevuto la direttiva di non prendere parte al voto». Ma il consigliere Mecozzi non è stato l’unico a lasciare l’aula poco prima di procedere alle votazioni. A lui si è unito il consigliere del Pdl Pier Paolo Pallassini. Visti i precedenti dissapori con il sindaco Moscherini, inaspettato è arrivato anche il voto favorevole del consigliere Mario Fiorentini della Nuova Dc per le Autonomie. Anche lo scoglio del bilancio è superato per la maggioranza, che però al suo interno ora dovrà riflettere non poco prima di tuffarsi nella lunga volata elettorale.
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venerdì 1 aprile 2011
Il Comune di Ladispoli rilancia il progetto consumatori informati
Previste segnalazioni ai cittadini per gli esercenti che praticano i prezzi migliori
LADISPOLI - Tempi duri per gli automobilisti che si spostano da una città all’altra per motivi di lavoro: «Con la crisi libica e la speculazione sul prezzo del gasolio e della benzina, pensiamo a tutti i lavoratori del litorale che ogni giorno prendono la loro auto per andare a Roma a lavorare. In base ai conteggi delle associazioni dei consumatori questi rincari si traducono per le famiglie in una nuova stangata da 210 euro annui: 90 euro per i rifornimenti di carburante, 120 euro per i costi indiretti, in particolare bollette energetiche, trasporti e prezzi dei prodotti trasportati». A parlare è il delegato ai consumatori Biagio Camicia che ha colto la palla al balzo per rilanciare il progetto ‘‘Consumatori informati’’: l’iniziativa che prevede indagini e segnalazioni rivolte ai cittadini con lo scopo di evidenziare l’esercente che pratica il prezzo migliore. Tra i distributori papabili ci sono le pompe bianche: «Dei distributori senza marchio - continua - che permettono di acquistare carburante a un prezzo inferiore. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli imprenditori che gestiscono solo uno o due impianti e sono molto agili e attivi nel territorio». Così con un po’ di attenzione e fortuna, gli automobilisti potrebbero risparmiare fino a 1,5 centesimi al litro: «Non molto - commenta - ma pagare meno di 25 euro circa all’anno è una bella soddisfazione». Il problema è riuscire ad individuarle: «C’è la ‘‘Sette petroli’’ in via Aurelia ss1 al km 45273 a Cerveteri, sulla via Portuense la pompa ‘‘Auchan’’ parco Leonardo, la ‘‘Dubois’’ sulla via Braccianese e infine sulla via Braccianese Claudia nei pressi di Manziana al km 27300 c’è la pompa bianca ‘‘Senza insegna’’». E tra i rifornimenti con marchi noti «l’unico che pratica il prezzo del gasolio al di sotto dei 1,4 euro al litro è la Tamoil di via Settevene Palo» e conclude «Sono previste ulteriori indagini concernenti altri settori allo scopo di rendere un ‘‘piccolo’’ sostegno ai nostri concittadini».
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giovedì 31 marzo 2011
Scuole, il tallone d’Achille di Cerveteri
Preoccupati gli esponenti del movimento ‘‘Sviluppo per Cerveteri’’ Lucci: «Mancano le aule per le materne e le elementari»
CERVETERI - Mancano le aule per le scuole materne ed elementari. La preoccupazione arriva dal responsabile del movimento ‘‘Sviluppo per Cerveteri’’, Luciano Lucci: «Sembra che per il prossimo anno le strutture scolastiche esistenti non sono sufficienti per accogliere tutti i bambini della scuola materna e i nuovi alunni che dovranno frequentare la prima elementare. Vorremmo però essere smentiti dall’assessore preposto». «Siamo informati - continua Lucci - della possibilità di costruzione di alcune aule prefabbricate in un’area originariamente destinata a verde pubblico e situata all’incrocio tra la nuova Settevene Paolo e via Passo di Palo. Un nuovo mini plesso, realizzato con strutture in legno se il budget lo consentirà, che si somma ai numerosi piccoli plessi scolastici che ormai caratterizzano la rete delle aule dei nostri alunni». Nonostante tutto, però, la soluzione proposta , «alla stregua delle popolazioni che hanno subito un terremoto o uno tsunami», non riuscirebbe a soddisfare a pieno le esigenze dei giovani alunni che si vedrebbero privati di servizi indispensabili come mense e palestre: E a soffrire della precarietà della situazione sarebbero anche gli insegnanti che «non si sentono parte integrante del corpo docente - conclude Lucci - e vivono professionalmente lontano dalle segreterie didattiche». So.Be.
Avanti tutta i lavori anti-erosione
Ladispoli. Il sindaco Crescenzo Paliotta conferma il completamento degli interventi a Marina di San Nicola Giunta all’opera per la mega pista ciclopedonale che attraverserà la città
di SONIA BERTINO
LADISPOLI - «Entro maggio completeremo gli interventi sulle coste di Marina di San Nicola per risolvere il problema riguardante l’erosione». Lo ha promesso il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, intervenuto alla trasmissione ‘‘Filo Diretto’’: «Siamo già intervenuti un anno fa grazie agli aiuti forniti dalla Regione. Il cambio dell’amministrazione regionale - ha continuato - ha rallentato le operazioni. Ma già la corsa settimana abbiamo ricevuto una lettera dalla Regione per poter procedere». Per quanto riguarda invece i lavori di intervento da portare a compimento su tutta la zona nord del litorale ladispolano si dovrà attendere la fine della stagione estiva. Lavori che sicuramente incentiveranno il turismo sul litorale nord del Lazio permettendo ai turisti di scoprire un territorio ancora ad oggi poco valorizzato. Il fiore all’occhiello delle opere pubbliche portate avanti dall’amministrazione Paliotta ci sono anche le svariate piste ciclabili che percorrono la città: «Stiamo progettando una pista ciclo-pedonale che arriverà fino a Marina di San Nicola. - ha dichiarato il Sindaco - Abbiamo fermato i lavori solo perchè prima di continuare il percorso vorremmo potare dei grandissimi pini che hanno un grande valore storico per la città. Infatti - ha detto il Sindaco - sono stati piantati 120 anni, quando nacque Ladispoli. Alberi - ha continuato - che non venivano potati da molti anni perchè fino a qualche tempo fa erano di proprietà privata. Ma ora che la loro proprietà è passata nelle mani dell’amministrazione comunale possiamo procedere». Paliotta conta di regalare alla sua città una pista ciclabile che la attraversi da un estremo all’altro: dalla villa romana di Pompeo sita a San Nicola a Torre Flavia attraversando il centro della città dando la possibilità non solo ai cittadini ma anche ai turisti che si affacciano per la prima volta alla zona di poter usufruire anche di una grande patrimonio ambientale in quanto tutti potranno passeggiare sulle due rote attraverso il bosco di Palo dove poco distante vi sorge un meraviglioso castello: «Dobbiamo dare un’offerta turistica particolarmente competitiva. - ha concluso il Sindaco - Quanti sbarcano dalle navi che approdano a Civitavecchia devono poter godere di un’ottima alternativa a Roma».
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lunedì 28 marzo 2011
Il Pd boccia il bilancio: è un disastro
Nel corso del convegno che si è tenuto sabato scorso all’aula Pucci del Comune. Il segretario Patrizio De Felici: «La crisi ha colpito tutti i Comuni italiani, non solo Civitavecchia. Ma se in Regione, in Provincia o all’Unione Europea non viene presentato un programma serio rivolto soprattutto ai servizi sociali i fondi non si otterranno mai»
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - Fumata nera per il bilancio 2011 che a giorni sarà presentato al Pincio. All’appello mancano 36 milioni di euro, presenti invece nello scorso bilancio e che «a causa di politiche sbagliate» non sono stati ottenuti. A lanciare l’allarme è stato il Partito Democratico di Civitavecchia durante il convegno presenziato dal segretario dello stesso partito, Patrizio De Felici, tenutosi sabato scorso alla Pucci. Allarme lanciato e condiviso anche dal consigliere comunale Marietta Tidei: «Questo bilancio è un disastro amministrativo - ha dichiarato la Tidei - segno che in questi quattro anni di amministrazione il Sindaco non ha promosso assolutamente nulla. Abbiamo addirittura perso il nostro ruolo di capofila della Provincia. Siamo riusciti a sperperare 4 milioni di euro per le casette di legno - continua - ma nulla è stato fatto per il sociale dove addirittura i fondi, oggi pari a 4 milioni di euro, sono stati drasticamente dimezzati, lasciando senza una figura di riferimento e senza fondi le fasce più deboli della popolazione». E non solo: tra la Marina ancora tutto un cantiere e il mercato chiuso da mesi e che ha visto lo ‘‘sfratto’’ di molti commercianti, sono tante le promesse fatte in campagna elettorale, come sottolinea lo stesso segretario De Felici, come la costruzione degli ostelli della gioventù, della Stegher, o ancora la costruzione della città termale o addirittura della città turistica, e che non sono state mai realizzate: «Forse organizzeranno dei tour per le rotatorie che da noi costano il triplo rispetto alle altre città? - ironizza De Felici - La crisi ha colpito tutti i Comuni italiani e non solo Civitavecchia, ma se in Regione, in Provincia o addirittura all’Unione Europea non viene presentato un programma serio rivolto soprattutto ai servizi sociali non si otterranno mai dei fondi». E a dirlo è anche l’assessore alla Provincia Rita Stella intervenuta al convegno: «Per risolvere i problemi attuali forse dovrà essere organizzato un comitato di crisi e occorrerà stilare un programma alternativo a chi non ci sta governando».
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"Abbiamo perso il ruolo di capofila della Provincia"
Il Pd spara a zero contro la giunta Moscherini. Marietta Tidei: "Il bilancio è la dimostrazione del disastro amministrativo"
di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA - “Più tasse meno servizi. Più debiti meno opere pubbliche”. Questo il tema del convegno indetto dal Partito Democratico, coordinato dal segretario Patrizio De Felici: «Quello presentato da Moscherini alla sua candidatura altro non è che un “libro dei sogni”. Nulla di quanto promesso è stato realizzato – ha detto il segretario – anziché sperperare il denaro pubblico per opere abbandonate a se stesse come la Marina e il mercato che altro non hanno fatto che arrecare disagi ai commercianti, poteva investire quella somma per la realizzazione di una filiera turistica». Malumori anche sul bilancio che sarà presentato la prossima settimana in consiglio comunale. Ridotti i fondi al sociale. «Il bilancio non prevede assolutamente spese su questo importante settore - ha spiegato l'assessore provinciale Rita Stella - ci troviamo davanti ad una situazione in cui bambini, anziani, donne sole, persone con handicap, tutta la fascia più debole della popolazione non potrà contare sull’aiuto dell’amministrazione comunale». A rincarare la dose, in maniera più vigorosa, è stata il consigliere del Pd Marietta Tidei: «Questo bilancio è la dimostrazione di un disastro amministrativo. Le entrate sono diminuite di 36 milioni di euro. Le spese al sociale sono state dimezzate. L’attuale amministrazione – continua Tidei – non ha promosso assolutamente nulla. È stata solo in grado di sperperare i 44 milioni di euro stanziati da Enel. In una situazione del genere è inutile lamentarsi dei fondi che la Regione, la Provincia e in particolar modo l’Unione Europea non ha stanziato al comune di Civitavecchia. I soldi arrivano se in tavola ci sono delle proposte concrete. Proposte che devono ovviamente investire il sociale e i servizi pubblici. A causa della pessima amministrazione Moscherini abbiamo perso il ruolo di capofila della Provincia». Ma non solo: «Se non verranno risolti al più presto problemi come la ristrutturazione della rete idrica cittadina – conclude il consigliere – e non diminuiranno i debiti nei confronti delle aziende e delle banche, continueremo ad avere un pessimo bilancio anche nei prossimi anni».
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sabato 26 marzo 2011
Entro il 2012 via alla differenziata anche a Ladispoli
Lo annuncia il sindaco della città balneare Crescenzo Paliotta dopo l’incontro in Provincia L’iniziativa, in linea con la procedura del bando europeo, interesserà anche Cerveteri
di SONIA BERTINO
LADISPOLI - «Entro la fine del prossimo anno tutti i cassonetti scompariranno dalle strade di Ladispoli». A darne l’annuncio è stato il sindaco Crescenzo Paliotta (nella foto), dopo l’incontro alla Provincia con l’assessore all’Ambiente Michele Civita e il sindaco di Cerveteri Gino Ciogli: «È stato un incontro proficuo nel corso del quale abbiamo fatto il punto della situazione su argomenti importanti come la tutela ambientale – ha dichiarato Paliotta – il ciclo dell’acqua potabile e della depurazione e lo smaltimento dei rifiuti nel nostro comprensorio». Argomenti questi già trattati qualche giorno fa, quando dallo stesso Sindaco di Ladispoli era stato annunciato l’evolversi dell’iter burocratico del nuovo affidamento che avrà delle caratteristiche innovative ed importanti: «L’amministrazione, di concerto con gli uffici preposti - aveva detto il Sindaco - sta lavorando alla stesura della documentazione per la nuova gara di appalto per il servizio di igiene urbana a Ladispoli. Entro due mesi provvederemo alla pubblicazione del bando sulla gazzetta europea. I contenuti dell’appalto puntano, oltre che al miglioramento del servizio - ha continuato il sindaco Paliotta - all’estensione entro 15 mesi della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio di Ladispoli e alla creazione di tre centri comunali di raccolta localizzata in zone diverse della città». L’iniziativa, perfettamente in linea con la procedura del bando europeo, interesserà anche il vicino comune di Cerveteri. E all’incontro con l’assessore all’Ambiente Civita, i Sindaci dei due comuni interessati hanno «ribadito la necessità di ottenere un finanziamento dalla Provincia di Roma per creare un impianto di bacino che possa permettere la raccolta di tutta la differenziata in un unico punto. All’assessore Civita - ha concluso Paliotta - abbiamo anche confermato che tra poco più di un anno spariranno i cassonetti dalle strade di Ladispoli con l’attuazione del nuovo appalto di igiene e ambiente che il Consiglio comunale sta approvando in questi giorni».
Stato di agitazione per la polizia penitenziaria
CIVITAVECCHIA - Polizia penitenziaria in stato di agitazione. Il motivo? Le condizioni di lavoro degli agenti definite dai sindacati (Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Cisl FnS, Cgil Fp) "molto al di sotto degli standard minini di sicurezza". Le sigle sindacali chiedono l'incremento delle unità di polizia penitenziaria per entrambi gli istituti cittadini, "ma nell'immediato - aggiungono - un intervento di urgenza per la casa di reclusione che, a fronte di una carenza di 30 unità, nel giro di pochi mesi è passata ad ospitare da 30 a 120 detenuti entro la prossima settimana, con l'obbligatoria apertura di un'altra sezione detentiva". Ma chiedono anche "l'immediata perequazione del monte ore di straordinari per entrambi gli istituti, ma anche in questo caso - spiegano - con precedenza alla casa di reclusione dove attualmente sono previste per tutto l'anno solamente 5000 ore di straordinario a fronte di un minimo di 13mila previste e richieste. Si chiede quindi l'invio di personale in missione, in attesa dell'assegnazione in via definitiva ed il blocco delle assegnazioni dei detenuti in entrambi gli istituti". Anzi, se l'amministrazione centrale non si dice disposta a soddisfare queste esigenze, "chiediamo - aggiungono - di valutare la chiusura della Casa di reclusione di Civitavecchia con l'accorpamento del personale di polizia presso la struttura della casa circondariale".
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